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Recupero straordinario: un monumento funerario romano emergente dal fiume Torre a San Vito al Torre

san vito al torre recupero del monumento funerario romano

Un'ara funeraria romana, estratta dal greto del fiume Torre a San Vito al Torre, svela la sua storia. 

Importante recupero di un monumento funerario romano a San Vito al Torre

Il 6 febbraio 2024, a San Vito al Torre si sono svolte le attese operazioni di recupero di un monumento funerario di epoca romana dal greto del fiume Torre.

Questo rilevante manufatto è stato estratto sotto la guida esperta della funzionaria archeologa, dott.ssa Serena Di Tonto, appartenente alla Soprintendenza ABAP FVG, alla presenza dei Carabinieri del NTPC, esponenti delle Forze dell’Ordine locali e del Commissario straordinario del Comune di San Vito al Torre.

Un recupero straordinario

Le operazioni, protrattesi per l'intera giornata, sono state rese possibili grazie alla collaborazione della Protezione Civile regionale.

Un ruolo fondamentale è stato svolto dalla ditta Natison Scavi di San Giovanni al Natisone, che ha fornito il necessario supporto logistico, inclusa un'attrezzatura pesante per il sollevamento e il trasporto del monumento.

Questo, un'ara funeraria, ha presentato una sfida significativa in termini di dimensioni e peso, ammontando a 6,26 tonnellate.

Il ritrovamento casuale

Il monumento in calcare, quasi interamente sommerso dalle ghiaie del letto del fiume, è stato fortunosamente scoperto da Ervino Silvestri, che ha prontamente segnalato la sua scoperta alle autorità competenti.

La prontezza di questa segnalazione ha permesso di attivare una sinergia rapida tra le istituzioni coinvolte.

Conservazione e futura esposizione

Il recupero ha comportato scavi iniziali per liberare il manufatto e determinare le sue dimensioni esatte e lo stato di conservazione.

Successivamente, sono stati effettuati ulteriori scavi nella zona circostante per creare lo spazio necessario a raddrizzarlo e posizionare le imbragature di tela. Il monumento è stato quindi avvolto con cura in tessuto non tessuto, preparandolo per il trasporto.

Attualmente, l'ara funeraria è quasi integra, con l'eccezione di un angolo in alto a destra presumibilmente rotto in antico.
La parte frontale presenta un'iscrizione riferibile alla gens Apinia, collocata all'interno di una cornice modanata.

I due lati decorati con Eroti alati simboleggiano il sonno eterno.

Il lato posteriore è solo parzialmente lavorato, probabile conseguenza della sua permanenza prolungata nell'acqua.

Si trova ora in fase di studio scientifico.

Scoperte aggiuntive

Oltre al monumento, nell'area circostante sono stati individuati:

  • Un'urna funeraria in pietra senza coperchio
  • Due basi in calcare
  • Alcuni mattoni e pezzi di tegole
  • Un volto maschile in calcare.

Sono in corso accordi con il Comune di San Vito per individuare un luogo idoneo alla conservazione di questo straordinario patrimonio storico.

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