La ripresa del settore turistico ha portato con sé rincari inaspettati, fra questi i rincari dei prezzi applicati dalle compagnie aeree ai voli, che dovranno essere motivati entro giovedì 20 luglio 2023.
I rincari
Secondo un’
indagine di Assoutenti, quest’anno un
volo per una destinazione di mare europea costa quanto un biglietto per New York, ovvero un aumento del 23%.
Un biglietto tocca i 1.000€ se si sceglie l’Egitto e raggiunge i 1.700€ se si vuole andare a Zanzibar.
Sul fronte dei
pacchetti vacanza, il rincaro medio è del +19,2%, ma si spende di più anche per
mangiare in bar e ristoranti (+6,7%).
Anche il Codacons registra aumenti annui per i prezzi dei biglietti aerei in media del:
- 43,9% per i voli nazionali
- 42,6% per le destinazioni europee e del +36,8% per una meta internazionale
Non va meglio sul fronte degli alloggi, soprattutto nelle città d’arte: i rincari in media sono del +13,6% su base annua, con forti differenze sul territorio.
In testa alla classifica del caro-alberghi si piazza Firenze, dove i listini di hotel, B&B, e strutture ricettive in genere salgono del 53% rispetto allo scorso anno.
L’aumento dei biglietti aerei
Limitati posti disponibili
Nonostante i margini delle compagnie aeree stiano beneficiando:
- dell’aumento delle tariffe e della domanda
- del calo delle spese operative
- i prezzi del jet fuel, che rappresentano il 30% dei costi, sono a circa la metà del picco di un anno fa, anche se rimangono al di sopra del livello pre-pandemia
Il fattore che continua a ostacolare la mobilità aerea è la
capacità limitata di produzione di nuovi velivoli.
Attualmente c’è un ritardo di 6 mesi nelle consegne, per il quale i produttori di aerei incolpano i fornitori.
Uno studio di Allianz Trade evidenzia come i produttori si stanno riprendendo lentamente dal crollo delle consegne del 2020, ma non riusciranno a garantire la quantità di velivoli pre-crisi nel 2023.
Ciò implica:
- limitata disponibilità dei posti per viaggiare e di conseguenza frena il potenziale di guadagno delle compagnie aeree
- mancata modernizzazione della propria flotta
Ciò si traduce anche in un costante aumento delle tariffe, ha dichiarato Maria Latorre, sector advisor di Allianz Trade.
Lo stratagemma green
Chiedere un
contributo ai consumatori per sostenere la causa della lotta alla crisi climatica è una pratica di green marketing.
Si ottiene così una parvenza di attenzione all’approccio sostenibile e alle tematiche ambientali.
All’utente finale arriva il
messaggio ingannevole che le compagnie aeree possano davvero avere un ruolo attivo nella protezione dell’ambiente.
Mentre, ad oggi, l’unica modalità per ridurre l’impatto del settore dell’aviazione è ridurre il numero di voli aerei.
I costi accessori
I costi accessori paiono il capro espiatorio che molte compagnie aeree usano per spiegare gli aumenti dei biglietti aerei.
I voli low cost spesso si presentano con prezzi iniziali molto convenienti.
Il prezzo finale, però, può aumentare anche di molto
aggiungendo servizi necessari come un trolley in cabina, uno in stiva o la scelta del posto in cui viaggiare.
Altroconsumo ha svolto un’inchiesta su 52 voli delle principali compagnie low cost.
Emerge che i costi accessori possono far incrementare il prezzo iniziale del biglietto anche del 545%: è la percentuale di aumento massima rilevata nell’inchiesta con Wizz Air.
In questo caso, il prezzo finale del biglietto è lievitato da 14,99 a 81,75 euro con i costi extra (pari a 66,76 euro, 4 volte di più del prezzo iniziale).
Inoltre, dallo studio emerge che con il prezzo iniziale, per tutte le compagnie aeree, è possibile portare a bordo solo un bagaglio a mano piccolo (di circa 40x30x20 cm).
In più,
ogni compagnia applica specifiche tariffe per queste aggiunte, variabili o fisse a seconda del volo; quindi, non preventivabili se non si esegue tutto il processo di scelta fino all’acquisto.
I servizi accessori e il loro costo dovrebbero essere noti sin dall’inizio della ricerca.
Questo renderebbe facilmente confrontabili i prezzi, sia attraverso i siti delle compagnie che tramite i comparatori di voli online.
Altroconsumo ha inviato una segnalazione all’Autorità garante della concorrenza e del mercato nell’ambito di una campagna del Beuc, l’Organizzazione europea dei consumatori di cui fa parte, assieme ad altre 22 organizzazioni europee per chiedere che vengano messe in atto
misure specifiche a tutela dei viaggiatori.
Le compagnie aeree e i rincari
Martedì 4 luglio 2023 il
Garante per la sorveglianza dei prezzi, Benedetto Mineo,
ha incontrato le
compagnie aeree (
Ita Airways, Ryanair, Malta Air, Aeroitalia, Easyjet, Neos e Wizz Air)
che operano voli tra le città italiane per avere spiegazioni.
All’incontro del
20 luglio 2023 si chiarirà, tra l’altro, se
l’impossibilità di abbassare i prezzi, a fronte di un netto calo dei costi relativi al carburante, siano dovuti agli acquisti che i vettori in generale effettuano con diversi mesi di anticipo nel tentativo di ‘fermare il prezzo’ a fronte del rischio di ulteriori aumenti.
Pratica che in questo caso avrebbe sortito l’effetto esattamente opposto, considerando appunto che per ottenere benefici dalla diminuzione dei prezzi del carburante bisognerà ora attendere ancora qualche mese.