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Trieste, arriva la stuatua omaggio a Maria Teresa d'Austria

La statua dedicata a Maria Teresa d'Austria si farà. E sarà collocata in piazza Ponterosso a Trieste, la città che dalle riforme teresiane ha tratto la propria identità mercantile e multiculturale. Il portavoce del comitato per l'erezione della statua celebrativa della figura di Maria Teresa d'Asburgo, Massimiliano Lacota, ha scoperto il bozzetto in scala del monumento alla presenza del sottosegretario di Stato ai Beni ed alle Attività culturali e del Turismo, Ilaria Borletti Buitoni, intervenuta nell'ambito delle iniziative collegate alla mostra "Maria Teresa e Trieste. Storia e culture della città e del suo porto", e dell'assessore alla Cultura del Friuli Venezia Giulia, Gianni Torrenti. La statua, di stampo cliassico, sarà installata entro l’autunno del prossimo anno in piazza Ponterosso, al centro del borgo intitolato alla sovrana ed edificato dal nulla con un'opera di bonifica straordinaria. La statua dedicata a Maria Teresa sarà un’opera policroma in bronzo di stampo classico, alta oltre quattro metri e mezzo e di circa 1.800 chili di peso La sovrana sarà ritratta con scettro, ricco abito e stola. Lo sguardo leggermente sollevato a sinistra, di leonardesca memoria. Lo scettro in una mano e l’altra protesa. Quasi cinque metri di altezza e due tonnellate di peso. L'opera dell'artista Giorgio Del Ben (realizzata in bronzo, alta circa 4,5 metri e del peso di 1.800 chilogrammi) troverà infatti collocazione in piazza Ponterosso e verrà posta su un piedistallo di forma ottagonale (raggiungendo così circa 7 metri d'altezza) sui lati del quale saranno affisse targhe riportanti le opere compiute dall'imperatrice. Si troverà nel centro geometrico di Ponterosso, su una pianta ottagonale rivestita da marmi originari del territorio. Sarà accompagnata da otto formelle, di cui una reciterà la scritta “Maria Theresia imperatrix” mentre le altre sette descriveranno le riforme operate dalla regnante a Trieste. Il comitato promotore dell'iniziativa ha spiegato che per il progetto sono già stati raccolti oltre 20mila euro, donati soprattutto da cittadini e che la statua verrà realizzata gratuitamente dallo scultore Giorgio Del Ben. Nell'occasione l'assessore regionale alla Cultura, Torrenti, ha portato la notizia che la Regione aderisce al comitato per l'erezione della statua celebrativa della figura di Maria Teresa d'Asburgo e ne sosterrà la realizzazione. Il sottosegretario Borletti Buitoni ha spiegato quanto Maria Teresa fosse una donna coraggiosissima che aveva capito come le riforme rafforzassero il suo potere. "Questa mostra - ha evidenziato - è quindi l'occasione per ricordare una grandissima sovrana, ma anche per riflettere sul modo di gestire il potere. All'epoca - ha precisato - si trattava di poteri assoluti, però c'erano delle visioni a medio e lungo termine che permettevano di gettare il cuore oltre l'ostacolo rischiando grandi opposizioni, come fece Maria Teresa nella sanità, nell'urbanistica, nella giustizia e nell'amministrazione e, in questo senso, dà un tono che se fosse accolto anche oggi da chi ha la possibilità di gestire il potere e guardare alla visione di un Paese sarebbe una lezione utile". La presentazione della statua ha fornito, inoltre, l'occasione per rimarcare la grande attenzione riservata dal pubblico per la figura di Maria Teresa D'Asburgo, come dimostrano le oltre 5mila visite registrate dall'esposizione in un mese circa. In merito, Torrenti ha spiegato che "questo successo deriva dal fatto che la mostra non è solo sulla figura, per quanto importantissima di Maria Teresa, ma sulla storia di Trieste. L'esposizione permette di leggere la storia degli ultimi 250 anni della città in modo preciso, inedito e sorprendente. Anche i triestini hanno modo di scoprire cose che non conoscono sulla propria città. Il segreto di questo successo è nella capacità della mostra di fare comprendere l'evoluzione della città". Ha detto Ilaria Borletti Buitoni: «Trieste è commovente, tanto è bella - ha detto -. Alcuni inviti si accettano per dovere istituzionale, altri con entusiasmo e piacere: ho approfittato del vostro per leggere qualcosa su Maria Teresa. Quella dedicata alla sovrana d’Austria era una mostra importante e giusta da allestire: la nostra epoca divora il passato in maniera quasi nevrotica». Ha continuato il sottosegretario: «Ciò di cui la nostra epoca è priva è una visione proiettata oltre le nostre singole esistenze. Trieste è la città più cosmopolita d’Italia e, se non dimentica le sue radici, in quanto tale è maestra di futuro». Ha detto Torrenti: «La Regione sosterrà la realizzazione del progetto. Siamo l’esito fortunato di un garbuglio di culture, incomprensibile anche solo a cinque chilometri di distanza da qui. Abbiamo nazionalisti italiani filoaustriaci, austriaci irredentisti e via dicendo. I miei nonni combatterono nella Prima guerra mondiale l’uno per l’Impero e l’altro per l’Italia, per fortuna non sullo stesso fronte. Purtroppo oggi c’è sempre qualcuno che ritiene inadeguato la memoria dell’altro: ecco perché interventi come questo sono importanti». Fonte: Giro

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