
Scatterà
a partire da venerdì 1 giugno 2018 l'entrata in vigore, e quindi l'obbligo immediato di applicazione, della nuova
Imposta di Soggiorno prevista dalle norme regionali del settore e istituita per il territorio del Comune di Trieste con la recente Deliberazione Consiliare n. 12 del 29 marzo 2018, con la quale è stato anche approvato il relativo Regolamento.
Mancano perciò ormai solo pochi giorni al concreto avvio di questa misura, che si configura come un'imposta tipicamente locale
da applicare a tutte le persone che pernotteranno in tutte le diverse tipologie di strutture ricettive operanti nel territorio comunale – dal classico hotel fino ai bed&breakfast, affittacamere e campeggi, passando per le “residenze turistico-alberghiere” quali gli ostelli, e poi le “unità abitative a uso turistico”, le case per vacanze, gli agriturismi, insomma per tutte le sedi di ospitalità a pagamento -.
Ed essendo perciò prossimi al “via” di un provvedimento, che è peraltro già stato illustrato in diverse e recenti occasioni alle categorie interessate (in particolare con una presentazione generale tenutasi al MIB, oltre che con ulteriori incontri specifici di approfondimento del Regolamento), ma essendo tuttavia ben noto il principio del “repetita juvant”, l'Assessore comunale al Turismo e Promozione del Territorio
Maurizio Bucci ha ritenuto opportuno ribadire il tutto in una apposita, odierna conferenza stampa, proprio affinchè tutti i titolari delle strutture ricettive, anche le più piccole, siano compiutamente informati della non trascurabile novità con cui da giugno si troveranno, assieme ai loro clienti, a “fare i conti”.
Ma sarà
un “compito” che non potrà che risultare alla fine positivo – ha sostenuto
Bucci, che era affiancato dal Direttore dell'Area Servizi Finanziari, Tributi e Partecipazioni Societarie del Comune
Vincenzo Di Maggio e dal consulente dell'Assessorato Sviluppo Economico e Turismo
Edgardo Bussani – e ciò per due principali e “sostanziali” motivi: il
primo, che il 65 % degli introiti che ne deriveranno sarà interamente ed esclusivamente reimpiegato
per l'ulteriore promozione turistica del nostro territorio, mentre il restante 35% servirà
per nuovi investimenti “strutturali” sempre nel settore (ad esempio per istituire
nuovi “punti” e luoghi di attrazione, quali – ma è solo una delle ipotesi fatte – la collocazione in Porto Vecchio di
un grande sommergibile italiano in disuso, come d'altronde hanno già fatto a Venezia e a Milano, da poter proporre ai visitatori come imperdibile “chicca” legata a questo sito; ma di tutto ciò e di altre proposte riguardo ai possibili e più consoni investimenti da fare – ha precisato
Bucci – bisognerà ancora compiutamente discutere con le categorie per decidere assieme); resta il fatto che anche questo 35% derivante dalla nuova imposta andrà comunque e in ogni caso a beneficio dell'ulteriore richiamo e incremento dei flussi turistici verso Trieste.
Il secondo
motivo per cui questa innovazione potrà risultare, alla fine (o forse fin da subito per gli esercenti che hanno maggior dimestichezza con le molte
possibilità offerte dall'informatica e dalla digitalizzazione delle procedure), molto gradita, sta nel fatto che
il Comune di Trieste – che risulta essere in ciò probabilmente l'unico in Italia ad aver puntualmente fornito questo servizio alle categorie e a ogni singolo esercente del settore – non si è limitato a istituire la nuova imposta, lasciandone poi, come avviene in altre realtà, la gestione pratica, con i vari problemi e incombenze, ai singoli o tutt'al più appunto alle categorie che li assistono, ma, viceversa,
ha contestualmente creato e messo a disposizione uno specifico strumento informatico “dedicato”, ovvero
un'innovativa “piattaforma”, denominata
“Tourist Tax Strutture 4_03” attraverso la quale sarà possibile effettuare
tutte le operazioni inerenti la nuova imposta, dalle quotidiane registrazioni, ai versamenti attraverso il sistema comunale “pagoPA”, fino alla dichiarazione trimestrale da inviare al Comune; ma non solo: il “sistema” potrà essere utilizzato anche per la “propria” gestione delle camere, degli arrivi e partenze, come pure per le comunicazioni alla Questura, per compilare i periodici questionari dell'ISTAT e per altre pratiche burocratiche, laddove negli altri Comuni tutto ciò viene svolto ancora attraverso prassi solamente cartacee e di tipo modulistico.
Tutto questo “impianto” - ha spiegato, con minuzia di ulteriori dettagli, il Direttore
Di Maggio – è già fin d'ora pienamente visibile, e “studiabile” in tutte le sue parti e possibilità offerte, andandolo a “visitare” sul sito comunale della
Retecivica (
www.retecivica.trieste.it), nella
sezione “Tributi” che presenta sia
il “manuale operativo” del suddetto nuovo sistema informatico, sia
un'agile e precisa “guida” alla nuova imposta (completa di
tabelle delle tariffe,
obblighi e adempimenti,
modalità di iscrizione al portale “Tourist Tax”, ma anche di tutti gli
indirizzi e i contatti ai quali rivolgersi per ulteriori informazioni o per risolvere direttamente dubbi o difficoltà). Così da potersi già adesso “allenare” e preparare per l'approccio del 1° giugno con un provvedimento che – come ha osservato l'Assessore
Bucci – servirà, tra l'altro, anche a sottolineare, con la sua sola presenza, e con l'utilizzo specifico che di questi fondi verrà poi fatto, il nostro
“status” di vera e propria
“città turistica”, a tutti gli effetti e senza più dubbi di sorta.
Pur non presentando troppe difficoltà, ma potendo essere anzi d'aiuto per non incorrere in vari errori “classici” del mestiere che il “sistema” è in grado di riconoscere, l'uso della nuova “piattaforma” informatica – ha precisato
Di Maggio - non sarà tuttavia obbligatorio: “si tratta infatti di un servizio e di un'opportunità interessante e utile che il Comune vuole offrire. Ma per chi non riterrà di averne ancora piena dimestichezza
rimarrà pur sempre valido il tradizionale sistema cartaceo manuale”.
Sull'intero “tema” e su tutti gli altri aspetti che la nuova imposta comporta - ha concluso Bucci – vi saranno inoltre, nei prossimi giorni, ulteriori incontri e “tavoli dedicati” con le categorie, proprio perchè non vi siano difficoltà o divergenze e l'entrata in scena di questa importante novità possa avvenire nel modo migliore e più fluido, all'insegna della più ampia condivisione, con l'obiettivo del più ampio sviluppo del comparto turistico e dell'economia cittadina tutta.
Fonte: Comune di Trieste