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Green pass digitale attivo dal 1. luglio e disponibile nelle app IO e Immuni

Dal 1. luglio attivo il Green Pass. In Italia la versione digitale disponibile nelle app IO e Immunu

 

Semaforo verde per il Digital Green Certificate

Il Parlamento europeo ha ufficialmente approvato l’accordo per l’adozione del certificato e, secondo quanto dichiarato dalla Commissione Ue, il  lancio ufficiale dello strumento messo a punto per la ripresa in sicurezza della mobilità nel Vecchio Continente dovrebbe avvenire il 1. luglio 2021, al termine della fase di sperimentazione e ratifica, si legge su Travel Mole. Il pass, ora al vaglio del Parlamento Ue, attesterà l’avvenuta vaccinazione, la guarigione o la negatività a un test Covid, ma, si legge su ilsole24ore.it, non sarà una precondizione per esercitare il diritto alla libera circolazione e non sarà considerato un documento di viaggio. Il regolamento sul Digital Green Certificate resterà in vigore per 12 mesi.

Chiarimenti sul Green pass

Green pass, certificato verde o certificato COVID sono nomi diversi per indicare la stessa cosa, ovvero un documento cartaceo o digitale che attesta tre condizioni:
  • avvenuta guarigione,
  • vaccinazione completa
  • e tampone negativo nelle ultime 48 ore.
Il pass non sarà una precondizione per esercitare il diritto alla libera circolazione e non sarà considerato un documento di viaggio. Consentirà invece di evitare le restrizioni (come la quarantena).

Test abbordabili e accessibili

“Stiamo mantenendo fede al nostro impegno di introdurlo entro l’estate”, ha dichiarato la presidente della Commissione,Ursula von der Leyen, ribadendo che il green pass sarà “gratuito, sicuro e accessibile a tutti. Coprirà la vaccinazione, i test e il recupero offrendo diverse opzioni ai cittadini”.
Per sostenere la disponibilità di “test abbordabili e accessibili”, la Commissione si è impegnata a mobilitare “almeno 100 milioni di euro” nell’ambito dello Strumento di sostegno di emergenza per l’acquisto di test (tamponi) per rilasciare i certificati Ue. Del finanziamento dovrebbero beneficiare in particolare le persone che quotidianamente o frequentemente attraversano le frontiere per lavoro o studio, visitare parenti stretti, cure mediche, o per prendersi cura dei propri cari, così come i lavoratori essenziali.
I Paesi Ue non devono imporre ulteriori restrizioni di viaggio, come la quarantena, l’autoisolamento o i tamponi, “a meno che non siano necessarie e proporzionate per salvaguardare la salute pubblica” in risposta alla pandemia di Covid Il testo concordato sarà ora sottoposto alla commissione parlamentare per le libertà civili (26 maggio) e alla Plenaria (7-10 giugno) per l’approvazione; via libera quindi il 1° luglio.

Un pass cartaceo e digitale

Come già annunciato nei giorni scorsi, il pass sarà sia digitale che cartaceo e non sarà una precondizione per esercitare il diritto alla libera circolazione e non sarà considerato un documento di viaggio. Attualmente, il Green Certificate è in fase di test in oltre 15 Paesi, inclusa l’Italia.
Per ora in Italia viene rilasciato in versione cartacea, ma dal 1 luglio sarà disponibile nelle app IO e Immuni. Questa è la promessa fatta da Vittorio Colao, Ministro per l'innovazione tecnologica e la transizione digitale, durante un'intervista rilasciata a La Repubblica. Si tratta del Certificato COVID UE digitale che permetterà la libera circolazione dei cittadini all'interno dei paesi europei.
Non sarà necessario scaricare altre app, in quanto è un semplice codice QR. Il Ministro ha così risposto ad una domanda specifica:
"È un certificato, non un passaporto e forse non dovremo neppure scaricarlo ma arriverà una notifica e a chi ha l’App Io lo avrà lì dentro."
La app “Io” dispone infatti delle caratteristiche che rispondono alle richieste dell’Ue per essere uno dei canali su cui poter visualizzare il certificato, appena sarà operativa l’infrastruttura che gestisce ed eroga i documenti in formato digitale.
Il codice QR del certificato verde sarà disponibile anche nell'app Immuni. Il Ministro ha evidenziato che non è stata molto utile per il contact tracing, ma potrebbe essere sfruttata per conservare il green pass.

Dubbi sulla privacy

Rimane però il dubbio sulla privacy. Il Garante aveva già espresso molte critiche sull'introduzione del certificato verde con l'approvazione del decreto di fine aprile. L'app Immuni garantisce l'anonimato delle persone contagiate. Il green pass è un documento nominativo.
Da luglio, grazie al regolamento in arrivo, ci sarà il dialogo con l’infrastruttura europea: i dati resteranno nel Paese di origine della persona controllata e non in quello del Paese visitato. Tutti i dettagli su come potrebbe essere usato il certificato (oltre che per viaggiare, cioè) attendono di essere chiariti in futuri interventi normativi, che sono già allo studio.

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