
E' stata inaugurata ieri (venerdì 16 ottobre 2015, ndr) la mostra
Soli di Notte di Joan Mirò a Villa Manin.
Un evento di grande spessore culturale per lanciare la nuova stagione della
Villa Manin di Passariano che
sarà presto adeguata al ruolo prescelto dalla Regione quale
punto di riferimento tra le
grandi attrattive del Friuli Venezia Giulia.

L'inaugurazione della mostra
Soli di Notte di Joan Mirò, un avvenimento per il mondo della cultura e non solo vista la portata delle opere in esposizione e la particolare proposta di reperti ed elementi legati al grande maestro, presenti gli assessori regionali alla Cultura, Gianni Torrenti, e alle Risorse Rurali e Forestali, Cristiano Shaurli, ha infatti fornito l'occasione al vicepresidente della Regione, Sergio Bolzonello, per evidenziare i primi significativi risultati del progetto di rilancio della Villa Manin.
Si riferiva, per esempio, all'
apertura dei
nuovi uffici di
Turismo Fvg, della
nuova biglietteria e del
book center, ricavati a ridosso dell'ingresso del grande manufatto, sotto la barchessa di destra della Villa.
Questa scelta svela l'impegno dell'Amministrazione per la valorizzazione, la centralità e la migliore fruizione del complesso della villa dei Dogi, che rappresenta un'attrattiva della quale, ha concluso il vicepresidente, l'intero Friuli Venezia Giulia deve essere orgoglioso.
In precedenza, anche Torrenti aveva rilevato che l'inaugurazione della mostra del grande pittore spagnolo costituisce una tappa fondante del progetto di rilancio.
Un progetto, che come ha ricordato il sovrintendente dell'Azienda speciale Villa Manin, Pietro Colussi, prevede l'
avvio, che avverrà in questi giorni, del cantiere per il
rifacimento della
piazza e delle due esedre: un intervento che sarà concluso entro due anni. "La Villa sta cambiando - ha precisato Colussi - proprio per aprirsi ai suoi visitatori".
La
mostra Soli di Notte, come hanno sostenuto i
due curatori,
Elvira Camara Lopez, direttore della Fondazione Pilar e Joan Mirò, e
Marco Minuz, riveste un significato particolare: tende a rivelare il modo particolare del grande artista di interpretare il mondo.
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Studio Mirò[/caption]
Si tratta di una mostra evocativa che ricostruisce l'universo di Mirò negli
ultimi trent'anni di vita, l'atmosfera dei
suoi studi a
Palma de Maiorca, dove si recò a vivere nel 1956.
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Inedito Mirò[/caption]
La mostra, che rimarrà aperta fino al 3 aprile 2016, presenta un inedito percorso espositivo. Si compone di oltre 250 opere dell'artista, ma anche dei suoi oggetti personali per ricostruire l'ambiente nel quale Mirò è vissuto, assieme a tanti documenti e a 50 immagini di grandi fotografi che l'hanno ritratto.
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Tele Bruciate[/caption]
