Non si può ricorrere sempre al turismo come area di imposizione fiscale ogni volta che ci sono buchi di bilanci locali da coprire come è già avvenuto e continua ad avvenire con la tassa di soggiorno, dichiara il Presidente di Federturismo Confindustria Renzo Iorio.
La proposta che apparentemente si sta valutando di istituire da parte delle città metropolitane un’addizionale fino a 5 euro sui diritti di imbarco portuali e aeroportuali dei passeggeri in transito nei principali scali per coprire disavanzi pregressi rappresenterebbe un ulteriore balzello che danneggia la nostra economia.
Sarebbe un provvedimento che graverebbe ancora una volta sui viaggiatori e sull’industria turistica in un momento in cui, peraltro, il sistema pubblico continua a dimostrare a livello regionale una concreta incapacità di saper razionalizzare la propria azione in vista del processo di riforma del Titolo V e di ridurre la propria spesa.
E’ difficile credere, conclude Iorio, alla volontà di puntare sul turismo come asse di crescita del Paese se ogni volta si cede alla tentazione di imporre nuove tasse con la presunzione che a pagarle siano coloro che poi comunque non votano nei rispettivi collegi di chi le introduce.
Fonte: Federturismo Confindustria
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