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Viaggi in nave o traghetto? Attento al roaming marittimo: una stangata!

Il roaming marittimo è una stangata per i turisti in viaggio sui traghetti e sulle navi

Si chiama ‘roaming marittimo’ e può costare davvero caro ai vacanzieri, anche a quelli che rimangono all’interno dei confini nazionali. Appena ci si allontana di 5 miglia marine dalla costa, infatti, anche all’interno del territorio italiano, non ci si collega più alla rete telefonica ma a quelle satellitare.
Con una stangata quasi certa agli inconsapevoli passeggeri di navi e traghetti. Non esistono infatti dei massimali tariffari. Ogni operatore può applicare i costi che vuole e quando il telefono si collega parte la tariffazione: un sistema che crea una lunghissima serie di reclami e vertenze, a cui l’Antitrust deve rispondere.
 

Cos’è il roaming marittimo e come evitare stangate in nave

Dicevamo: non appena ci si allontana di 5 miglia marine dalla costa il telefono non si collega più alla rete telefonica ma a quella satellitare. Questo passaggio, del quale spesso neanche ci si rende conto, ha dei costi che possono essere alti. Di certo, non sono regolamentati. Recentemente Antitrust ha sanzionato Tim, Wind Tre e Vodafone rispettivamente per 1,8, 1,5 e 2 milioni di euro per non aver informato a sufficienza i propri clienti.

Il nome “roaming marittimo” contribuisce a creare confusione poiché, al contrario del roaming, si attiva anche all’interno dei confini italiani. Basta allontanarsi dalla costa. E poi perché si basa su una tecnologia diversa. Nel “normale” roaming internazionale l’operatore oltreconfine “presta” la propria rete ordinaria a quello dell’utente italiano; in quello marittimo ci si collega invece alla rete satellitare sfruttando un’antenna e i ripetitori installati sulla nave e, ovviamente, un sistema in grado di commutare il segnale cellulare in segnale satellitare.

E c’è un altro problema: non esistono dei massimali tariffari. Ogni operatore può applicare i costi che vuole. Questo, come ammesso dalla stessa Antitrust, porta a una pioggia di reclami ogni estate proprio perché i consumatori si ritrovano addebiti a sorpresa. Che possono essere molto alti anche per chi usa poco le chat, non controlla la email e non naviga con il browser. Bastano le app “always on”, cioè che si connettono in automatico alla rete per aggiornarsi (le app del meteo solo per fare un esempio), a far salire il tassametro.  

Come salvarsi dalla stangata?

Per salvarsi da questa stangata, il cliente non ha molte alternative: o spegne il cellulare per tutta la durata del viaggio, o imposta la modalità aereo o disattiva il roaming sul proprio telefono, accontentandosi di ricevere chiamate e messaggi solo una volta raggiunta la destinazione finale.
Dunque, ci sono tre modi per evitare addebiti indesiderati. Il primo, più tranchant, è spegnere il telefono. Il secondo è quello di impostare la modalità aereo. Il terzo è disattivare il roaming sul proprio telefono. Disattivare solo la connessione dati abbassa il rischio di stangata, ma non lo elimina, perché in mare anche le chiamate e gli Sms sfruttano la connessione satellitare.

Fonte: TTG e Repubblica

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