Vista l’eccezionale affluenza di pubblico , la mostra “Il Bardo ad Aquileia” è stata prorogata fino al 28 febbraio 2016.
IL BARDO AD AQUILEIA. Tesori dal Museo Nazionale del Bardo al Museo Archeologico Nazionale di Aquileia
Il museo del Bardo, a Tunisi, è il più antico del mondo arabo e dell’Africa, con una delle più vaste e meglio conservate collezioni di mosaici romani del mondo. Lo scorso 18 marzo subì un attacco terroristico, rivendicato dallo Stato islamico, in cui morirono 24 persone e 45 rimasero ferite.
Per valorizzare quel patrimonio e parallelamente lanciare un messaggio che favorisca il dialogo interculturale ed interreligioso contro la barbarie del fondamentalismo, da domenica 6 dicembre 2015 e fino a domenica 31 gennaio 28 febbraio 2016 il Museo archeologico nazionale di Aquileia (UD) ospiterà otto preziosi reperti archeologici concessi dal Bardo, a rappresentare uno spaccato dell’arte e dell’alto artigianato delle province africane in età romana tra il I e il III secolo dopo Cristo.
A fianco dei manufatti aquileiesi, a testimoniare i legami tra l’Alto Adriatico e il Nord Africa in epoca romana, saranno esposti tre sculture (la testa dell’imperatore Lucio Vero da Dougga, la statua del dio Giove da Oued R’mel, la stele funeraria di Marcus Licinius Fidelis, soldato originario della Gallia, che fu sepolto ad Ammaedara), lo splendido mosaico della dea Cerere ritrovato a Uthina, due mosaici di “lottatori nudi in presa” provenienti dal Tepidarium delle terme di Gigthis, e due ceramiche rinvenute nelle necropoli di El Aouja (una brocca decorata a rilievo e un contenitore cilindrico con rappresentazioni di dei e satiri).
«Riteniamo sia oggi utile e doveroso valorizzare queste testimonianze importantissime alla luce di quello che accade intorno a noi – sottolinea Antonio Zanardi Landi, presidente della Fondazione Aquileia – da qui l’idea della mostra che si inserisce in un ciclo più esteso denominato Archeologia ferita con il quale la Fondazione Aquileia, in collaborazione con la Soprintendenza Archeologia e il Polo Museale del Friuli Venezia Giulia, intende portare in successione e con cadenza semestrale ad Aquileia opere d’arte significative provenienti da musei e siti colpiti dai tragici attacchi del terrorismo fondamentalista».
La città di Aquileia (fertile testimonianza di una felice convivenza che si realizzò tra romani, giudei, greci, alessandrini), iscritta dal 1998 all’Heritage List dell’Unesco, rappresenta per la sua storia, il luogo adatto ad affermare la validità universale di un’idea di convivenza e di dialogo e per avviare un confronto a più voci sull’importanza della difesa del patrimonio culturale come baluardo contro l’oscurantismo e la barbarie.
Per questo il progetto ha ricevuto il caloroso sostegno del Ministro dei Beni Culturali, Dario Franceschini; del Ministro degli Esteri, Paolo Gentiloni; della Presidente della Regione autonoma Friuli Venezia Giulia, Debora Serracchiani ed è stato accolto con entusiasmo dal Ministro della Cultura della Tunisia, Latifa Lakhdhar, dal Direttore dell’Istituto Nazionale del Patrimonio, Nabil Kallala e dal Direttore del Museo del Bardo, Moncef Ben Moussa
INFORMAZIONI
Vista l’eccezionale affluenza di pubblico, la mostra “Il Bardo ad Aquileia” è stata prorogata fino al 28 febbraio 2016.
