Complice la pandemia, il 2022 ha fatto registrare un’impennata del cicloturismo con oltre 33 milioni di presenze in Italia.
Tra cicloturisti “puri” e turisti in bicicletta, l’
impatto economico è stato superiore ai 4 miliardi di euro.
È quanto emerge dal Rapporto “
Viaggiare con la bici 2023”, realizzato da
Isnart per l’Osservatorio sull’Economia del Turismo delle Camere di Commercio promosso con Legambiente.
I dati sono stati presentati quest’anno, all’interno della seconda edizione della
Fiera del Cicloturismo di Bologna.
“Il cicloturismo è una leva sempre più importante della valorizzazione in chiave turistica del nostro territorio – sottolinea il presidente di Isnart, Roberto Di Vincenzo – e perfettamente in linea con le scelte in termini di sostenibilità ambientale che caratterizzano il Pnrr. Attraverso il Rapporto, Isnart monitora già da alcuni anni il fenomeno, consapevole del grande potenziale in termini di indotto economico, allungamento della stagionalità e riorientamento dei flussi turistici verso borghi e aree interne del Paese che il bike tourism esprime, da nord a sud”.
Il cicloturismo in FVG
La nostra Regione ha da anni sperimentato la crescita del cicloturismo grazie alla vicinanza di Austria e Slovenia e alla creazione, via via negli anni, della Ciclovia Alpe Adria.
Questo percorso verticale, che attraversa tutta la provincia di Udine, da Tarvisio al mare di Grado è un invito a scoprire la nostra zona e un punto di partenza per gli altri itinerari.
I servizi di trasporto, treni e corriere, si stanno pian piano adattando alle necessità di questo nuovo settore implementando i mezzi alle necessità dei cicloturisti.
Il settore turistico si sta ampliando sia nella proposta di
infrastrutture dotate di strumenti tecnici necessari alla
manutenzione della bici, sia nella
proposta culturale con festival e pubblicazioni.
Scopri qui gli itinerari per scoprire il Friuli Venezia Giulia.
MAPPA GIRO
I dati sul cicloturismo
Il consolidarsi della domanda sta premiando gli operatori specializzati che hanno saputo fiutare la tendenza del cicloturismo offrendo prima di altri proposte e servizi di qualità.
I
l 38% delle imprese che operano esclusivamente nel segmento d’offerta legata al cicloturismo ha registrato nell’ultimo anno ricavi in crescita.
Anche
i tour operator italiani specializzati sono molto positivi sulle prospettive di ulteriore crescita del mercato per il 2023: ben il 90% prevede un incremento del proprio giro di affari.
Il cicloturista
L
’età media è compresa tra i 28 e i 57 anni (nel 71% dei casi), cui si aggiunge un interessante quota di baby boomer (il 17,3% ha tra i 58 e i 72 anni), caratterizzati da una maggiore capacità di spesa rispetto ai più giovani.
I cicloturisti stranieri spendono tendenzialmente di più degli italiani.
Per l’alloggio
in media 15 euro in più al giorno a persona.
Un cicloturista su tre viaggia in coppia, uno su cinque da solo o con gli amici. Per l’alloggio
si prediligono gli hotel (per il 28%), seguiti da agriturismi (11%) e camping (7%) attrezzati per le vacanze in bicicletta.
Il 22% dei cicloturisti indica la
presenza di una cornice naturalistica di eccellenza come principale motivazione di scelta della destinazione.
Segue un 16,5% che sceglie sulla base dell’offerta artistica e culturale e un 15,2% per l’offerta enogastronomica di qualità.
Il turista con la bicicletta
Ci sono turisti che scelgono di
fare vacanze attive e, tra le varie attività sportive, includono l’utilizzo della bicicletta nel corso della villeggiatura.
Si tratta prevalentemente di giovani, che preferiscono viaggiare in coppia e sono molto interessati all’offerta di intrattenimento, in particolare agli eventi. Pernottano principalmente in hotel (23,1%), oppure si fanno ospitare da amici e parenti (19,2%) o scelgono il B&B (13%).
Le attività svolte nei luoghi di vacanza sono trasversali e vanno
dallo shopping (26%) alla cultura (20%).
La spesa media pro capite giornaliera del turista con la bicicletta è mediamente più alta del cicloturista “puro” (74 euro, 4 in più del cicloturista per beni e servizi acquistati sul luogo di vacanza), ma più bassa per viaggio (131 euro, – 32 euro) e alloggio (51 euro, – 2 euro).
In questo caso, gli italiani spendono di più degli stranieri (77 euro al giorno, 7 euro in più).
Mezzi di comunicazione e mete
Il 44% dei cicloturisti è influenzato dalle
informazioni raccolte in rete prima di partire (più del turista medio in Italia, 32,7%).
Il 65% (contro il 36,8% del turista medio) utilizza i social per condividere con la “comunità bikers” impressioni di viaggio, foto e recensioni di luoghi visitati e servizi utilizzati.
Veneto, Trentino-Alto Adige e Toscana da sole attraggono il 47% dei flussi cicloturistici del 2022, ma il cicloturismo progressivamente si va diffondendo in tutto il Paese.
Tra il 2019 e il 2022, infatti, i cicloturisti che scelgono le regioni del sud
sono passati dal 7% al 17,4% del totale.
In crescita anche il centro Italia che sale dal 10,9% al 15,8%.
Per le regioni del sud Italia, il cicloturismo rappresenta
un’importante occasione per l’allungamento della stagionalità, per contrastare il fenomeno dell’overtourism e un importante volano di potenziale sviluppo in chiave turistica delle aree interne.
Fonte:
Webitmag