Visite guidate ed escursioni

Visite guidate ed escursioni

Visite guidate gratuite al Magazzino 18 di Trieste, eccezionalmente aperto a febbraio 2024

Il Magazzino 26 (ex Magazzino 18) a Trieste, che accoglie l’operazione salvezza delle masserizie, degli esuli istriani, fiumani e dalmati
  • Data: da sabato 10 a sabato 17 febbraio 2024
  • Luogo: Trieste
  • Data inizio: 10-02-2024
  • Data fine: 17-02-2024

Esplora la storia toccante del Magazzino 18, testimone dell'esodo italiano. Partecipa alle visite guidate gratuite a febbraio 2024 con l'IRCI. Prenota ora!

 A febbraio 2024, in occasione delle celebrazioni per il Giorno del Ricordo, è prevista l'apertura straordinaria del Magazzino 18 (presso il Magazzino 26) di Trieste e sono organizzate visite guidate gratuite a cura dell’IRCI con la collaborazione dei Volontari d’Istituto.

Dunque, nel mese del Giorno del Ricordo l'IRCI di Trieste apre ai visitatori le porte del Magazzino e per una settimana organizza visite guidate alla nuova sistemazione delle masserizie degli esuli, già al Magazzino 18, ora al Magazzino 26. 

Le visite guidate al Magazzino 18 a febbraio 2024

Nel mese del Giorno del Ricordo, l'IRCI di Trieste apre ai visitatori le porte di Magazzino 18 e organizza visite per una settimana. Ecco qui di seguito il calendario:

  • sabato 10 febbraio alle ore 11.30, alle ore 15.00 e alle ore 16.30 (ancora pochi posti per i turni pomeridiani)
  • martedì 13 febbraio alle ore 16.00
  • mercoledì 14 febbraio alle ore 15.30
  • giovedì 15 febbraio alle ore 16.00
  • venerdì 16 febbraio alle ore 15.30
  • sabato 17 febbraio alle ore 11.30 e alle ore 15.00 (posti esauriti)

Nel caso venisse raggiunto il numero massimo di partecipanti, si avvisa tuttavia che sarà sempre possibile contattare il numero e l'indirizzo mail riportati qui di seguito per inserirsi nella lista d'attesa qualora vi fosse qualche disdetta.

Prenotazioni obbligatorie a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. o al 3517590343.

Prenotazioni e info

Le visite guidate, gratuite, sono aperte al pubblico, previa prenotazione obbligatoria in quanto i posti sono limitati ad un massimo di 30 persone, chiamando il numero 3517590343 o inviando una mail (Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. oppure Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.).

Il ritrovo è davanti al Magazzino 26 presso l’area museale.

N.B.: le visite per scolaresche o gruppi organizzati, invece, devono essere fissate con largo anticipo e possono svolgersi esclusivamente dal martedì al venerdì dalle 10.30 alle 16.00.

Il Magazzino 26 (ex Magazzino 18) a Trieste, che accoglie l’operazione salvezza delle masserizie, degli esuli istriani, fiumani e dalmati

Il Magazzino 18

Il Magazzino 18 è un luogo di Trieste, che nel tempo è diventato una muta testimonianza di una pagina dolorosa ma spesso dimenticata della storia d’Italia.

Una pagina di storia che racconta il dramma dell'esodo istriano, giuliano e dalmata nel secondo dopoguerra: la storia di molti italiani costretti ad abbandonare la propria terra a seguito della sconfitta dell'Italia, la quale nel 1941 aveva invaso la Jugoslavia, nella seconda guerra mondiale. Queste terre, con il trattato di Parigi, vennero assegnate dagli Alleati alla Jugoslavia. Il magazzino 18 è l'edificio del Porto Vecchio di Trieste in cui è conservata oggettistica di una parte di esuli.

Infatti, nel 1947, l’Istria e molti paesi dell’ex Jugoslavia furono sottomessi al regime dittatoriale di Tito. Gli italiani che vi risiedevano, per sfuggire alle persecuzioni che li colpiva se erano di idee politiche contrarie al regime, emigravano come esuli a Trieste.

Si parla di 350 mila persone, che venivano poi ospitate in campi profughi, ma spesso tornavano a partire, per cercare fortuna altrove, anche lontano, in Argentina e Australia. Partendo, lasciavano le poche cose salvate dalla fuga da casa in un luogo, il Magazzino 18 appunto, del porto di Trieste.

Ancora oggi, quegli oggetti sono lì, nessuno li ha più rivendicati, resti di vite spezzate, che però portano ancora il nome dei loro proprietari di un tempo, andati a cercare una sorte migliore.

Il Magazzino 18 è la perfetta fotografia della quotidianità di una società che, come Pompei, si interrompe in un preciso momento storico, quello dell'ESODO, con l'ultimo oggetto portato dall'ultimo esule, depositato e mai ritirato, e dove non c'è nulla del giorno dopo.

Magazzino 18 è anche il nome di uno spettacolo del cantante Simone Cristicchi, che prende spunto proprio da quegli oggetti dimenticati, e che ha girato tutta Italia.

Il Museo dedicato all'Esodo al Magazzino 26 in Porto Vecchio a Trieste

Da settembre 2021 le masserizie del magazzino 18 che compongono il Museo della civiltà Istriano Fiumano e dalmata sono state trasferite all'interno del porto vecchio, nel Magazzino 26.

Le sedie accatastate che erano diventate uno dei simboli delle masserizie dell'esodo e del magazzino 18, sono riproposte, proprio come la stessa scritta Magazzino 18, al secondo piano del Magazzino 26 del Porto Vecchio in cui è stato allestito il Museo comunale della civiltà istriano fiumana dalmata.

Un museo che racconta attraverso gli oggetti quotidiani che gli esuli si sono portati via dalle proprie case, la quotidianità dei giuliano dalmati. Oggetti in cui molti riconoscono le proprie radici e il passato.

Ma è nella galleria dei volti senza nome che si rispecchia l'essenza dell'umanità abbandonata al proprio destino. In fondo al percorso, sugli specchi resi opachi dal tempo riappaiono i nomi di quanti sparirono nelle foibe. Una sorta di memoriale: con i nomi scelti a caso, spiega Del Bello, perchè la parete non poteva contenere gli elenchi interi.

Durante l'anno il museo è vistabile su appuntamento guidati dai volontari dell'IRCI di Trieste.

Info: IRCI - FB

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