Al via la gestione coordinata degli itinerari alternativi alla viabilità autostradale.
Il Protocollo Operativo che mette nero su bianco le modalità da utilizzare e le procedure da seguire quando, in seguito a una chiusura autostradale, il traffico viene fatto defluire sulla viabilità esterna, è stato sottoscritto il 20 febbraio 2018 a Udine, nel Palazzo della Prefettura, da tutti gli Enti interessati, alla presenza del Prefetto di Udine
Vittorio Zappalorto, dell’assessore alla Protezione Civile
Paolo Panontin.
Polizia Stradale del Friuli Venezia Giulia, Polizia Stradale di Udine, Centro Operativo Autostradale (Coa), Uti Riviera Bassa Friulana Latisana, Uti Mediofriuli Basiliano, Comune di Codroipo, Comune di Latisana, Autovie Venete (rappresentata dal presidente
Maurizio Castagna) e Friuli Venezia Giulia Strade (rappresentata dal presidente
Giorgio Damiani) le realtà coinvolte.
Il protocollo fa parte di una serie di misure,
sempre coordinate dalle Prefetture di riferimento, finalizzate a gestire in modo efficace ed efficiente le criticità autostradali e la delicata fase di realizzazione dei lavori della terza corsia in A4.
Fra le tante azioni adottate, ci sono anche i percorsi alternativi che vengono attivati quando, appunto, a causa di una chiusura autostradale si rende necessario far defluire sul traffico sulla viabilità esterna.
Controllare i flussi di veicoli in uscita, cercando di mantenere – per quanto possibile –
la fluidità della circolazione non è cosa semplice, basti pensare che, mentre l’asse autostradale è in grado di reggere un flusso di
transiti fino a 2 mila e 800 veicoli all’ora, una strada ne sopporta, senza andare in sofferenza,
al massimo 400-500 all’ora.
Fondamentale, quindi, il ruolo della Polizia di Stato, delle Polizie locali, nonché degli enti gestori di ciascuna tratta, ai quali si affiancherà – a ulteriore supporto – il personale della Protezione Civile.
Per ottimizzare le comunicazioni, rendendo anche più rapido l’intervento sugli incroci e in prossimità degli svincoli, sono stati localizzati – sugli itinerari alternativi – una serie di punti da presidiare per ridurre il rischio di congestione e di disorientamento per chi non conosce il territorio.
Un apposito software dedicato, consentirà anche di mettere in contatto diretto la Centrale Radio Operativa di Autovie con i referenti indicati dagli enti coinvolti e di aggiornare la situazione in tempo reale.
Fonte: Autovie Venete