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Estate 2022 da record in FVG, il turismo estivo batte anche i record del 2019

Estate 2022 da record in FVG: il turismo estivo batte anche i record del 2019 Estate 2022 da record in FVG, con il turismo che cresce (e supera) i livelli prepandemia. Infatti l'estate 2022 ha fatto registrare ottimi risultati nel comparto turistico in Friuli Venezia Giulia, con il +2,3% di presenze e il +0,8% degli arrivi  rispetto all'annata record del 2019.

Ottimi risultati rispetto al pre-pandemia

PromoTurismoFVG ha presentato i dati dell'estate 2022: le presenze in regione fanno segnare un +2,3% e il +0,8% degli arrivi rispetto all'anno prima della pandemia. I tedeschi e gli austriaci sono aumentati del 15% e del 5%, come pure gli italiani.
"La stagione estiva ha portato risultati ottimi, addirittura superiori alle aspettative, con una crescita del 2,3% sulle presenze rispetto del 2019. Essere riusciti, nonostante gli strascichi della pandemia, a superare i numeri della stagione record per il turismo regionale è sicuramente un punto fermo molto confortante, soprattutto per guardare in prospettiva al futuro. Il Friuli Venezia Giulia conferma e rafforza, inoltre, la propria attrattività in particolare per quanto concerne il turismo di qualità e lo fa grazie a investimenti importanti sulla promozione e sui grandi eventi che si sono rivelati strategici per calamitare l'attenzione dei turisti e favorire l'allungamento della stagione, come confermano i dati molti positivi di settembre".
Lo ha detto il 17 ottobre 2022 il governatore del Friuli Venezia Giulia Massimiliano Fedriga il durante la presentazione dei dati turistici della stagione estiva, che ha registrato numeri decisamente positivi per il comparto.

I dati del turismo nell'estate 2022, una stagione da record in FVG

Confrontando il periodo maggio-agosto del 2022 con quello del 2019, le presenze in Regione sono cresciute del 2,3% e gli arrivi dello 0,8%. In particolare sono stati registrati incrementi positivi delle presenze per Lignano (+3,2%), Trieste (+13,3%), Gorizia (+11,1%), Piancavallo (+18,6%), Pordenone (+8,7%), con una situazione più o meno analoga per gli arrivi. La stagione è partita subito bene con un aumento delle presenze del 12,8% a maggio, per poi passare a un +4,6% a giugno, al +1,9% di luglio fino a subire un leggero calo ad agosto (-1,6%), mentre per quanto riguarda settembre le proiezioni fanno presupporre ottimi risultati con una crescita del 15%, che ha rilevanti ricadute economiche per il Friuli Venezia Giulia.
L'assessore regionale alle Attività produttive e turismo Sergio Emidio Bini ha evidenziato che "la Regione è consapevole del momento storico complesso, ma il Friuli Venezia Giulia ha dimostrato di essere in grado di reggere anche a situazioni difficili. Abbiamo un tessuto economico resiliente e resistente e l'Amministrazione regionale continuerà a essere al suo fianco per favorire ulteriormente lo sviluppo turistico, anche incrementando il numero di posti letto disponibili".
La presenza di turisti dal nostro stesso Paese rispetto al 2019 è decisamente in aumento (+4,8% dei pernottamenti) su quasi tutto il territorio, con punte massime a Lignano (+9,1%) e Piancavallo (+22,2%), e anche quella di stranieri registra un aumento anche se più contenuto (+0,7%) e particolarmente accentuato in certe località come Trieste (+21,1%).

