La generazione Z, la fascia dei nati tra il 1997 e il 2012, sta dimostrando di essere un nuovo tipo di viaggiatore, con abitudini tutte sue, fra cui il ritorno nelle agenzie di viaggio (adv).
Caratteristica principale è la
predisposizione a spendere di più per andare lontano e vivere un'esperienza memorabile e arricchente.
Il saldo finale ha poca importanza a patto che l’esperienza porti a una
gratificazione personale.
I giovani potrebbero rivelarsi la
rinascita del turismo organizzato e delle adv, settori che negli ultimi decenni avevano subito un calo drastico dato l’uso del web per l’organizzazione “fai da te” di viaggi senza intermediari.
La Gen Z, contrariamente a ogni previsione, sembra ora affermarsi come la nuova promessa della filiera, se non addirittura il target più interessante da intercettare e coccolare con la giusta cura.
Le loro abitudini di acquisto sembrano segnare un punto di rottura in positivo con le passate generazioni.
Dall'ultimo Osservatorio Ernst & Young emerge un forte desiderio dei giovanissimi per la
scoperta di Paesi lontani e ancora poco battuti.
Lo scontrino non fa più paura, purché siano garantite
flessibilità, servizi adeguati alle proprie esigenze e sostenibilità.
I giovani sono disposti a spendere di più per le esperienze e per i
servizi di qualità, così come per la
cura personale e il benessere.
Ma
si paga anche per soddisfare le proprie passioni.
Secondo una recente ricerca firmata da American Express e condotta da Human Highway, insieme ai Millennials, la Gen Z
tende a spendere di più per viaggiare e per assistere a esperienze di intrattenimento come eventi culturali, cinema o spettacoli.
Attività ritenute importanti da oltre 8 persone su 10: 91%della GenZ; 86% dei Millennials.
Le necessità in viaggio della nuova generazione
La Gen Z si sta spostando dal digitale verso le adv.
L'acquisto in agenzia diventa un'esperienza da provare e parte del viaggio, un plus nel percorso di pianificazione e acquisto della vacanza.
Ma le adv dovranno essere pronte a proporre e soddisfare le richieste, dato che:
- la qualità dei servizi cercati è anteposta alla convenienza e alla quantità
- il numero di viaggi sarà inferiore ma a valore più alto e più lunghi
- la sostenibilità e l’impatto ambientale minimo sono discriminanti
- esperienze personalizzate e di durata più flessibile sono il nuovo trend
Anche gli alberghi dovranno adattarsi:
- rinnovando e riprogettando le strutture
- implementare gli spazi in linea con le nuove necessità e tecnologie
Esempi in tal senso prevedono camere accoglienti anche per
studiare e lavorare, spazi comuni ampi e confortevoli con connessioni wifi open e all day dining oppure corner con caffè e snack.
In ambito tecnologico, è necessario dotarsi di un’efficiente
customer journey digitale, dalla fase di prenotazione, al soggiorno, sino al post stay.
Si stanno facendo largo
nuovi sistemi di pagamento, sempre più di tipo digitale, con la
possibilità di rateizzazione e/o capaci di garantire maggiore flessibilità su scontrini più alti.
Fonte: TTGItalia