Il sito di informazione ha infatti ripreso uno studio realizzato da ThreatMetrix che analizza, nel concreto, le tipologie di minacce che popolano oggi il mondo del travel online.
E che non riguardano semplicemente la sottrazione indebita di denaro.
Uno dei principali cybercrime, anche per quanto riguarda il business del turismo, è il
furto di identità. E i canali attraverso cui agiscono i criminali della rete sono il device spoofing e l’identity spoofing, due tecniche fraudolente che consistono nel sostituirsi all’utente del dispositivo, anche per sottrarre dati come nomi utenti e relative password.
Per quanto riguarda le
tipologie di device, per il momento i computer desktop risultato più attaccati, mentre i dispositivi mobile sarebbero più sicuri. Ma il report avverte: il cybercrimine si sta attrezzando per colpire con più efficacia
smartphone e tablet, anche con la creazione di app fraudolente che imitano in tutto e per tutto le applicazioni più diffuse, tanto da trarre in inganno anche gli utilizzatori abituali.
Recensioni e programmi fedeltà
Un altro settore che sta diventando terreno fertile per le attività disoneste è quello delle
recensioni online, diventate ormai una parte integrante dell’esperienza di viaggio. Anche in questo caso entrano in gioco dei software in grado di scrivere e postare opinioni sui siti che ospitano i giudizi degli utenti.
Ultimo, ma non meno importante, l’intromissione all’interno dei profili legati a programmi fedeltà. Il report ripreso da tnooz.com, infatti, sottolinea che i cybercriminali tentano di
accedere ai loyalty program e trasferire i punti a un altro profilo, oppure effettuare direttamente transazioni o prenotazioni con i benefit maturati dall’utente truffato.
Fonte: TTG