Spettacoli, musica e rassegne
33° Alpe Adria Puppet Festival: il teatro di figura anima il FVG
- Data: da lunedì 19 agosto a domenica 25 agosto 2024 e da venerdì 27 settembre a sabato 5 ottobre 2024
- Luogo: Grado, San Floriano del Collio, Cividale del Friuli, Gradisca d’Isonzo, San Canzian d’Isonzo, Gorizia e Nova Gorica
- Data inizio: 19-08-2024
- Data fine: 05-10-2024
Anche quest’anno l’Alpe Adria Puppet Festival, appuntamento internazionale e transfrontaliero di Teatro di Figura, animerà la nostra Regione con due sessioni di spettacoli.
La 33ª edizione dell’Alpe Adria Puppet Festival, organizzato dal Cta (Centro teatro Animazione e Figure di Gorizia), farà tappa in vari luoghi in due distinti periodi.
Da lunedì 19 agosto a domenica 25 agosto 2024 si terrà la sezione:
- di Grado
- delle “Vetrine” a San Floriano del Collio, Cividale del Friuli, Gradisca d’Isonzo, San Canzian d’Isonzo
Guarda qui il video di presentazione degli eventi!
Questa è la parte dedicata al turismo family italiano e straniero e il programma prevede spettacoli ed eventi partecipativi a ingresso gratuito, finalizzati all’inclusività.
Clicca qui per consultare il programma.
Da venerdì 27 settembre a sabato 5 ottobre 2024, si svilupperà la sezione di Gorizia e Nova Gorica.
Da un paio d’anni a questa parte la sessione autunnale ha acquisito una sua specifica identità, con una programmazione diversificata, anche in prospettiva di GO25!
Guarda qui il video di presentazione agli eventi!
Gli appuntamenti sono dedicati a tutti, ma in particolare agli estimatori delle nuove tendenze del Teatro di Figura europeo.
Clicca qui per consultare il programma.
L’Alpe Adria Puppet Festival
La rassegna offre ogni anno una proposta di spettacoli internazionali, fra i più interessanti in circolazione e allo stesso tempo costituisce spazio di dialogo e d'incontro fra le persone.
Durante le giornate di Festival si crea un vero e proprio laboratorio transfrontaliero, aperto e dinamico, in cui si sperimentano multiculturalità e multilinguismo.
Il pubblico, ampio ed eterogeneo, di ogni età e di ogni strato sociale e culturale, spazia dalle famiglie con bambini, ai giovani e adulti, fino agli appassionati e “specializzati” di questo genere teatrale.
Il nuovo progetto artistico parte dal presupposto che il pubblico partecipante al Festival, debba avere l’occasione di essere presente in maniera attiva e non più solo da “spettatore passivo”.
Da questa idea è stato coniato anche il termine “spettAttore” e ad esso è stata associata tutta una serie di progetti e percorsi dedicati.
Difatti la parola chiave di Alpe Adria Puppet Festival è “Play”, che significa rappresentazione teatrale ma anche gioco, divertimento.
Perché, sempre di più, il festival vuole ispirare ognuno di noi a sperimentare un rapporto creativo, sorprendente, giocoso con gli oggetti quotidiani e la realtà di ogni giorno.
“Illusioni”: il tema di quest’anno
Il direttore artistico, Roberto Piaggio, così spiega come le “Illusioni” sono connesse a quest’edizione dell’evento:
"Per tanto tempo ci siamo illusi che nella nostra società progredita i conflitti, i razzismi, le epidemie non esistessero più, crogiolandoci nella convinzione ottimistica di un mondo ormai immune da ogni possibile futuro distopico.
Pensando che potesse solo crescere e migliorare e dimenticando egoisticamente il resto del mondo.
E invece ci siamo scoperti improvvisamente soli e spauriti, incapaci di dare risposte adeguate a parole che pensavamo di non dover più pronunciare, se non ricordando i nostri nonni e bisnonni…È un mondo complicato e confuso quello che viviamo di oggi, in cui diventa sempre più difficile riconoscere il “vero” dal “verosimile”, succubi come siamo dei rituali e delle tecnologie che noi stessi abbiamo prodotto.
In particolare, per i giovani, per le nuove generazioni che dovrebbero avere negli occhi la speranza e il futuro e dare un senso alla vita che vada oltre la realtà del quotidiano…E il teatro in tutto questo? Beh, noi riteniamo che il teatro possa forse essere ancora una delle rare occasioni per dare spessore e immagine ai nostri dubbi, alle nostre angosce.
Uno spettacolo può essere capace – ed è capitato a tanti di noi – di suscitare profonde emozioni, di risvegliare parti di noi ancora nascoste, di farci diventare magari per poco più attenti, più sensibili e aperti nell’osservare gli altri e chi è diverso da noi, di sollecitare riflessioni e pensieri che trascendono la sfera del nostro vivere quotidiano.Nel teatro la “finzione” è parte costitutiva del “vero”, ne è la scorza obbligata per poterlo rappresentare davanti ai nostri occhi e parlare al nostro cuore e alla nostra ragione.
E poi, il teatro, e in particolare il teatro di figura, non è forse il regno dell’illusione e dell’inganno?"
Info: Puppet Festival