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Novello si beve da domani, produzione in calo a 16 mln bottiglie
I 16 milioni di bottiglie di vino novello prodotte quest'anno in Italia si potranno stappare a partire dalla mezzanotte di domani, con due settimane di anticipo rispetto al concorrente francese.
"Le bottiglie di novello Made in Italy arrivano sul mercato, secondo quanto previsto da un decreto ministeriale, con ben due settimane di anticipo rispetto al concorrente beaujolais nouveau francese, che si potrà assaggiare solo a partire dal terzo giovedì di novembre (il 20), quando è previsto per legge il deblocage", spiega una nota di Coldiretti.
La produzione di novello è calata del 10% rispetto al 2006, "frutto di una vendemmia di buona qualità ma 'avara' con una produzione di poco superiore ai 40 milioni di ettolitri".
I prezzi di questo vino, che andrebbe bevuto entro sei mesi, oscillano tra i 3 e i 7 euro, con una media di 5.
A caratterizzare il novello, nato in Francia nella regione del Beaujolais negli anni Cinquanta, è il metodo di vinificazione, ricorda Coldiretti: anziché essere pigiate e fermentate come per i vini tradizionali, le uve vengono fatte fermentare direttamente con gli acini interi in modo che solo una piccola quantità di zuccheri si trasformi in alcool. Da qui la bassa gradazione alcolica (11 gradi).
"Il fatturato del vino novello - stima la Coldiretti - si aggira attorno agli 80 milioni di euro ed è realizzato da meno di 400 aziende con oltre un terzo del totale delle bottiglie che esce dalle cantine del Veneto, che insieme alla Toscana copre quasi la metà della produzione nazionale".
Seguono Trentino, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Puglia, Sardegna, Sicilia, Lazio, Umbria, Piemonte e Marche.
"La produzione italiana è caratterizzata sopratutto da novelli monovitigno con l'utilizzazione di un'ampia gamma di vitigni autoctoni (Teroldego, Ciliegiolo, Nero d'Avola, ecc.) anche se quelli più utilizzati sono nell'ordine Merlot, Sangiovese, Cabernet, Montepulciano e Barbera", conclude Coldiretti.
Fonte: Reuters