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Eros e bellezza, le donne di Klimt. Conversazione con Marina Bressan

  • Data: mercoledì 8 marzo 202
  • Luogo: Sagrado
  • Data inizio: 08-03-2023
  • Data fine: 08-03-2023

eros e bellezza le donne di klimt Un appuntamento diverso dal solito per l'ora dell'aperitivo: incontro preserale con Marina Bressan sul tema "Eros e bellezza, le donne di Klimt", mercoledì 8 marzo 2023 alle ore 18.30. Letture di Eva Ricupero. Dunque, mercoledì 8 marzo 2023 alle ore 18.30 all'auditorium comunale di Ronchi dei Legionari si terrà una serata dedicata alle donne nell'arte, e in particolare al rapporto tra Eros e bellezza nelle donne di Klimt. L'appuntamento rientra nell'ambito del progetto "Perchè siam donne" e celebra la Giornata internazionale della donna. Sarà l'occasione per ascoltare le parole della professoressa Marina Bressan, germanista, docente, traduttrice, autrice di numerose pubblicazioni scientifiche e divulgative e curatrice di molte rassegne espositive. Grazie a lei indagheremo uno degli aspetti più interessanti del ruolo delle donne nell'opera di Klimt e, quindi, nella Secessione Viennese. Qual era, dunque l'ambiente culturale in cui vissero le donne ritratte da Klimt? Come influirono le loro personalità sull'opera del grande artista? Lo scopriremo grazie alle parole della professoressa Bressan e grazie ai testi che lei ha scelto e selezionato: inedite testimonianze che tratteggiano una società e un eros inaspettati lette da Eva Ricupero.

Voluttà femmes fatales a Vienna

A Vienna, città femminile che avvinceva per la sua raffinata bellezza e grazia mondana, la bellezza per eccellenza era la femminilità, intesa come nodo che stringeva insieme bellezza e intelligenza.

Donne che, ritratte da Klimt, diventarono anche simbolo di voluttà ed erotismo, o mitiche femmes fatales, “divorate” da quell’ansia di rinnovamento, minacciose presenze per l’uomo, ma anche creature eteree, femmine dal sorriso beffardo, madri sorridenti. 

Diverse furono le donne che, dotate di fascino irresistibile, illuminarono il mondo klimtiano come

  • Alma Mahler
  • o Adele Bloch Bauer,
  • o committenti dell’alta borghesia ebraica,
  • ma su tutte Emilie Flöge.

Amicizia, amore e soprattutto ispirazione si intrecciavano nelle loro vite.

Emilie Flöge

Fu Emilie Flöge la donna del famosissimo quadro Il Bacio, casto eppure appassionato, fu lei che lo assistette negli ultimi istanti di vita.

Donna indipendente, si affermò nella sua professione di stilista, anticipando le esigenze femminili con l’abito riformato, che si sarebbero imposte decenni dopo.

Klimt l’ammirava, era il suo compagno fisso, anche possessivo, Emilie era invece una donna libera, una professionista che aperta alle novità del tempo, portò un’ondata di raffinatezza, di freschezza e di audacia nella moda, diffondendo con i suoi abiti la modernità e l’emancipazione nelle donne dell’alta società viennese.  

E se Gustav Klimt lo ammiriamo per i suoi capolavori artistici, non da meno dobbiamo ricordare Emilie Flöge, figura eccezionale all’inizio del XX secolo. 

La Secessione viennese, tra pittura ed erotismo

Gli artisti che aderirono ai programmi della Wiener Secession furono guidati dal pittore Gustav Klimt. L’artista, nel 1896, insieme ad altri diciotto artisti promosse la scissione dalla Wiener Künstlerhaus, l’associazione ufficiale e accademica degli artisti di Vienna. Nel 1897 diede poi vita alla Wiener Secession. Il suo avvento avrebbe caratterizzato l'ascesa del modernismo in Austria. I pittori che aderirono alla Secessione furono accumunati dall’idea di rinnovare la pittura ma seguirono strade diverse. Infatti i diversi artisti manifestarono diverse concezioni estetiche che portarono a risultato molto diversi.

Klimt, donne ed erotismo

Klimt è famoso per aver affrontato soggetti della psiche umana attraverso le sue rappresentazioni carnali della femminilità. Controverso per il suo tempo e indubbiamente un genio riconosciuto, Gustav Klimt è oggi considerato uno degli artisti più significativi del XX secolo. La sua opera trascende la realtà, evocando un senso di umanità cruda ed emozione nel suo stato più vulnerabile.

L’opera di Klimt, come nessun’altra, tende all’erotismo. Il lavoro di Klimt divenne sempre più sensuale, ricco di toni arrossati e curve della forma femminile come simbolo allegorico di miti e figure tradizionali. Tali temi radicali di erotismo sono stati considerati controversi per il momento storico, molti consideravano i suoi dipinti pornografici. Ma Klimt non si limita a raffigurare giovani donne in atteggiamenti erotici: ne coglie tutte le forme della femminilità, la gravidanza così come la vecchiaia e la perdita della bellezza. Conformandosi al pensiero del tempo, Klimt ritiene che la femminilità sia soggetta alla natura, il cui ordine ciclico egli cattura nei ritratti di donna.

Gli altri artisti

Circa dieci anni dopo la scissione promossa da Gustav Klimt, intorno al 1907, le ricerche dei più noti artisti si definirono in forme precise. Egon Schiele e Oskar Kokoschka evolsero verso un linguaggio maggiormente espressivo con soggetti intimi e intrisi di erotismo. Gustav Klimt, che inizialmente condivise le ricerche dei due artisti, tornò a dipingere con uno stile maggiormente accademico. Il pittore di Vienna elaborò così i suoi celebri fondi dorati e la figura della donna-gioiello.

Info sull'incontro

L'incontro "Eros e bellezza, le donne di Klimt" si terrà mercoledì 8 marzo 2023 alle ore 18.30 presso l'auditorium comunale di Ronchi dei Legionari Ingresso libero. L'appuntamento rientra nell'ambito del progetto "Perchè siam donne" e celebra la Giornata internazionale della donna. Info: vedi qui

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