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Agriturismo in ripresa nel 2006

Cliccare per ingrandireDopo tre anni con il segno meno, nel 2006 riprende moderatamente a crescere il fatturato delle aziende (+3,7%). «Ciò significa - si legge in una nota - che alla crescita dell'offerta (+4,8%) di posti letto si è accompagnata una più vivace crescita della domanda (+8,3%) di pernottamenti». Resta tuttavia il saldo negativo, a causa dei circa dieci punti di fatturato perduti negli anni precedenti. costi di gestione sono infatti aumentati al ritmo del 5% l'anno, soprattutto per la necessità di diversificare i servizi di accoglienza e per aumentare gli investimenti in pubblicità. 

Sul fronte prezzi, Agriturist rileva una sostanzialmente stabilità. «Ai lievi aumenti registrati in alta stagione (in media nell'ordine del 2%), ha fatto riscontro - prosegue la nota - una più diffusa abitudine delle aziende a praticare sconti nella bassa stagione, ma questo non è bastato a fermare la tendenza degli ospiti a fare vacanze sempre più brevi». Sono soprattutto i turisti stranieri (il 25% degli arrivi, ovvero oltre 650 mila) a soggiornare per una settimana. Germania, Olanda e Belgio i paesi di maggior provenienza. I turisti italiani, invece, tendono a prenotare per 3 o 4 giorni in alta stagione e soltanto per due giorni in occasione delle festività pasquali e di fine anno.

A conclusione del 2006, l'agriturismo italiano interessa 15 mila 800 imprese, per un fatturato complessivo stimato in 880 milioni di euro. L'80% delle aziende offre alloggio, il 50% ristorazione, il 9% turismo equestre, il 6% campeggio e il 28% pratica l'agricoltura biologica. Frattanto in Veneto, regione dove le presenze agrituristiche sono numerosissime, è stata siglato un accordo con Friuli Venezia Giulia e la regione austriaca della Carinzia che prevede, tra l’altro, anche progetti comuni nel settore dell’agriturismo. Coltivazioni biologiche, agriturismi, produzione animale, certificazione dei prodotti, valorizzazione dei prodotti montani e uso delle malghe.
Sono questi, infatti, gli ambiti di collaborazione per il settore agroalimentare individuati nel Protocollo di collaborazione trilaterale firmato nei giorni scorsi a Klagenfurt (Austria) dalle regioni Veneto, Friuli-Venezia Giulia e dal Land della Carinzia.

Sul tavolo ci sono 94 idee-progetto di cooperazione (di cui 56 venete, 21 carinziane e 17 friulane) in undici settori diversi. Tra questi anche le attività produttive (artigianato, commercio e piccole e medie imprese), per sviluppare la cooperazione tra imprese e ampliare la rete dell'export tra le tre regioni, e le infrastrutture, per lo studio di collegamenti comuni e il potenziamento di ferrovie, porti e aeroporti. Iniziative comuni sono previste anche per la protezione civile, la tutela del territorio e lo sviluppo della montagna, e poi cultura, formazione professionale e ricerca scientifica.

Fonte: L'Arena

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