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Passaporti nel caos anche nell'estate 2023: quando si risolverà il problema dei tempi di rilascio?
Anche nell'estate 2023 passaporti nel caos: quando si risolverà il problema dei tempi di rilascio?
Malgrado aumento dei prezzi e collegamenti aerei ancora insufficienti a soddisfare la domanda, il lungo raggio sta vivendo finalmente la sua prima vera stagione di ripresa.
È da quasi più di anno che ne parliamo: l’allarme passaporti è scattato da mesi, da quando la ripresa dei viaggi è andata a sommarsi alla gran mole di documenti scaduti e non rinnovati durante l’emergenza Covid.
A lamentare il disservizio erano state per prime le associazioni di categoria, che attribuivano proprio ai lunghi tempi necessari per il rilascio del documento le cancellazioni di vacanze o viaggi di lavoro già prenotati.
Da mesi si attende una misura che possa risolvere definitivamente il caos passaporti, a febbraio 2023 il Ministero degli Interni aveva assicurato che sarebbe rimasto operativo il piano straordinario attivato dagli uffici di Polizia in tutto il territorio nazionale per ridurre i tempi di richiesta e rilascio dei documenti.
A maggio 2023 l'allarme era tornato alla ribalta delle cronache grazie a una segnalazione del presidente di Assoviaggi, Gianni Rebecchi, che aveva segnalato le lunghissime attese – in alcuni casi si arriva alla primavera del 2024 – per ottenere il documento in alcune questure.
La situazione nell'estate 2023
Dunque, la ripresa del turismo di lungo raggio e verso UK, è rallentata dal problema relativo al rilascio dei passaporti, che ancora interessa a macchia di leopardo le questure di tante località italiane.
Non è bastato almeno per ora l’intervento del ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi che aveva segnalato come le problematiche con l’emissione dei passaporti, ma anche delle carte d’identità elettroniche, riguardassero essenzialmente i tempi necessari per prenotare sulla piattaforma informatica l’appuntamento in questura.
E che di conseguenza fosse preferibile optare per le altre modalità di accesso. “Sui siti web delle questure – spiegava il ministro – è possibile rintracciare i percorsi - open day, sportello urgenze, mail dedicata, contatto telefonico, accesso diretto - attraverso i quali gli utenti possono presentare le istanze in caso di urgente necessità di ottenere il passaporto”.
Le motivazioni d'urgenza: richieste inascoltate
Anche se fra le motivazioni di urgenza che legittimano il rilascio in tempi brevi compare la voce turismo, il problema rimane. Perché, segnala Gianni Rebecchi, presidente Assoviaggi Confesercenti
“continuiamo a ricevere segnalazioni che alcune questure in Italia non considerano il turismo un motivo di causa d'urgenza. Chiediamo al ministero dell’Interno e alla polizia di Stato di vigilare affinché la clausola turismo sia rispettata da tutte le questure; i ritardi nel rilascio e nel rinnovo dei passaporti hanno già fatto saltare o posticipare migliaia di viaggi, con conseguenti mancati incassi per le agenzie”.
I problemi per le agenzie
Questa situazione trova riscontro anche fra gli addetti di settore.
“Lavorare oggi è molto più complicato – lamenta Ludovico Scortichini, ceo di GoWorld -. Non solo per la mancanza di personale che a tutti i livelli complica il nostro lavoro, ma anche perché il tema della lentezza nel rilascio dei passaporti incide in fase di preventivo. La maggior parte della clientela prenota, e quindi versa un acconto, solo nel momento in cui dispone del documento e questo implica nel migliore dei casi rallentamenti nei tempi di lavorazione della pratica. E nei casi peggiori un nulla di fatto”.
“Quello del rilascio dei passaporti è un problema reale – tuona il ceo di Mappamondo, Andrea Mele -. Ogni questura si muove in modo differente e non è inconsueto il caso di chi chiede un preventivo, per poi accorgersi di non avere i sei mesi di validità residua del documento, bloccando la pratica”.
La criticità era già stato segnalata anche dal direttore commerciale di Quality Group, Marco Peci, che sottolineava come
“Il problema dei passaporti permane. Ne sentiamo parlare di meno solo perché gli italiani si adattano alle difficoltà. Le varie questure locali hanno trovato degli escamotage per dare una risposta alle esigenze di chi si muove per lavoro, studio e turismo. Rimane incredibile che in un Paese europeo un cittadino deva prenotarsi con mesi di anticipo, fare code di ore e chiedere deroghe e favori per avere un documento che dovrebbe essere rilasciato in tempi brevissimi”.
“Si tratta di un problema ancora attuale – chiude il titolare del Tucano, Willy Fassio -. In alcune regioni è migliorato ma siamo ancora lontani da una vera normalizzazione”.
Altroconsumo: "Peggiorano i tempi di attesa"
Lo ribadiamo: un diritto negato
“Quello che dovrebbe essere un diritto sancito dalla Costituzione – ovvero la libertà di movimento – spiega Rebecchi – viene di fatto negato in molte regioni. In Europa si è tornati a viaggiare e il tempo medio per il rilascio del documento è di tre settimane. In Italia non è così”.
Il ministro: più passaporti e meno attese
“Le misure messe in campo hanno fatto aumentare in modo consistente il numero di passaporti rilasciati e di ridurre i tempi di attesa dando priorità alle situazioni di urgenza”.
Lo ha detto a fine giugno 2023 il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi in question time alla Camera rispondendo a una interrogazione di Azione-Iv sulle iniziative volte ad accelerare e semplificare le procedure di rilascio e rinnovo dei passaporti.
“Il portale per il quale si registrano i disagi nella fissazione degli appuntamenti – ha detto il ministro – è soltanto uno degli strumenti di accesso al rilascio dei passaporti. Il 15 giugno scorso, peraltro, ne è stato ultimato l’adeguamento tecnologico. Nella fase post pandemica è possibile avvalersi di una pluralità di canali di accesso per presentare le domande e avere una rapida trattazione per coloro che abbiano urgenze legate a
- malattia,
- lavoro,
- studio
- o turismo.
Tra di essi ci sono gli open day, gli sportelli urgenze, e gli indirizzi telematici e telefonici dedicati”.
I tempi di rilascio
“Per i tempi di rilascio in quasi tutte le questure essi si attestano su quelli previsti dalla normativa di riferimento – ha sottolineato il ministro – cioè 15 giorni, e 30 in caso di ulteriore accertamento, consentendo in caso di urgenza di consegnarlo senza ritardo. Sul piano organizzativo, oltre all’aggregazione di personale e a ore di lavoro straordinario è stata ultimata la sostituzione delle postazioni di front office e back office degli uffici passaporti con nuove soluzioni più performanti. Si è passati da 1,8 milioni di passaporti in tutto il 2022 agli oltre 1,340 milioni in meno di sei mesi nell’anno in corso, di cui 170 mila stampati ma non ancora ritirati. Con riferimento poi alle città segnalate dall’interrogante, le statistiche al 19 giugno 2023 indicano che tutte fanno registrare un incremento dei passaporti stampati rispetto allo scorso anno, +137% a Milano e +244% a Torino. Circa la semplificazione delle procedure di rilascio, il 13 giugno è stato pubblicato il dl 69 che ha introdotto una modifica del procedimento di rilascio del passaporto in favore del genitore di figli minori: non è più richiesto l’assenso dell’altro genitore, salvo casi particolari. Quanto al vincolo della territorialità – ha concluso Piantedosi – la domanda può essere presentata in qualunque ufficio di polizia, fermo restando la necessità di acquisire elementi informativi presso la Questura di residenza del richiedente”.