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Balneabilità eccellente in Fvg nei primi mesi 2017
"Le analisi effettuate dall'Arpa del Friuli Venezia Giulia nei primi mesi estivi del 2017 confermano che la qualità delle acque nelle zone balneabili è eccellente".
Lo ha segnalato l'assessore regionale all'Ambiente, Sara Vito, nel corso della conferenza stampa organizzata da Legambiente a Lignano Sabbiadoro in occasione della presentazione dei monitoraggi effettuati da Goletta Verde, la storica barca dell'associazione ambientalista che da 30 anni osserva la qualità del mare e dei litorali della penisola, denunciando abusi e illegalità.
Delle 57 aree balneabili lungo la costa del Friuli Venezia Giulia, 56 sono in classe di qualità eccellente, 1 sola in classe di qualità buona.
I dati di Goletta Verde evidenziano delle criticità ma in zone non destinate alla balneazione; questo fa presupporre che i problemi siano legati alla depurazione delle acque.
Nel corso dell'incontro organizzato da Legambiente il direttore di Arpa, Luca Marchesi, ha ricordato il grande impegno dell'Agenzia regionale per la protezione dell'ambiente per produrre dati di qualità ai fini della balneazione. Nell'arco della stagione di monitoraggio sono infatti impegnati una decina tecnici, per oltre un migliaio di ore di lavoro; l'Agenzia inoltre è certificata in tutte le fasi di lavorazione dei campioni; ciò significa che i cittadini del Friuli Venezia Giulia possono essere certi che le aree balneabili sono sicure.
Le località del Friuli Venezia Giulia considerate come balneabili sono complessivamente 66: 57 sono località costiere, 9 interessano acque interne (laghi, fiumi).
Nelle 57 località marino-costiere sono effettuati annualmente ben 342 campioni di acqua sui quali viene valutata la contaminazione fecale; complessivamente nei 4 anni di monitoraggio richiesti per la classificazione di balneabilità sono effettuati 1.348 campionamenti d'acqua.
Negli ultimi quattro anni le criticità nelle aree balneabili sono state molto contenute. Nelle acque di balneazione gli inquinamenti sono definiti "di breve durata" (occasionali) o "non di breve durata". Solo nel secondo caso vengono posti dei limiti alla balneazione.
Gli inquinamenti di breve durata (<72 ore) non preoccupano più di tanto, poiché si risolvono naturalmente nell'arco di poche giorni o ore. Possono essere causati, infatti, anche da avverse condizioni meteo, come forti piogge o vento forte. Nessun inquinamento di breve durata è stato evidenziato nella stagione balneare 2013 e 2015, mentre se ne sono contati 3 nel 2014 e 4 nel 2016.
Sono invece gli inquinamenti non di breve durata (>72 ore) a preoccupare maggiormente, poiché sono dovuti, ad esempio, alla presenza di scarichi a mare anomali. L'ultimo inquinamento di questa tipologia risale al 2013 ed era stato riscontrato a Marina Julia - Monfalcone; nessun grave inquinamento è stato invece riscontrato nelle stagioni balneari 2014, 2015 e 2016. I dati del 2017 finora raccolti confermano questa situazione molto positiva per le nostre spiagge.
Anche la presenza di alghe a potenziale rischio sanitario è sotto controllo in questa prima parte del 2017. I monitoraggi effettuati dall'agenzia per l'ambiente su Ostreopsis ovata sembrano indicare una riduzione della micro-alga, dopo le segnalazioni del 2009, 2011 e del 2014, confinate tuttavia nella costa triestina.
L'Agenzia per l'ambiente ha presentato anche alcune considerazioni sullo stato ecologico delle acque marino-costiere e sulle acque di transizione lagunari. Tutti i 19 corpi idrici marino-costieri presentano uno stato ecologico buono. Per i corpi idrici lagunari la qualità ecologica è più critica poiché la laguna è un ambiente soggetto a forte variabilità: solo 3 corpi idrici presentano uno stato ecologico buono, 10 sufficiente, mentre per 4 il giudizio è scarso.
Fonte: Regione FVG