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Intesa FVG e Rete Ferroviaria Italiana per svilpuppo infrastrutture, intermodalità, servizi turistici e transfrontalieri

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Potenziamento infrastrutturale e tecnologico per migliorare gli standard di qualità del servizio ferroviario e velocizzare i collegamenti tra il Friuli Venezia Giulia e il resto del Paese. Riattivazione della linea Sacile - Gemona, per treni viaggiatori e finalità turistiche. Sviluppo dell’intermodalità ferro/gomma/bici, miglioramento dell’accessibilità nelle stazioni per le persone a ridotta mobilità e interventi a favore dei collegamenti transfrontalieri. Sono questi i principali contenuti del Protocollo d’intesa, firmato il 22 novembre 2016 a Roma dalla presidente della Regione Debora Serracchiani e l’amministratore delegato e direttore generale di Rete Ferroviaria Italiana Maurizio Gentile. Il Protocollo d’intesa riguarda significativi aspetti legati alle competenze regionali in materia di trasporto ferroviario delle persone in base al decreto Legislativo numero 111 del 2004, tra i quali l’interesse regionale alla connessione con il nodo di Venezia Mestre e la competenza sui servizi ferroviari anche transfrontalieri. L’intesa fa seguito all’Accordo quadro tra Friuli Venezia Giulia e RFI sottoscritto nel febbraio 2016, finalizzato a rendere più competitivo il “Sistema Regione” attraverso un rafforzamento del trasporto su ferro e rientra nelle procedure per un nuovo affidamento del servizio di trasporto ferroviario regionale. L’investimento economico complessivo relativo agli interventi inseriti nel Protocollo è pari a 2,6 miliardi di euro, di cui 413 milioni già finanziati. Sono, inoltre, indicati gli interventi considerati prioritari, i tempi di realizzazione previsti e i risultati attesi sui servizi ferroviari. Tra gli obiettivi perseguiti, figura in particolare la velocizzazione della linea Venezia Mestre - Trieste, per far viaggiare ai treni di viaggiare a una velocità massima di 200 chilometri orari e di ridurre i tempi di viaggio a poco più di un’ora. “La firma del Protocollo odierno - ha osservato la presidente Debora Serracchiani - rappresenta un passaggio molto importante non solo per i rapporti con Rete Ferroviaria Italiana, con cui abbiamo già siglato un Accordo quadro, ma soprattutto per il miglioramento delle infrastrutture del Nord Est e del Friuli Venezia Giulia in particolare”. "Finalmente l'aeroporto del Friuli Venezia Giulia - ha evidenziato - avrà la stazione ferroviaria e quindi il polo intermodale". “Il Protocollo - ha sottolineato Maurizio Gentile - è un’ulteriore conferma dell’attenzione di RFI e Regione per realizzare la cura del ferro e sviluppare un autentico trasporto integrato e sostenibile, con importanti investimenti per stazioni e principali linee ferroviarie del Friuli Venezia Giulia”.     Il Protocollo definisce gli interventi per migliorare gli standard di qualità, puntualità e regolarità del servizio ferroviario, oltre a una maggiore accessibilità delle stazioni e allo sviluppo di un autentico trasporto intermodale. L’investimento economico complessivo relativo agli interventi inseriti nel Protocollo è pari a 2,6 miliardi di euro, di cui 413 milioni già finanziati.

Velocizzazione Venezia Mestre - Trieste

L’intervento principale, come del resto già indicato nell’Accordo quadro tra Friuli Venezia Giulia e RFI sottoscritto lo scorso febbraio, è la velocizzazione dell’attuale linea Venezia Mestre - Trieste, i cui interventi propedeutici saranno conclusi nel 2018 e che avranno immediato effetto sul traffico ferroviario. L’intervento successivo, che assicurerà risultati significativi in termini di velocizzazione, riguarderà tra l’altro la realizzazione di un nuovo sistema di distanziamento in sicurezza dei treni e la soppressione dei passaggi a livello. Successivamente saranno realizzate anche varianti al tracciato. A conclusione di tutti i lavori, si potrà viaggiare in poco più di un’ora tra Venezia Mestre e Trieste. L’investimento economico complessivo della velocizzazione è di 1,8 miliardi di euro.

Riattivazione linea Sacile - Gemona

Dal prossimo anno, il 2017, sono programmati gli interventi che consentiranno la riattivazione, per fasi, del traffico ferroviario sulla linea Sacile - Gemona. A fronte di tali interventi, nel 2018 saranno riattivati i servizi commerciali sulla tratta Maniago - Sacile e sarà dato avvio a un servizio turistico su tutta la linea. Sulla base dei risultati ottenuti sarà valutato il ripristino dei servizi di linea sull’intero tracciato Sacile - Gemona. Previsto in tale contesto l’impegno della Regione a destinare specifiche risorse per il presidio e il miglioramento qualitativo delle stazioni ferroviarie della linea, nell’ambito di convenzioni tra RFI e gli Enti Locali. Sempre nel 2017 si procederà al completamento del potenziamento tecnologico della stazione di Monfalcone, finalizzato anch’esso al miglioramento della regolarità del traffico ferroviario.