Da dove sono arrivati i turisti e dove hanno alloggiato

Per quanto riguarda le provenienze estere a crescere maggiormente sono Germania +15,3% e Austria +5%, mentre calano gli afflussi da Slovacchia (-18,2%), Ungheria (-16,7%) e Repubblica Ceca (-11,3%). Sul mercato nazionale si riscontrano ottimi risultati per gli ospiti corregionali (+17,9%), +6,3% dall'Emilia Romagna e +3% dal Lazio. Analizzando più nel dettaglio i dati delle tipologie di strutture ricettive scelte dai turisti emergono incrementi sia per quelle alberghiere (+8%) sia per quelle extra alberghiere (+1,3%). In flessione, invece, le case e appartamenti per vacanze (-7,4%), dove la crescita degli italiani (+5,9%) non riesce a bilanciare il calo degli stranieri (-16,2%).
"C'è stato un rilevante cambio nelle presenze, con il ritorno dei turisti alto-spendenti, in particolare tedeschi e austriaci - ha spiegato Bini -. Ora la nostra è tra le mete turistiche più ricercate d'Italia e questo è dovuto sicuramente all'innalzamento del livello dell'offerta. I turisti sono sempre più esigenti e quindi dobbiamo soddisfare le loro aspettative offrendo location e accoglienza di alto livello, ma anche facendo loro conoscere le eccellenze enogastronomiche del Friuli Venezia Giulia".

L'effetto dei grandi eventi traina il record del turismo in FVG nell'estate 2022

L'assessore ha spiegato che "abbiamo investito su campagne mediatiche sulle principali reti e testate nazionali, miglioramento dell'accoglienza, promozione del territorio attraverso il marchio 'Io Sono Friuli Venezia Giulia' e soprattutto grandi eventi come il Jova Beach Party, No Borders, Gusti di frontiera, Friuli Doc, pordenonelegge e la Barcolana. Iniziative che hanno restituito al territorio in termini di ricadute economiche 7 euro per ogni euro pubblico investito. Una strategia che ci ha consentito di aumentare le presenze rispetto all'estate record del 2019, con oltre 6 milioni di turisti in Friuli Venezia Giulia, la maggior parte dei quali stranieri".

Bene anche la montagna

"L'attività di PromoturismoFvg è costante e, grazie all'ottima collaborazione instauratasi con gli operatori del settore, consente di dare un'importante slancio al turismo della nostra regione - ha aggiunto Bini -: complessivamente le attività nella zona costiera del Friuli Venezia Giulia registrano un bilancio più che positivo con grandi eventi tra Grado, Lignano e Trieste, ma anche la montagna ha dato buoni risultati, anche grazie a un ricco calendario di iniziative, con 149.931 primi ingressi sugli impianti regionali (+ 9% rispetto al 2019), un numero di ticket venduti in crescita, oltre ad aumenti superiori ai 50% per i ricavi a Piancavallo e Forni di Sopra rispetto al periodo pre-pandemia. Un dato che certifica l'ottimo lavoro svolto anche in preparazione della stagione invernale".

Le visite guidate

Sul fronte della cultura buon successo per le visite guidate nelle città e nei siti Unesco che, a fine agosto, hanno raccolto oltre 6.700 partecipanti. In testa si posiziona Aquileia, seguita da Trieste, Udine, con il tour delle rogge e, a partire da metà estate, con il Dacia Arena Tour, la visita allo stadio dell'Udinese. Risultati positivi anche a Gorizia, Palmanova, Pordenone (con Casarsa, San Vito al Tagliamento, Spilimbergo) e Cividale e sold out anche per le visite alla base di Rivolto, quartier generale delle Frecce Tricolori. Oltre agli appassionati locali, in questi mesi c'è stata un forte presenza di pubblico proveniente da Veneto, Emilia Romagna e Lombardia. Tra le proposte più interessanti per i turisti che hanno usufruito del servizio, ha ottenuto in particolare un buon risultato il tour Pasolini a Casarsa, in occasione del centenario della sua nascita. Complessivamente sono state vendute oltre 22.200 FVGcard, il triplo rispetto a 2019 (7.818 card) e più di 2.200 audioguide (Aquileia, Trieste, Palmanova, Udine e Pordenone).

E cosa ne sarà della stagione invernale?

Infine, il governatore Fedriga ha confermato che "per l'imminente stagione turistica invernale non ci saranno aumenti dei costi dello skipass, con agevolazioni per le famiglie: la nostra montagna sarà quindi maggiormente attrattiva rispetto alle altre stazioni dell'arco alpino. Inoltre, condizioni meteo permettendo, sarà assicurato l'innevamento programmato sul 100% del demanio sciabile".