
Da un'analisi quantitativa operata su scala regionale emerge come
la densità ricettiva del Friuli Venezia Giulia (13 posti letto ogni 100 abitanti) risulti
superiore alla media nazionale (8/100),
sebbene la dimensione media degli esercizi alberghieri (55,6 posti letto per albergo)
risulti inferiore a quella rilevata nel resto del nostro Paese (65,6).
Più strutture, dunque, ma di dimensione minore.
Lo ha reso noto l'assessorato regionale alle Finanze e Patrimonio che ha citato gli ultimi dati Istat disponibili.
Un mix di caratteristiche che piace al turista che si avvicina alla nostra terra, come confermano i dati rilevati dal Servizio statistica ed affari generali della Regione in relazione a capacità ricettiva e flussi turistici 2009/2010.
Nello specifico,
sempre un maggior numero di turisti sceglie forme recettive complementari e caratterizzate da un legame più pregnante con il territorio, ovvero bed and breakfast (+20 p.c.), alloggi agrituristici (+10) ed alberghi diffusi (+7,7).
In termini globali,
poco meno del 45% dei turisti proviene dall'estero (di cui quasi un terzo dalla vicina Austria).
In ascesa netta anche le visite ed i pernottamenti da Slovacchia (+21,6) e dai Paesi Bassi (+8,4).
Incrementi a due cifre si fanno registrare
negli arrivi di turisti stranieri rispettivamente nell'ambito turistico di Trieste (+12,5), nel Tarvisiano (+11,7) ed in Carnia (+10.4), a riconferma del trend estremamente positivo del settore.
Parimenti, i flussi verso le variegate destinazioni regionali sono aumentati su base annua sia verso la montagna, sia verso i capoluoghi (in specie Trieste) e le città d'arte (Aquileia, Cividale del Friuli, Codroipo, Gemona, Sacile, San Daniele del Friuli, Spilimbergo e Venzone).
Quanto ai corregionali, più del 15% elegge la nostra Regione come meta turistica.
Oltre a prendere in considerazione il dato meramente statistico delle rilevazioni Istat, si segnala il
potenziamento,
da parte dell'aeroporto di Ronchi dei Legionari, delle tratte internazionali già anzitempo
collaudate (Belgrado, Birmingham, Bruxelles sud, Londra, etc.) ed il recente
rilancio dei voli da e per la Russia.
I risultati non si sono fatti attendere: sebbene il segmento turistico abbia sperimentato picchi di crisi,
in termini globali gli arrivi in Regione nel corso del 2010 (connessi principalmente a Trieste) sono stati superiori ad un milione e 113 mila (+1,8 p.c. su base annua).
Da rilevare anche l'offerta ricettiva alberghiera nel capoluogo giuliano che ha registrato, tra il 2009 ed il 2010, un aumento pari a 362 posti letto con 24 nuovi esercizi ricettivi in risposta a considerevoli aumenti negli arrivi dei turisti, in prevalenza stranieri (+12,5 p.c.).
Fra tutte le mete turistiche regionali, la più richiesta è Trieste che si è meritata le recenti attenzione anche da parte del New York Times.
Fonte: Regione FVG