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Eros e bellezza nella Vienna di Klimt

  • Data: venerdì 16 settembre 2022
  • Luogo: Sagrado
  • Data inizio: 16-09-2022
  • Data fine: 16-09-2022

Serata con Marina Bressan sul tema "Eros e bellezza nella Vienna di Klimt", venerdì 16 settembre 2022 a Sagrado. Letture di Lucia Bressan. Nell'ambito del progetto "IL CUORE NON DIMENTICA - mestieri, tradizioni, ricordi, legami che rimangono incancellabili in noi", venerdì 16 settembre 2022, nella splendida cornice del Giardino Milleluci a Sagrado si terrà una serata dedicata a Gustav Klimt dal titolo "Eros e bellezza nella Vienna di Klimt". Sarà l'occasione per ascoltare le parole della professoressa Marina Bressan, germanista, docente, traduttrice, autrice di numerose pubblicazioni scientifiche e divulgative e curatrice di molte rassegne espositive. Grazie a lei indagheremo uno degli aspetti della Secessione Viennese che fa più discutere. Qual era, dunque l'ambiente culturale in cui si sviluppa la Secessione? Quali implicazioni, sociali e artistiche, ha la psicanalisi? Come cambia il ruolo della donna e la percezione che la società ne ha? Lo scopriremo grazie alle parole della professoressa Bressan e grazie ai testi che lei ha scelto e selezionato: inedite testimonianze che tratteggiano una società e un eros inaspettati lette da Lucia Bressan.

La Secessione viennese, tra pittura ed erotismo

Gli artisti che aderirono ai programmi della Wiener Secession furono guidati dal pittore Gustav Klimt. L’artista, nel 1896, insieme ad altri diciotto artisti promosse la scissione dalla Wiener Künstlerhaus, l’associazione ufficiale e accademica degli artisti di Vienna. Nel 1897 diede poi vita alla Wiener Secession. Il suo avvento avrebbe caratterizzato l'ascesa del modernismo in Austria. I pittori che aderirono alla Secessione furono accumunati dall’idea di rinnovare la pittura ma seguirono strade diverse. Infatti i diversi artisti manifestarono diverse concezioni estetiche che portarono a risultato molto diversi.

Klimt, donne ed erotismo

Klimt è famoso per aver affrontato soggetti della psiche umana attraverso le sue rappresentazioni carnali della femminilità. Controverso per il suo tempo e indubbiamente un genio riconosciuto, Gustav Klimt è oggi considerato uno degli artisti più significativi del XX secolo. La sua opera trascende la realtà, evocando un senso di umanità cruda ed emozione nel suo stato più vulnerabile.

L’opera di Klimt, come nessun’altra, tende all’erotismo. Il lavoro di Klimt divenne sempre più sensuale, ricco di toni arrossati e curve della forma femminile come simbolo allegorico di miti e figure tradizionali. Tali temi radicali di erotismo sono stati considerati controversi per il momento storico, molti consideravano i suoi dipinti pornografici. Ma Klimt non si limita a raffigurare giovani donne in atteggiamenti erotici: ne coglie tutte le forme della femminilità, la gravidanza così come la vecchiaia e la perdita della bellezza. Conformandosi al pensiero del tempo, Klimt ritiene che la femminilità sia soggetta alla natura, il cui ordine ciclico egli cattura nei ritratti di donna.

Gli altri artisti

Circa dieci anni dopo la scissione promossa da Gustav Klimt, intorno al 1907, le ricerche dei più noti artisti si definirono in forme precise. Egon Schiele e Oskar Kokoschka evolsero verso un linguaggio maggiormente espressivo con soggetti intimi e intrisi di erotismo. Gustav Klimt, che inizialmente condivise le ricerche dei due artisti, tornò a dipingere con uno stile maggiormente accademico. Il pittore di Vienna elaborò così i suoi celebri fondi dorati e la figura della donna-gioiello.

Eros e bellezza nella Vienna di Klimt

In una Vienna che emanava gli ultimi bagliori di un’epoca opulenta e colta ma con i primi sintomi di decadenza, che l’avrebbe portata alla morte, la venerazione per la mascolinità e la stigmatizzazione negativa dell’elemento femminile vennero radicalmente compromesse dalle scienze psichiatriche che, culminando nella psicoanalisi di Freud  diedero avvio ad un ribaltamento dei valori civili e sociali. Insieme al problema donna si prese coscienza dei problemi connessi con l’erotismo e la sessualità. Per salvare la sicurezza di sé, per garantire la propria identità, l’uomo reagì idolatrando e demonizzando la donna. Nella Vienna l’”enigma donna” venne stigmatizzato nella figura della “femme fatale” e della “femme fragile”, delicate figure descritte da Schnitzler. Ma anche in quello della prostituta di periferia, immortalata dalla penna di Felix Salten. A Vienna, città femminile che avvinceva per la sua raffinata bellezza e grazia mondana, la bellezza per eccellenza era la femminilità, intesa come nodo che stringeva insieme bellezza e intelligenza. Diverse furono le donne che, dotate di fascino irresistibile, illuminarono quel mondo: da Lou Andrea Salomé a Alma Mahler a Lina Loos, e donne di prepotente intelligenza, ed euforica libertà, come Bertha Zuckerkandl, nel cui salotto si parlò per la prima volta di Secessione e dove Klimt, che si approcciava alla donna vista in tutte le sue possibili espressioni del femminino, trovò amicizia e sostegno. In una realtà in cui non c’era più certezza né stabilità solo la cultura divenne l’arma vincente, per la quale anche la donna, organizzate in associazioni, lottò per ottenere parità di diritti e riconoscimento sociale. Tormentata dall’ansia di rinnovamento e da un’angoscia di presagio del prossimo declino, venne ritratta per lo più come donna fatale e madre inquietante, per approdare solo successivamente nei capolavori klimtiani all’ immagine sorridente e serena, da cui l’artista rimosse ogni accento sessuale e demoniaco.

Marina Bressan

Info sull'incontro

L'incontro "Eros e bellezza nella Vienna di Klimt" si terrà venerdì 16 settembre 2022 alle ore 18.00 presso il Giardino Milleluci di Sagrado, sul retro del Municipio. Ingresso libero. L'incontro si terrà anche in caso di maltempo, al coperto. Il progetto "IL CUORE NON DIMENTICA - mestieri, tradizioni, ricordi, legami che rimangono incancellabili in noi" è finanziato con il contributo della Regione Autonoma F.V.G. ai sensi dell'art.9, comma1, lettera c) L.R.n.23/2012. Info: vedi qui

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