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Oltre 10.000 i visitatori per il Bardo ad Aquileia, mostra prolungata fino al 28 febbraio

aquileia_bardo proroga Vista l’eccezionale affluenza di pubblico – superato il traguardo dei 10.000 visitatori in un mese e mezzo –la mostra “Il Bardo ad Aquileia” organizzata dalla Fondazione Aquileia in collaborazione con il Polo Museale del Friuli Venezia Giulia, la Soprintendenza Archeologia, e l'Istituto Nazionale per il Patrimonio tunisino e con il sostegno della CCIAA di Udine, della BCC di Fiumicello e Aiello e di Edison, è stata prorogata fino al 28 febbraio 2016. «Siamo molto lieti – sottolinea il presidente della Fondazione Aquileia Antonio Zanardi Landi – che il messaggio che abbiamo voluto lanciare con questa mostra sia stato accolto da migliaia di persone: solo attraverso la riproposizione dei valori della cultura e della storia comune sarà possibile sconfiggere la cieca violenza e la barbarie di chi vorrebbe proporre infondati scontri di civiltà. Ed è proprio con questo spirito che stiamo già lavorando a una nuova sfida: in un momento di rinnovato dialogo con la Repubblica Islamica dell’Iran vogliamo portare ad Aquileia reperti archeologici importanti della plurimillenaria storia persiana». Ancora un mese di tempo, quindi, per ammirare dal vivo nelle sale del Museo Archeologico Nazionale di Aquileia i reperti provenienti dal Museo Nazionale del Bardo di Tunisi colpito lo scorso 18 marzo dal terrorismo fondamentalista: nelle tre sale al piano terra un gioco di specchi e trasparenze si alterna sulle teche bianche, concepite come portali ideali che collegano la Tunisia all’Italia, e sottolinea il dialogo tra i manufatti aquileiesi e quelli provenienti da Tunisi. In mostra uno spaccato dell’arte e dell’alto artigianato delle province africane in età romana tra il I e il III secolo attraverso il mosaico della dea Cerere ritrovato a Uthina, due mosaici di “lottatori nudi in presa” provenienti dal tepidarium delle terme di Gigthis, la testa dell’imperatore Lucio Vero da Dougga, la statua del dio Giove da Oued R’mel, la stele funeraria di Marcus Licinius Fidelis, un soldato originario della Gallia, che fu sepolto ad Ammaedara, e due ceramiche ritrovate nelle necropoli di El Aouja, una brocca decorata a rilievo e un contenitore cilindrico con rappresentazioni di dei e satiri. Il Museo Archeologico, aperto dal martedì alla domenica dalle 8.30 alle 19.30, ha ampliato il programma di visite tematiche alla mostra con una serie di nuovi appuntamenti, previsti nelle giornate del 5, 6, 12, 13, 14, 19, 20, 21, 26, 27 febbraio, alle ore 11.00. VEDI TUTTE LE INFORMAZIONI SULLE VISITE GUIDATE «Il programma di visite tematiche offerto dal Museo Archeologico di Aquileia ha avuto un grande seguito - rimarca il Direttore del Polo Museale del Friuli Venezia Giulia, Luca Caburlotto - evidenziando il riscontro più che positivo da parte del pubblico a fronte delle possibilità di approfondire tematiche di grande attualità quali sono quelle proposte dalla mostra». Il Soprintendente Archeologo Luigi Fozzati evidenzia che «l'allargamento dell'iniziativa "Archeologia ferita" conferma presso il pubblico quanto ahimè già noto agli archeologi: musei e aree archeologiche di tutto il mondo sono oggetto da molti anni ormai di attacchi distruttivi che vanno al di là della semplice depredazione di guerra. Sono obiettivi indifesi e soprattutto testimoni della civiltà e della storia di un popolo. Questa iniziativa concorre a dare evidenza a questa emergenza culturale di tipo planetario: difendiamo la nostra memoria, difendiamo l'archeologia di tutto il mondo!». VAI ALLA PAGINA DEDICATA ALLA MOSTRA "IL BARDO AD AQUILEIA" CON TUTTE LE INFORMAZIONI Fonte: Fondazione Aquileia    

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