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Isola della Cona_ph Thomas Lucchetti.[/caption]
Il Comune di Staranzano conferma il suo ruolo di primo piano sul fronte della capacità di attrarre finanziamenti europei: nei mesi scorsi l’Unione Europea ha selezionato
tra i vincitori del Programma di cooperazione transfrontaliera Adrion il progetto IM.PRE.CO. che vede il Comune di Staranzano e la
Riserva Naturale Regionale Foce dell’Isonzo capofila di una compagine proveniente da
5 paesi (Italia, Grecia, Albania, Croazia, Slovenia) e composta
da 7 membri (Comune di Staranzano, Agenzia Regionale Veneto Agricoltura, Università del Salento – IT; Regione di Creta – GR; Fondo di Sviluppo Nazionale – AL; Agenzia Regionale Dalmata “Sea and Karst” – HR; DOPPS Birdlife Slovenia – SL).
Il progetto,
finanziato con € 1.254.180,50 è stato presentato ieri mattina (martedì 10 aprile 2018, ndr) in conferenza stampa alla
Riserva Naturale Foce dell’Isonzo - presenti anche l’assessore all’ambiente della Regione Fvg Sara Vito e l’assessore del Comune di Staranzano Serena Francovig - prenderà il via ufficialmente con l’evento di lancio di mercoledì 11 aprile e vedrà convergere su Staranzano i rappresentanti, gli stakeholders e gli esperti selezionati da tutti i partner. L’incontro si articolerà in tre giornate durante le quali sono previsti, oltre agli incontri tecnici, le visite di studio alla Riserva Naturale Foce dell’Isonzo, alla Riserva di Val Stagnon in Slovenia e alla Riserva Naturale Bosco Nordio in Veneto.
Serena Francovig, assessore alle Pari Opportunità e Finanziamenti europei del Comune di Staranzano, ha sottolineato che «per il Comune di Staranzano si tratta di una grande sfida, è il terzo progetto europeo da lead partner ma il primo progetto transnazionale e con un paternariato così numeroso. Tutto questo è reso possibile dallo staff del Comune che ha aderito con entusiasmo e dinamicità e ha condiviso l’opportunità offerta dai progetti».
L'obiettivo principale di IMPRECO è
migliorare la salvaguardia dei servizi ecosistemici e affrontare la loro vulnerabilità ambientale rafforzando il potenziale delle aree protette nella conservazione della biodiversità e degli ecosistemi attraverso un lavoro di rete transnazionale.
https://youtu.be/P_M-6vaOTb8
Salvaguardare gli ecosistemi richiede un approccio globale per essere efficace: è necessario convergere gli sforzi a livello locale con la
consapevolezza che il sistema socio-economico influisce sull’ambiente, coinvolgendo la pubblica amministrazione, enti pubblici, società civile, mondo accademico, operatori economici e agire anche su un terreno transnazionale poiché gli ecosistemi sono interconnessi ecologicamente e minacciati da pressioni generate a tale livello.
Le
tre giornate di incontri e visite studio tra Friuli Venezia Giulia, Veneto e Slovenia saranno pertanto il trampolino di lancio di un percorso condiviso tra comunità locali ed esperti per affrontare in modo condiviso e consapevole una tematica di stretta attualità con ricadute importanti su tutti.
Previste nei 24 mesi di durata del progetto
molte attività di educazione ambientale rivolte alle scuole con l’obiettivo di
rendere sempre più consapevoli i bambini e i ragazzi sull’importanza della salvaguardia degli ecosistemi e di formare delle
“giovani sentinelle” della biodiversità.