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Addio al roaming in UE: ecco cosa cambia da giugno

Dal 15 giugno 2017 addio ai costi di roaming tra Paesi dell’Unione europea.
I rappresentati di Parlamento europeo, Consiglio europeo e Commissione hanno raggiunto un accordo sull’ultimo aspetto tecnico che restava da definire, secondo quanto riporta un comunicato ripreso da Askanews: i prezzi all’ingrossso che gli operatori possono praticarsi vicendevolmente per consentire il roaming tra reti.
Sono stati così stabiliti diversi massimali: 3,2 cent al minuto per le chiamate voce e 1 cent per SMS.
Sui collegamenti dati è previsto un percorso a tappe decrementale: con un tetto a scendere dai 7,7 euro per gigabyte nel 2017 sino ai 2,5 nel 2022.
Queste le tappe_ massimo 7,7 euro per GigaByte dal 15 giugno, 6 euro per GB dal primo gennaio 2018, 4,5 euro per GB dal primo gennaio 2019, 3,5 euro per GB dal primo gennaio 2020, 3 euro dal 2021 e 2,5 euro per GB dal 2022.
“Era l’ultimo pezzo del puzzle – ha commentato il vicepresidente della Commissione Andrus Ansip – dal 15 giugno gli europei saranno in grado di circolare nell’Ue senza costi di roaming. Abbiamo anche garantito che gli operatori possano continuare a competere in modo da proporre le offerte più convenienti nei rispettivi mercati”.
Il passo finale è stato accolto dal plauso delle associazioni dei consumatori e dalla maggior parte degli eurodeputati tranne gli euroscettici, mentre gli operatori di telecomunicazioni, spaccati tra grandi e piccoli, tra Paesi del Nord e del Sud, non sono riusciti a esprimere una posizione comune. Tranne quelli virtuali, che hanno ammonito del rischio di un aumento delle tariffe.
Il compromesso trovato, spiegano a Bruxelles, ha cercato di tenere conto della variegata situazione degli operatori europei, con dimensioni e dinamiche molto diverse tra i Paesi del Nord, con offerte vantaggiose e il maggior numero di viaggiatori all'estero come Svezia, Finlandia o i Baltici, e quelli del Sud come Italia, Spagna o Grecia, con mercati nazionali più grandi e un alto numero di turisti.
Fonte: Askanews e Ansa