La lentezza del rilascio dei passaporti sta congestionando da mesi il settore turistico ma è in arrivo una risoluzione.
Nel frattempo, sono quasi 90.000 i viaggi organizzati saltati.
L'emergenza passaporti
Durante la pandemia molte persone hanno rimandato le pratiche di rinnovo dei passaporti.
A questi, si sono sommati a nuovi viaggiatori, spinti a uno stile di vita più attivo dopo le riaperture.
A complicare ulteriormente le cose c'è stata l’uscita dall’Unione Europea del Regno Unito, verso cui non basta più la carta di identità.
La legge dice che il passaporto deve essere rilasciato in 15 giorni.
Ma gli Uffici Passaporto delle Questure non si aspettavano di ricevere un numero così elevato di richieste i questi mesi.
L’aumento dei turni e le altre azioni finora attuate non sono state sufficienti a far finire lo stato di emergenza.
La ministra del Turismo Daniela Santanché ha di recente affermato che perfine febbraio 2023 verrà presentata la soluzione strutturale alle lungaggini causa dell’emergenza passaporti.
“Le agenzie nostre associate – osserva Giuseppe Ciminnisi, presidente f.f. di Fiavet-Confcommercio – lamentano tempi di attesa dai due ai sei mesi per il rilascio o il rinnovo dei passaporti.
Questo, oltre ai limiti della crisi che viviamo, è uno scoglio che riteniamo possa essere superato agilmente, dunque chiediamo un intervento del Ministero degli Interni al fine di agevolare e velocizzare le pratiche per l’emissione o il rinnovo dei documenti di viaggio.
La burocrazia digitale si sta rivelando talvolta peggiore di quella cartacea e danneggia non solo i viaggiatori, ma le imprese che commercializzano i viaggi internazionali”.
Le perdite economiche
L'allarme passaporti porta con sé numeri allarmanti: saltano 88.000 viaggi organizzati, con una conseguenza di 158,4 milioni di euro di mancate vendite per il sistema italiano delle agenzie di viaggio.
I dati sulle perdite economiche sono forniti da Vamonos-Vacanze.it, il tour operator italiano specializzato in vacanze di gruppo, che ha commissionato un approfondimento all’Istituto di Ricerca IRCM.
Il sistema italiano delle agenzie di viaggio ha subito una perdita di 158,4 milioni di euro a causa delle mancate vendite.
Si stima siano saltati 88.000 viaggi organizzati a causa delle lungaggini burocratiche.
Nove viaggiatori su 10 hanno visto lievitare a 5 settimane ed oltre (92% del campione intervistato) il tempo necessario per ottenere un appuntamento per il rilascio del passaporto.
A scoraggiare le prenotazioni di viaggi all’estero, per la fascia over 60, è anche l’attivazione dello Spid, step burocratico per arrivare al passaporto.
Lo stato di emergenza, da alcune agenzie di viaggio, è stato sentito meno perché chi organizza viaggi-evento si muove con un anno di anticipo.
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