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Sciopero nel turismo: 22 dicembre 2023, una giornata di protesta e rivendicazione nel settore

sciopero turismo ristorante vuoto

 

22 dicembre 2023, lavoratori del turismo in protesta per contratti giusti e condizioni di lavoro dignitose. I disagi per i turisti e le richieste sindacali

La giornata del 22 dicembre 2023 segnerà uno stop nel turismo, coinvolgendo lavoratori del settore in uno sciopero che abbraccia Turismo, Alberghi, Ristorazione Collettiva e Commerciale, Agenzie di Viaggio e Aziende Termali. L'iniziativa è promossa dai sindacati Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs, coinvolgendo oltre 2 milioni di lavoratori.

 

Protesta e contratto

La protesta, nata con lo stato di agitazione, è una risposta alla "evidente volontà delle associazioni datoriali" di ritardare il rinnovo dei contratti nazionali di settore, scaduti tra il 2018 e il 2022. Le richieste delle associazioni datoriali sono giudicate insostenibili dal punto di vista delle difficoltà attuali del comparto turistico.

 

 

Pubblici esercizi e ristorazione

Nel settore dei pubblici esercizi e della ristorazione, le associazioni datoriali rifiutano aumenti salariali adeguati, non recependo miglioramenti normativi e proponendo tagli e modifiche che impattano sui diritti dei lavoratori. Le richieste sindacali, finalizzate a tutelare le condizioni e la qualità del lavoro, sono rimaste senza risposta.

 

Alberghi, agenzie di viaggio e turismo

Anche nel comparto alberghiero-ricettivo e delle agenzie di viaggio, le associazioni datoriali mostrano resistenza a riconoscere incrementi retributivi in linea con l'inflazione. La revisione dell'impianto normativo del contratto viene rimandata, mentre le richieste sindacali di riduzione degli scatti di anzianità e dei permessi retribuiti vengono ignorate.

 

Settore termali e ulteriori ostacoli

Nel settore termale, le associazioni datoriali avanzano scuse, adducendo la riduzione delle tariffe riconosciute dal SSN come motivo per evitare aumenti salariali. I sindacati denunciano l'accanimento contro i lavoratori e le lavoratrici, definendo inaccettabili le posizioni delle associazioni datoriali.

 

Mobilitazione sindacale

Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs non intendono tacere di fronte alle posizioni delle associazioni datoriali. Dichiarano lo stato di agitazione e proclamano lo sciopero dell'intera platea dei lavoratori a cui si applicano i contratti nazionali scaduti. La mobilitazione è un segnale forte per ottenere giustizia e rinnovare le condizioni lavorative nel settore turistico.

 

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