Durata: 6 dicembre 2015 > 31 gennaio 28 febbraio 2016
Sede: Museo Archeologico Nazionale di Aquileia, Via Roma 1, 33051 – Aquileia (UD)
Orario: da martedì a domenica: dalle 8.30 alle 19.30
Costo biglietto (ingresso al museo inclusa la mostra): intero: € 4,00; ridotto: € 2,00
Visite tematiche all’esposizione (si intendono comprese nel normale costo d’ingresso al museo; prenotazione obbligatoria all’indirizzo mail museoaquileia@gmail.com o chiamando il numero 043191016):
domenica 6 dicembre, ore 11
martedì 8 dicembre, ore 12
domenica 13 dicembre, ore 16
sabato 19 dicembre, ore 12 e 17
domenica 20 dicembre, ore 16 e 17
giovedì 24 dicembre, ore 11 e 17
sabato 26 dicembre, ore 11
domenica 27 dicembre, ore 11.30
mercoledì 30 dicembre, ore 11 e 17
sabato 2 gennaio, ore 17
domenica 3 gennaio, ore 16 e 17.30
martedì 5 gennaio, ore 11
sabato 9 gennaio, ore 17
domenica 10 gennaio, ore 17
sabato 16 gennaio, ore 17
domenica 17 gennaio, ore 17
sabato 23 gennaio, ore 11 e 17
domenica 24 gennaio, ore 17
sabato 30 gennaio, ore 11 e 17
domenica 31 gennaio, ore 16 e 17.30
venerdì 5 febbraio, ore 11
sabato 6 febbraio, ore 11
venerdì 12 febbraio, ore 11
sabato 13 febbraio, ore 11
domenica 14 febbraio, ore 11
venerdì 19 febbraio, ore 11
sabato 20 febbraio, ore 11
domenica 21 febbraio, ore 11
venerdì 26 febbraio, ore 11
sabato 27 febbraio, ore 11
La mostra prevede anche attività progettate per le scuole di ogni ordine e grado. Per informazioni museoarcheoaquileia@beniculturali.it.
La mostra è realizzata in collaborazione con Camera di Commercio Industria Artigianato Agricoltura di Udine, Edison e con il sostegno della Banca di Credito Cooperativo di Fiumicello e Aiello.
APPROFONDIMENTO
Nella sala della Scultura imperiale ci accoglie un capolavoro assoluto della statuaria romana – la testa dell’imperatore Lucio Vero, fratello adottivo di Marco Aurelio che trovò la morte nel 169 d. C. tra Aquileia e Altino. Il ritratto colpisce per il sapiente contrasto tra le superfici levigate del volto e il chiaroscuro della chioma riccioluta e della folta barba, che presentano tracce del colore originario. Nella seconda teca due esemplari di ceramiche del III d. C. – una bottiglia cilindrica e una brocca – rinvenuti nella necropoli di El Aouja, nella Tunisia centrale, rappresentano una fiorentissima produzione artigianale di ceramica da mensa, la cosiddetta terra sigillata africana, così chiamata per la presenza di decorazioni figurate a rilievo (sigilla).
Nella sala della scultura funeraria, il monumento di Marco Licinio Fedele, una stele funeraria calcarea che testimonia la vita di un militare originario della Gallia e morto a 32 anni a Ammaedara. Viene raffigurato in piedi in posizione frontale mentre tiene le briglie di due cavalli bardati. Troviamo poi la statua di Giove ritrovata a Oued R’mel databile alla fine II-inizio III secolo d. C.. Di dimensioni inferiori al naturale, essa rappresenta il dio nudo e in lieve movimento verso sinistra.
Nella sala delle divinità, hanno ampio risalto tre mosaici provenienti dai centri romani della Tunisia, le cui straordinaria collezione costituisce il fulcro del percorso espositivo del Museo del Bardo. La raffigurazione della dea Cerere, proveniente da Uthina così simile, con i suoi ricchi fasci di spighe, a tante personificazioni dell’Estate presenti nei mosaici di Aquileia, fa allusione a quella ricchezza della natura cui dovevano la loro fortuna i numerosi centri tunisini affacciati sulle sponde del Mediterraneo. Le immagini dei lottatori di Gightis rimandano, con le loro acrobazie, all’ambito tipicamente romano delle terme, ampiamente rappresentato negli esemplari del Museo di Aquileia.
Info: Fondazione Aquileia

