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Viaggi in Europa: Etias obbligatorio da maggio 2023

Viaggi in Europa: l’ETIAS obbligatorio da maggio 2023

Aggiornamento di ottobre 2023: dopo una prima proroga a novembre 2023,, l'entrata in vigore dell'Etias sembra slittare al 2025.
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L’ETIAS (European Travel Information and Authorization System) entrerà in vigore nella primavera 2023; da maggio del prossimo anno sarà infatti obbligatorio per entrare in Europa da 63 Paesi.

Dal mese di maggio del prossimo anno i viaggiatori provenienti da 63 Paesi (USA e UK inclusi) dovranno richiedere l’ETIAS, il corrispettivo europeo dell'ESTA (Electronic System for Travel Authorization) americano, e pagare una fee (tassa) di 7 euro per entrare in Europa.

L’iter per l’introduzione dell’ETIAS, si legge su schengenvisainfo.com, è iniziato nel 2016. E la sperimentazione dovrebbe partire già entro la fine del 2022.

Cos'è ETIAS

L’ETIAS è un sistema completamente elettronico che tiene traccia dei visitatori provenienti da Paesi che non necessitano di visto per entrare nella Zona Schengen. L'’European Travel Information and Authorisation System è, insomma, un'autorizzazione di cui avranno bisogno i cittadini di Paesi extra UE a cui non è attualmente richiesto un visto per entrare in Europa.

L’ETIAS rappresenta un metodo per verificare l’identità dei viaggiatori prima della loro partenza. Questo lasciapassare temporaneo permetterà all’Unione Europea di controllare gli ingressi in maniera più attenta e ai turisti di risparmiare i tempi talvolta infiniti alle frontiere, anche se si è perfettamente in regola.

I Paesi a cui il sistema consentirà di accedere sono quelli dell’area Schengen, ovvero: Austria, Belgio, Bulgaria, Croazia. Cipro, Cechia, Danimarca, Estonia, Finlandia. Francia, Germania, Grecia, Ungheria, Islanda, Italia, Lettonia. Liechtenstein, Lituania, Lussemburgo, Malta, Paesi Bassi. Norvegia, Polonia, Portogallo, Romania, Slovacchia, Slovenia, Spagna, Svezia e Svizzera.

Grazie al nuovo strumento, sarà possibile monitorare chi entra nell’Unione europea. I richiedenti saranno tenuti a fornire, infatti, dati biometrici, informazioni sanitarie e anagrafiche (data di nascita, residenza e nucleo famigliare) e su titoli di studio ed esperienze lavorative. Fonte: TTG