Tutto ciò che ruota intorno al turismo invernale si sta preparando alle feste di dicembre, ma il caro bollette non fa presagire un nuovo anno facile e la situazione in FVG non è migliore rispetto al resto d'Italia.
La situazione in Italia
Dopo la stagione ‘nulla’ dovuta al Covid-19 nel 2020-2021 e un’altra, lo scorso inverno, in cui
non si è riusciti a tornare sui livelli prepandemici, ora si abbatte sull’economia turistica invernale l’
esplosione dei costi energetici.
È quanto emerge da
Skipass Panorama Turismo, osservatorio italiano del turismo montano di Jfc, pubblicata in anteprima dall’
ANSA.
Nell
’inverno 2022/2023 è previsto un fatturato complessivo di 9 miliardi e 514 milioni di euro. Questo segnerà, nei confronti del 2021-22, una crescita di 772 milioni, con una variazione complessiva positiva del
+8,8%.
Nel dettaglio secondo i calcoli di
Jfc è di 4 miliardi 351 milioni il fatturato del sistema ospitale nella sua complessità di strutture ricettive alberghiere ed extra-alberghiere (alberghi, villaggi, B&B, residence, baite, agriturismi, case vacanza, alloggi in affitto, etc.).
Rispetto alla stagione invernale scorsa, il cui fatturato è stato pari a 4 miliardi 77 milioni, si registra un incremento del
+6,7% (+273 milioni circa).
Si attesta a 4 miliardi 38 milioni il fatturato dei servizi quali noleggio attrezzature, maestri di sci, skipass e impianti di risalita vari, etc., vale a dire i servizi collegati alla pratica delle discipline sportive sulla neve.
Nella stagione invernale 2021-22 il fatturato complessivo è stato pari a 3 miliardi 634 milioni, quindi si registra un incremento dell’11,1%, quantificabile in 403 milioni circa in più.
Infine è pari a 1 miliardo 125 milioni di euro l’ulteriore fatturato generato da altri servizi quali ristorazione, commercio, attività ricreative e di divertimento ecc..
Sulla stagione invernale scorsa, il cui fatturato è stato pari a 1 miliardo 29 milioni, c’è un
incremento del +9,3% (+95 milioni circa).
Più incassi ma anche più costi
I maggiori incassi, però, serviranno solo alla
copertura dei maggiori costi relativi al riscaldamento, all’energia elettrica e all’approvvigionamento di generi alimentari.
Senza considerare tutta una serie di ulteriori costi che subiranno anch’essi incrementi (gestione amministrativa, personale, etc.).
Non saranno quindi margini utili a migliorare l’Ebitda delle aziende della filiera.
La situazione in Friuli Venezia Giulia
Gli albergatori del Friuli Venezia Giulia, data l’attuale situazione, non possono fare previsioni a lungo termine.
L’8 gennaio 2023 è la data verso cui tutti puntano ad arrivare dando il massimo ma senza aspettarsi di poter continuare oltre, causa costi esorbitanti di luce, gas e materie alimentari.
Il ponte di Ognissanti ha dimostrato che
il mercato richiede accoglienza e servizi, che le persone hanno voglia di muoversi e di distrarsi un po’.
L’andamento, insomma, sarebbe favorevole se non bisognasse fare i conti con bollette stratosferiche e aumenti dei prodotti alimentari che alle volte sono persino difficilmente comprensibili.
Nel prossimo periodo ogni struttura metterà in atto le strategie commerciali che riterrà più opportune in rapporto alla propria situazione.
Non tutti, infatti,
vivono le stesse condizioni.
C’è, per esemplificare, chi ha ancora un contratto a prezzo fisso per l’energia e chi, invece, deve fare i conti con il prezzo variabile; chi adopera certi fonti energetiche e chi altre.
Se la situazione non dovesse mutare significativamente e se i prezzi ora praticati nelle diverse filiere non saranno calmierati, saranno costretti a fare attente valutazioni riguardo alla possibilità di mantenere aperto o chiudere.
L’attenzione resta concentrata sul
breve periodo, con prenotazioni che cominciano ad arrivare per le festività e un buon giro di richieste di informazioni.
Fonte: Ansa - Federalberghi
Skipass Panorama Turismo
Skipass Panorama Turismo è l'osservatorio italiano del turismo montano di Jfc.
È il centro di ricerca specializzato sul mercato del turismo e degli sport invernali, ed è l’unico Osservatorio Turistico della Montagna Italiana che raccoglie, elabora e fornisce dati, statistiche ed informazioni sulle principali 56 destinazioni della montagna bianca italiana. Il progetto, sviluppato in sinergia con “Skipass – salone del turismo e degli sport invernali di Modena Fiere” e realizzato da JFC, mette a disposizione di tutta la filiera di questo prodotto turistico diverse analisi: dal documento previsionale e tendenziale alla situazione congiunturale, dal consuntivo ai focus sulle blue chips della montagna internazionale, etc.
JFC nasce nel febbraio 2006 grazie ad esperienze professionali sviluppate in ambito turistico in oltre vent’anni di attività.
JFC svolge attività di
consulenza turistica e
marketing territoriale offrendo il proprio sapere al servizio ed allo sviluppo di imprese, istituzioni ed autonomie funzionali.