Il ritorno alla normalità nell’estate 2022 ha fatto esplodere un boom di richieste di passaporti da parte dei cittadini italiani, creando uno stato di emergenza nel loro rilascio. A Pordenone la Questura prevede aperture straordinarie.
Infatti, i tempi di rilascio si sono terribilmente dilatati, complici:
- la fine delle restrizioni anti Covid,
- la necessità del passaporto per raggiungere il Regno Unito
- e il conseguente l’aumento di domande di nuovi passaporti.
Nelle grandi città i tempi di attesa per il rilascio dei passaporti vanno
da 4 a 8 mesi.
A fine agosto il Ministero dell’Interno aveva addirittura adottato
misure straordinarie quali
open day e aperture eccezionali delle questure.
Ma la burocrazia italiana non è stata all’altezza della mole di lavoro.
Tanto che per ovviare alla situazione di emergenza nei tempi di rilascio dei passaporti, a inizio febbraio 2023 a Pordenone
l'Ufficio passaporti della Questura resterà aperto con orari straordinari.
Eppure, la nuova edizione dell’
Henley Passport Index ha certificato il
passaporto italiano al
quarto posto tra i più forti del mondo, garantendo l’ingresso visa-free in 189 Paesi.
Vedi anche:
[embed]https://www.girofvg.com/in-arrivo-risoluzione-per-lemergenza-passaporti/[/embed]
La prima contromossa in FVG
Mercoledì 1 febbraio 2023, l'assessore regionale
FVG alle Autonomie locali Pierpaolo Roberti, ha reso noto che:
"Per agevolare le pratiche di rilascio dei passaporti, da oggi [mercoledì 1] e fino al 3 febbraio prossimo, l'ufficio passaporti della Questura di Pordenone resterà aperto al pubblico dalle 8.30 alle 13 e dalle 14.30 alle 18.30.
L'apertura straordinaria è rivolta ai cittadini che hanno già ottenuto l'appuntamento, prenotandolo sul portale dedicato, con necessità di anticipare la data del rilascio del documento.
Analoghe iniziative verranno realizzate anche nelle prossime settimane e ampia comunicazione è stata diffusa sui mezzi di informazione locale".
Le problematiche nel rilascio dei passaporti
La
ripresa dei flussi turistici, combinata con l’
uscita della Gran Bretagna dalla Ue e la conseguente necessità di avere il passaporto per entrare nel Regno Unito, hanno causato la
congestione nel rilascio dei passaporti.
Per provare a bypassare la
lentezza di molte amministrazioni comunali, parecchi italiani hanno iniziato a richiedere
il passaporto come documento di identità, aggravando code e uffici già ingolfati.
Un’ulteriore problematica è la
carenza di personale specializzato.
In alcune Questure, se
dimostri di avere già pagato il viaggio e mandi una Pec, puoi accorciare le procedure.
Ma non è la norma, dipende dalla disponibilità delle singole questure.
Ne è un esempio il
Piemonte, dove muoversi con le agenzie assicura tempistiche più brevi.
Se si presenta un
contratto di viaggio, la procedura si accorcia notevolmente.
Le agenzie di viaggio e le prenotazioni che saltano
Gli ultimi tre anni hanno messo a dura prova il settore turistico.
Lo scorso settembre sono state mandate delle segnalazioni sia al ministero dell’Interno che al ministro Turismo sui problemi che le
lungaggini per il rilascio dei passaporti stavano creando.
La richiesta dello
snellimento dei tempi burocratici era stata ascoltata, ma le azioni messe in atto non sono state sufficienti.
Un cittadino italiano che deve
rinnovare passaporto in scadenza, oppure
ottenere il passaporto per i figli minorenni o emettere un
nuovo passaporto ha serie difficoltà nella procedura prevista in tutta Italia dalle questure.
Ciò causa una
mancata prenotazione dei viaggi.
Non c'è garanzia, anche con un ampio spazio temporale prima della partenza, di ottenere la prenotazione on line per avviare la procedura.
Il caos ha portato a
disdette e mancate prenotazioni o rinvii a data da destinarsi da parte dei viaggiatori.
Di conseguenza centinaia di
viaggi stanno saltando e le agenzie di viaggio si trovano con innumerevoli
pratiche non concluse.
L’intero settore turistico si domanda cosa succederà con l’arrivo dell’alta stagione se non verranno attuate delle soluzioni all’altezza.
Lo Stato italiano
Lo stato di emergenza causato dalle lungaggini per ottenere i passaporti è arrivato in
Parlamento.
Il Ministero sta facendo circolare le
best practices messe in campo da alcune Questure e sta effettuando un lavoro di
reingegnerizzazione dell’applicazione Agenda online, attraverso la quale si prenota l’appuntamento per il rilascio del passaporto.
Alcune questure dovrebbero venir fornite di nuove
postazioni di lavoro più perfomanti e , dove necessario, implementato il personale.
Ma la soluzione che sembra non essere dietro l’angolo
C’è chi chiede di rinunciare al
vincolo di territorialità, permettendo ai cittadini di poter fare il passaporto ovunque nel Paese, distribuendo così i carichi di lavoro anche su questure meno congestionate.
I danni al turismo
Assoviaggi Confesercenti ha effettuato un sondaggio nella agenzie di viaggi e ha portato alla luce i numeri della questione.
80mila viaggi organizzati saltati e 150 milioni di euro di mancato introito per le agenzie.
Il
96,5% degli agenti interpellati ha avuto problemi con la questione passaporti.
I tempi sono lievitati almeno a 5 settimane prima di poter ottenere un appuntamento per richiedere il documento in tutte le province italiane.
Il 39,7% delle imprese riporta di aver visto sfumare fino a 10 viaggi individuali o di gruppo.
Il 46,1% tra 10 e 30; ma c’è anche un 10,6%, che segnala di averne persi oltre 30. Complessivamente, ne sono saltati
in media 7 per agenzia, per circa 13mila euro di vendite non effettuate.
Fonti: TTG