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A Udine e San Daniele del Friuli con 'Un reporter in valigia'
Le web-serie di viaggi arriva del cuore del Friuli prima della tappa finale
Nel cuore del Friuli, da San Daniele a Udine. Il penultimo episodio della stagione dedicata al Friuli-Venezia Giulia di ‘Un reporter in valigia’ approda sulle colline dove viene prodotto uno dei salumi più buoni al mondo dal sapore unico per la commistione di venti di mare e di montagna che ne profumano la carne.“Un altro esempio della natura che ancora oggi è così determinante nel plasmare un prodotto che fa parte della nostra cultura e che crea lavoro”,afferma l’autore della web-serie di viaggi, Mirco Paganelli, che con la sua telecamera gira l’Italia in lungo e in largo esplorando natura, arte e produzioni locali con il suo sguardo attento e divertito. L’episodio pubblicato il 10 luglio 2021 è il penultimo del lungo viaggio in questa regione che ha saputo unire cultura, escursionismo e cucina, prima dell’ultima puntata di sabato prossimo.
“È stata la mia prima volta a Udine – prosegue Paganelli -. Non sapevo che città aspettarmi e sono rimasto affascinato dalle sue architetture veneziane. Non solo dalla loro bellezza, ma dal rimando a secoli di storia di una potenza marittima che ha esercitato la propria influenza fino alle montagne. Se si immagina per un momento l’acqua di un rio al posto del selciato di Udine, sembrerebbe quasi di essere nella Laguna”, riporta il viaggiatore constatando gli effetti dell’influenza della Serenissima su questa parte d’Italia.Una constatazione che può fare anche chi guarderà il nuovo episodio ai seguenti link: YouTube, Facebook e Instagram. Cos’è ‘Un reporter in valigia’? La web-serie a metà tra il documentario e il blog di viaggio, è il frutto del racconto in prima persona del video-reporter Mirco Paganelli che, mentre viaggia, dialoga con lo spettatore unendo approfondimenti storico-culturali a impressioni sul posto e interviste agli abitanti. Ogni video è girato e montato da lui stesso. “Il mio progetto è un documentario che usa un linguaggio facilmente fruibile dal pubblico dei social-network, ma che non perde di vista la qualità e l’accuratezza dei contenuti”, spiega Paganelli.