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Il Fvg il primo Piano della mobilità ciclabile in Italia
In Friuli Venezia Giulia si dota del primo Piano della mobilità ciclabile in Italia
"La Regione Friuli Venezia Giulia assegna la giusta importanza all'utilizzo della bicicletta. La bici è considerata non soltanto per scopi turistici o sportivi, ma anche come strumento destinato a contribuire alla risoluzione dei problemi degli spostamenti, per esempio tra la casa e il lavoro e la casa e la scuola. Il Friuli Venezia Giulia si è dotato per questo del primo Piano regionale della Mobilità ciclistica. Il Piano regionale della Mobilità ciclistica mira a definire i percorsi ciclabili e a prevedere la realizzazione delle infrastrutture necessarie per attuare sull'intero territorio una rete il più possibile capillare di raccordo con le principali realtà esistenti, con le località più significative come con i paesi e i piccoli borghi, tenendo conto anche delle possibilità intermodali esistenti, destinate a favorire un impiego più flessibile e sempre più diffuso delle due ruote".Lo ha annunciato il 12 maggio 2021 l'assessore regionale alle Infrastrutture e territorio, Graziano Pizzimenti, presentando a Udine, nel palazzo dell'Amministrazione, la bozza del Piano regionale mobilità ciclistica, realizzato dal Servizio lavori pubblici, infrastrutture di trasporto e comunicazione della Direzione centrale Infrastrutture e territorio. Frutto di un lavoro di ricerca durato circa due anni, con l'analisi e la raccolta di dati sviluppata anche nelle realtà locali per monitorare innanzitutto l'esistente, come ha spiegato l'assessore, il documento rappresenterà lo strumento programmatorio per l'intero territorio regionale perché traccerà le basi della rete portante delle ciclovie.
Ha infatti individuato - ha specificato Pizzimenti - dieci percorsi principali, in parte già completati ed esistenti, per oltre 1200 km di sviluppo, i Centri di interscambio o partenza per l'intermodalità o semplicemente per passare dall'automobile o altro mezzo di trasporto alle ciclabili e indica i principali tracciati di raccordo a livello locale. "Lo sviluppo delle ciclabili - ha precisato Pizzimenti - sarà portato a un'estensione di 1300 km percorribili per poter raggiungere l'intero territorio del Friuli Venezia Giulia, considerando in modo strutturale tutti i collegamenti con le altre Regioni e con i Paesi contermini, via terra, ma anche grazie all'intermodalità e ai servizi già attivi da Lignano a Marano a Grado e Trieste, anche via mare". "L'interesse per lo sviluppo della ciclabilità sul territorio è notevole - ha aggiunto l'assessore -, favorito anche dall'impegno della Regione in questi ultimi due anni, che ha portato all'attivazione dei servizi di trasporto delle biciclette sui treni, sui pullman di linea, sulle motonavi". "L'attenzione degli enti locali - ha poi detto Pizzimenti - degli urbanisti, dei tecnici del settore, ma anche degli imprenditori è orientata anche sullo sviluppo della mobilità ciclistica nelle aree dei consorzi industriali, per trasferire parte del pendolarismo dalle quattro alle due ruote".Il Piano, primo strumento del genere in Italia, approvato la scorsa settimana dalla Giunta regionale, proseguirà ora l'iter burocratico per arrivare alla sua approvazione definitiva, ma per la concretizzazione delle parti di dettaglio, il raccordo con le realtà locali, proseguendo il lavoro di condivisione già svolto tra la Regione e i Comuni, continuerà con incontri che Pizzimenti intende programmare sul territorio con i sindaci e gli amministratori locali. Ciò al fine di valutare anche altri nuovi eventuali tracciati, compatibilmente con le realtà ed esigenze locali di sviluppo e valorizzazione sostenibile del territorio.
"L'obiettivo che ci poniamo - ha concluso Pizzimenti - è di dare un impulso per i prossimi anni alla mobilità sostenibile, nell'ottica della strategia adottata dalla Regione per il settore, anche di quello dei trasporti, creando una rete molto complessa e capillare che fruirà della competenza acquisita dalla Regione sulle ciclovie dopo l'abrogazione delle Province".