C'è l'intesa sui trasporti, c'è la
volontà di candidare il Carso al Patrimonio dell'Unesco e c'è il desiderio di
promuovere progetti comuni negli ambiti delle politiche ambientali, del turismo e dello sviluppo sostenibile.
Segna questo risultato la riunione del 17 febbraio 2016 del Gruppo di lavoro "Trasporti, Energia, Ambiente e Politiche territoriali" del
Comitato congiunto Friuli Venezia Giulia-Slovenia.
L'assessore regionale all'Ambiente e all'Energia, Sara Vito, a inizio lavori aveva presentando i punti all'ordine del giorno come "argomenti di grande rilievo e particolarmente sentiti dall'opinione pubblica", e alla fine la soddisfazione è espressa da entrambe le parti.
La volontà del Friuli Venezia Giulia di
migliorare i collegamenti ferroviari verso Est trova d'accordo la Slovenia.
Il capo-delegazione Klemen Potisek, segretario di Stato al ministero delle Infrastrutture, esprime l'interesse sloveno a migliorare il traffico passeggeri da Lubiana verso l'Italia.
Lo snodo cruciale rimane la tratta Trieste-Divaccia con l'intenzione, ribadita da entrambe le parti, di rafforzare l'infrastruttura esistente.
Il
miglioramento dei collegamenti, tuttavia, passa
anche via mare: e la delegazione slovena oggi ha detto sì a un
ampliamento del traffico passeggeri tra Trieste e l'Istria.
Il vantaggio che si vuole ottenere è soprattutto in termini di offerta turistica, altro tema centrale della riunione.
Il Friuli Venezia Giulia e la Slovenia si trovano d'accordo anche sull'idea di
allargare la rete ciclabile transfrontaliera.

Dalla parte slovena è giunta un'evidente soddisfazione soprattutto quando l'assessore Vito ha ribadito che l'Amministrazione regionale è contraria al progetto del rigassificatore di Zaule sia per l'impatto ambientale che per l'ostacolo rappresentato allo sviluppo del Porto di Trieste.
Poi, dalla Slovenia, è arrivato anche un plauso all'idea del Friuli Venezia Giulia di
un geoparco transfrontaliero del Carso.
"L'obiettivo di questa iniziativa - ha reso noto Vito - è di
candidare il Carso a entrare a far parte del patrimonio dell'Unesco".
Vito ha poi espresso la propria soddisfazione per l'interesse mostrato dalla Slovenia per la
salvaguardia della "fascia verde" lungo il confine. "Lì, dove una volta scorreva la cortina di ferro, ora ragioniamo in termini di 'green belt'," ha rimarcato l'assessore regionale dando un giudizio finale "molto positivo" dei lavori odierni.
"I nostri ragionamenti sono molto simili e non potrebbe essere altrimenti: abbiamo gli stessi obiettivi, affrontiamo le stesse sfide, siamo vicini e facciamo entrambi parte dell'Unione europea", ha aggiunto il capo della delegazione slovena, il segretario di Stato al ministero delle Infrastrutture, Klemen Potisek.
Fonte: Regione FVG