Interventi nelle stazioni e per lo scambio intermodale

Con la firma del protocollo Regione Friuli Venezia Giulia e Rete Ferroviaria Italiana hanno anche condiviso misure e interventi volti al miglioramento dell’attrattività dei servizi di trasporto pubblico locale, in termini di intermodalità, ovvero lo scambio treno, bus, auto, bicicletta, e rendendo più accessibili le stazioni, in particolare per le persone a ridotta mobilità, eliminando le barriere architettoniche. Per quanto riguarda il miglioramento dell’accessibilità nelle stazioni e per l’accesso ai treni, il Protocollo di intesa prevede uno stanziamento iniziale da parte di RFI di 16,6 milioni di euro per interventi di innalzamento dei marciapiedi a 55 cm, così come prevede lo standard metropolitano, e realizzazione di rampe e ascensori da attuare tra il 2017 e il 2019, che riguarderanno le principali stazioni della regione, comprese quelle di Trieste e Udine. Il Protocollo d’intesa sviluppa anche il tema dell’informazione ai viaggiatori, per una migliore integrazione con il trasporto pubblico locale  con il posizionamento nelle stazioni di nuovi monitor, pannelli e totem informativi sui servizi ferroviari e sulle coincidenze con i bus. Le informazioni saranno anche plurilingui, nell’intento di supportare i passeggeri transfrontalieri. È prevista, inoltre, la realizzazione di canaline per accedere ai binari con le biciclette, iniziando dalle stazioni poste lungo la ciclovia Alpe Adria.

Spazi e immobili non più utilizzati per l’esercizio ferroviario

Con il Protocollo d’intesa Regione e RFI hanno inoltre definito un percorso per la messa a disposizione di aree scoperte, edifici e altre infrastrutture di proprietà di RFI, non più utilizzate per l’esercizio ferroviario, così da favorire la realizzazione dei Centri di interscambio modale regionali previsti dalla Pianificazione regionale di settore. Tale previsione consentirà di sbloccare risorse regionali a favore dell’intermodalità già a disposizione degli Enti locali e di procedere alla realizzazione del programma di Centri intermodali di secondo livello a partire da quelli di Cervignano del Friuli e Cormons, assicurando una connessione diretta tra servizi ferroviari e automobilistici e un razionale utilizzo delle risorse disponibili. Nelle stazioni con una frequenza media di meno di 500 viaggiatori al giorno gli Enti locali potranno richiedere di usufruire gratuitamente, per finalità d’istituto e di valorizzazione turistica del territorio, di locali e  aree scoperte non più utilizzate da RFI per l’esercizio ferroviario. Attività che nel 2015 ha visto il finanziamento da parte della Regione dei primi tre interventi e che viene sostenuta dall’accordo odierno.

Collegamenti transfrontalieri

Proprio sotto il profilo più squisitamente turistico dei trasferimenti transfrontalieri, sono previsti, infine, nell’ambito di specifiche progettualità, la riapertura della linea ferroviaria Udine - Cervignano anche nei fine settimana, la disponibilità delle infrastrutture necessarie alla sosta e al ricovero dei mezzi impiegati e il miglioramento dell’accessibilità alle stazioni interessate dal servizio transfrontaliero.

Altri interventi

Entro il 2018 sarà realizzata la nuova fermata a servizio dell’aeroporto regionale di Ronchi dei Legionari. L’anno successivo sarà completato l’adeguamento tecnologico del tratto Udine - Ronchi. Nel 2020 è invece prevista la conclusione della prima fase del potenziamento della linea storica tra Bivio d’Aurisina e Villa Opicina (in provincia di Trieste) con l’obiettivo di incrementare la capacità per i servizi transfrontalieri e merci. Altri interventi di rilievo che saranno attuati nei prossimi anni riguardano l’adeguamento del nodo di Udine e il raddoppio della linea Udine  Palmanova - Cervignano, intervento per il quale è in corso la progettazione preliminare. Importanti interventi previsti nei prossimi anni anche nell’ambito del trasporto delle merci tra i quali il potenziamento della stazione di Trieste Campo Marzio per l’incremento delle prestazioni del traffico merci, già finanziato per 60 milioni di euro, e l’adeguamento a 750 metri dei moduli di sosta e precedenza delle stazioni di Palmanova, Monfalcone e Gorizia. Fonte: FS  

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