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Concessioni balneari: Ue ancora contro l’Italia

In un’interrogazione di una delegazione di eurodeputati di Forza Italia, Antonio Tajani, Salvatore De Meo, Fulvio Martusciello, Giuseppe Milazzo e Aldo Patricilello,  chiedono all’esecutivo Ue di rivalutare la decisione presa a dicembre che prevede di avviare una seconda procedura d’infrazione contro l’Italia per la mancata applicazione della direttiva Bolkestein alle concessioni balneari. Thierry Breton, commissario europeo per il Mercato interno risponde scrivendo così:
“Le norme italiane vigenti” sulle concessioni balneari “non solo violano il diritto dell’Ue, ma compromettono anche la certezza del diritto per i servizi turistici balneari. La Commissione, in quanto custode dei trattati, continuerà ad adottare le misure necessarie per garantire il pieno rispetto del diritto dell’Ue in questo settore”. Con l’attuale sistema del rinnovo automatico che ha prorogato le autorizzazioni fino alla fine del 2033, le norme italiane “scoraggiano gli investimenti e ostacolano la modernizzazione di un settore fondamentale per l’economia italiana”, scrive Breton, sottolineando che “l’impatto della pandemia di Covid-19 non fa che aumentare la necessità di riforme”. Il commissario francese ribadisce che la Corte di Giustizia Ue ha stabilito che la proroga automatica delle autorizzazioni, in assenza di qualsiasi gara pubblica “è incompatibile” con la direttiva Bolkestein e con le norme Ue, volte a “garantire la parità di trattamento dei prestatori di servizi e a promuovere l’innovazione e la concorrenza leale nel settore”. “La Commissione – aggiunge – è pienamente consapevole dell’importanza del settore del turismo balneare per l’economia di alcune regioni italiane e dell’impatto economico della pandemia”, ma il momento critico “rende ancora più importanti gli investimenti e l’innovazione in questo settore” e “la trasparenza e la concorrenza leale attirerebbero gli investimenti e stimolerebbero l’innovazione sia dei concessionari esistenti che dei nuovi operatori”.
Ma Forza Italia non ci sta. Il senatore Maurizio Gasparri, responsabile del settore Enti locali di Forza Italia, dichiara:
“perfino il governo uscente aveva difeso le spiagge, quello appena insediato ne farà un punto intangibile. L’Unione Europea si rassegni, abbiamo ragione noi e difenderemo le nostre spiagge, la loro specificità, le aziende e il turismo italiano. La Bolkestein finirà nel cestino, le spiagge saranno sempre un patrimonio italiano”
  Fonte: TNS

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