Enogastronomia

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Festa della Pitina 2023: una celebrazione della tradizione gastronomica

festa della pitina 2023 tramonti di sopra
  • Data: sabato 11 e domenica 12 novembre 2023
  • Luogo: Tramonti di Sopra

La Festa della Pitina, in programma per sabato 11 e domenica 12 novembre 2023 a Tramonti di Sopra, è una celebrazione unica della pitina IGP, il primo presidio Slow Food del Friuli Venezia Giulia.

Appuntamento quindi per sabato 11 e domenica 12 novembre nel cuore della Val Tramontina, nel borgo di Tramonti di Sopra (PN), che si trasformerà nel Mercato della terra (coperto), una mostra mercato delle eccellenze enogastronomiche, a partire dalla pitina e dagli altri presìdi Slowfood regionali e nazionali, fino ad oltre 50 produttori presenti che arrivano dal Fvg, dall’Italia e anche da oltre confine.

Il Mercato della Terra

Il Mercato della Terra ospita oltre 50 produttori provenienti dal Friuli Venezia Giulia, dall'Italia e da oltre confine. Questo mercato coperto mette in mostra eccellenze enogastronomiche, con un focus speciale sulla pitina e altri presìdi Slow Food regionali e nazionali.

La cucina della festa: delizie locali e nazionali

Alla Festa della Pitina, i cuochi dell'Alleanza di Slow Food preparano creazioni culinarie a base di pitina e altro ancora. Chef locali e provenienti da altre regioni italiane porteranno in tavola piatti unici.
Simone Vesuviano e Matteo Rebora, infatti, porteranno la Panissa fritta con pitina e prescinseua dalla Trattoria dell’acciughetta di Genova, mentre Cristian Borchi metterà in tavola il panino con il lampredotto e la pitina della Locanda Antica porta di levante di Vicchio (Firenze).

Il Made in Fvg sarà protagonista con piatti firmati da chef del calibro di Federico Mariutti, Davide Larise, Dario Martina, Anna Pascoli e Luca Lot, oltre a proposte dalla latteria di Aviano, da Roncadin e Amorebio gelato.

Inoltre, ben tredici locali, noti come "Amici della Festa della Pitina," offriranno piatti dedicati alla regina della festa. Un buon bicchiere di vino per accompagnare i piatti sarà facilmente reperibile nell'Enoteca della Festa.
Si tratta di: Ca' Naonis, Al Grappolo, Osteria alle Nazioni, Oro Nero, La Torre nel castello de Spilimbergo, Pizzeria Antico Grano, Fable Table
Ristorantino "Alla Torre", Osteria Turlonia, Osteria da Afro, Gelindo dei Magredi, Prosciutteria f.lli Martin, La vecia Osteria del moro.

Non può mancare un buon bicchiere di vino per accompagnare i piatti: basterà scegliere tra le decine etichette dell’Enoteca della Festa.

Attività durante la festa

Durante questi due giorni di festa, ci saranno degustazioni, incontri, e presentazioni. Per ulteriori dettagli sul programma completo e per prenotarsi agli eventi, visita il sito qui.

Ma cosa è esattamente la pitina?

La pitina è una polpetta di carne affumicata e speziata, tradizionalmente preparata con carne ovina, caprina o persino di camoscio e capriolo. Questo piatto è nato come metodo per conservare la carne nei mesi autunnali e invernali nelle zone tradizionalmente povere.
La carne viene lavorata a coltello, mescolata con sale, pepe nero, aglio ed erbe aromatiche, formata in polpette, ricoperta di farina di polenta e poi affumicata sul camino per preservarla il più a lungo possibile.

La storia della Pitina IGP

La pitina nasce nel 1800 nella zona di Frassaneit, una delle borgate del comune di Tramonti di Sotto (PN), dall’esigenza di non sprecare nulla e di conservare la carne di camoscio e capriolo. Tagliata a coltello, la carne veniva impastata con sale, pepe nero, aglio e erbe. 
Va poi lavorata a forma di polpetta.

Ricoperta di farina di polenta per chiudere i pori, va messa sul caminetto ad affumicare in modo da preservarla più a lungo possibile. Oggi la pitina si mangia cruda tagliata a fette sottili dopo almeno 30 giorni di stagionatura.

Ottima anche cucinata: può essere scottata nell’aceto e servita con la polenta, rosolata nel burro e cipolla e aggiunta nel minestrone di patate, o ancora fatta al cao, cioè cotta nel latte di vacca appena munto.

La storia della Festa della Pitina

Rilanciata nel 2017 dalla Condotta Slow Food del Pordenonese, la Festa della Pitina aveva origini che risalivano al 1970. Inizialmente, fu un'iniziativa della Pro Loco locale per salvaguardare il prodotto tipico e locale. Dopo un'edizione completamente online nel 2020 e uno stop forzato a causa della pandemia, la festa ritorna con la sua formula originaria di mostra mercato. L'obiettivo è far conoscere la pitina, le produzioni locali e internazionali, e il territorio della Val Tramontina, caratterizzato da paesaggi suggestivi e sentieri, nonché dal lago di Redona con i suoi antichi ruderi.

Info: Festa della Pitina

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