Da sabato 25 febbraio a domenica 14 maggio 2023, Villa Manin di Passariano (UD) ospiterà la mostra fotografica “Guerra all’arte!”.
La
rassegna fotografica ripercorre, attraverso oltre
sessanta immagini provenienti dagli archivi fotografici della Soprintendenza Archeologia, Belle arti e Paesaggio del Friuli Venezia Giulia, le diverse attività di
protezione, ricovero e cura delle opere d'arte svolte dall'istituto
tra il 1940 e il 1943.
La Villa è stata soggetta a lunghi
lavori di ristrutturazione, partiti nel 2016, che hanno bloccato l’accesso del pubblico all’edificio e l’organizzazione di grandi eventi.
Pian piano che la struttura tornava agibile, il corpo centrale è stato parzialmente aperto e usato per esposizioni, fra cui quella da poco conclusasi su
Pier Paolo Pasolini.
Questa nuova mostra segna il ritorno di Villa Manin ai vecchi fasti e ne conferma il ruolo di
luogo di salvaguardia del patrimonio culturale regionale ed essa stessa luogo salvato e da tutelare.
La fotografie sono esposte nelle sale appena ristrutturate dell'ala nobile, dopo gli interventi di adeguamento strutturale e messa in sicurezza antincendio.
La mostra “Guerra all’arte!”
Tra il 1940 e il 1943 Villa Manin di Passariano divenne
centro strategico per il restauro e la tutela dei beni culturali minacciati dal conflitto bellico.
Un'attività su cui era maturata una diffusa sensibilità dopo i danni al patrimonio provocati dai bombardamenti della Grande Guerra.
L'allora soprintendente Fausto Franco e l'ispettore onorario Carlo Someda de Marco, direttore dei Musei Civici di Udine, si adoperarono per:
- salvaguardare pievi di campagna e cattedrali cittadine, capolavori della scultura medievale e affreschi settecenteschi
- per mettere al riparo le opere che potevano essere trasferite sia da collezioni pubbliche che private
La mostra documenta i
danni subiti dai monumenti, ma anche le
delicate fasi di movimentazione delle opere, di ricovero, di restauro e di conservazione sia dei beni mobili che degli edifici del Friuli Venezia Giulia.
Ma anche il lavoro che fu intrapreso nell’immediato dopoguerra, in anni di straordinarie difficoltà, per restaurare chiese e palazzi danneggiati e, nei casi più gravi, per
ricostruire quanto era stato distrutto.
A rendere particolarmente suggestiva la mostra è proprio la sua collocazione nelle medesime
sale settecentesche che sessant'anni fa ospitarono in
casse di legno grezzo "tutta l'arte del Friuli e della Venezia Giulia".
548 furono le casse contenenti le opere d’arte trasportare a villa Manin durante le
operazioni di messa in sicurezza.
Un intervento massiccio, iniziato nel maggio 1940, che riguardò anche manufatti provenienti dalla lontana Istria e che durò 3 mesi.
Dopo l’8 settembre 1943 l’accentramento venne sciolto e le opere furono restituite ai proprietari o ricoverate in altri
luoghi protetti per sottrarle alle razzie.
Informazioni
L’esposizione è visitabile
dal martedì alla domenica dalle 10 alle 19.
Aperture straordinarie: lunedì 10 aprile 2023 e lunedì 1 maggio 2023
Ingresso gratuito.
La ristrutturazione di Villa Manin
La famiglia Manin arrivò a Udine attorno al 1300 da Firenze, ben presto si affermò per ricchezza e importanza.
La Villa a Passariano fu iniziata a
meta del ‘600 e nei secoli fu sede di ampliamenti ed eventi storici d’importanza internazionale.
“Troppo grande e troppo ricca anche per un doge” così la descrisse
Napoleone quando la vide per la prima volta.
Qui l’imperatore francese si stabilì per un paio di mesi durante le trattative che portarono alla firma del Trattato di Campoformido (17 ottobre 1797).
Nel 1969 la Regione FVG acquistò dall'Ente
Ville Venete il complesso della residenza nobiliare di Villa Manin,
è una delle più grandi d’Italia, per renderla una prestigiosa sede di grandi mostre d'arte.
Il complesso architettonico della Villa è stato oggetto di importanti lavori di restauro che hanno determinato,
dal 2016, la sospensione delle attività legate ai grandi progetti espositivi di carattere internazionale.
Gl’interventi sono stati di:
- restauro, risanamento conservativo, manutenzione straordinaria
- adeguamento alle norme vigenti in materia di rischio sismico e in materia di prevenzione incendi
- valorizzazione del complesso edilizio
In particolare, alcuni lavori si sono focalizzati sul restauro, recupero funzionale e riqualificazione dell’Esedra e della Torre di levante.
Il piano è di realizzarvi:
- un’area destinata a sala conferenze (35 posti) e una a biblioteca
- una zona didattica e un’area destinata ad ospitare esposizioni temporanee
La mostra
La mostra è frutto della sinergia fra Soprintendenza e Ente Regionale per il Patrimonio Culturale del Friuli Venezia Giulia (Erpac Fvg).
È curata da Roberto Cassanelli e Rossella Scopas Sommer in collaborazione con Guido Comis.
L’esposizione nasce dall’approfondita ricostruzione delle vicende di quegli anni svolta dai curatori Roberto Cassanelli, Rossella Scopas Sommer e da numerosi altri studiosi.
L ricerca è confluita in due volumi:
- La protezione dei monumenti e delle opere d’arte in Friuli e Venezia Giulia nella seconda guerra mondiale (Ministero della cultura, 2021)
- Guerra all’arte! I beni culturali del Friuli Venezia Giulia fra protezione e distruzione, pubblicato da Forum in occasione della presente mostra.
Info:
Villa Manin -
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