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Trieste: a Pasqua musei civici aperti e ingresso gratuito

  • Data: domenica 20 aprile 2013
  • Luogo: Trieste e provincia, Gorizia
  • Data inizio: 17-04-2014
  • Data fine: 20-04-2014

Trieste: a Pasqua musei civici aperti e ingresso gratuito Trieste vuole far partire alla grande e con nuovo slancio l’avvio della stagione turistica con tante proposte e offerte culturali già nel periodo delle vacanze pasquali. Nel giorno di Pasqua, domenica 20 aprile 2014 è prevista l’apertura straordinaria di tutti i civici musei a ingresso gratuito per tutti. Nello specifico, I Musei scientifici saranno aperti costantemente ogni giorno, con orari speciali, dal 17 aprile al 6 maggio, con eventi dedicati ai turisti e a chi resta in città. Nello specifico, il Civico Aquario Marino sarà aperto tutti i giorni, dalle 9 alle 19, con la mostra “I Gioielli del Mare- gli incredibili pesci di Rossovich tra arte, scienza e tecnica”: www.aquariomarinotrieste.it Il museo civico di Storia Naturale sarà aperto ogni giorno, dalle 9 alle 13. SABATO PASQUALE, PASQUA, PASQUETTA, 25 APRILE, 30 APRILE E 1° MAGGIO con orario speciale: 10-18. Anteprima della nuova sala sull’evoluzione dell’uomo. 1° maggio, ore 16, laboratorio didattico “A spasso con Lucy”; 4 maggio, ore 10, laboratorio didattico “Caccia al fossile”.I laboratori sono a prenotazione obbligatori presso ADM: 3420071678. www.museostorianaturaletrieste.it Civico museo del Mare: aperto ogni giorno, dalle 9 alle 13. SABATO PASQUALE, PASQUA, PASQUETTA, 25 APRILE, 30 APRILE E 1° MAGGIO, con orario speciale: 10-18. Mostra “Orizzonti di mare-i collages dei fondali” ela nuova vetrina dedicata alla Fregata Novara. www.museodelmaretrieste.it Civico Museo Botanico: aperto gratuitamente ogni giorno, dalle 9 alle 13.30. Il 28, 29 e 30 aprile: apertura estesa fino alle 17, con le spettacolari fioriture primaverili da tutto il mondo, delle collezioni di Iris Barbati, Rose precoci e Glicini nei diversi colori. www.ortobotanicotrieste.it La domenica di Pasqua sarà anche all’insegna dell’arte: I Civici Musei di Storia ed Arte e il Museo Revoltella di Trieste propongono alcune interessanti novità che sono il frutto di un intenso lavoro di ricognizione del patrimonio civico iniziato già nel 2012 in tutti gli istituti che fanno parte del sistema museale triestino e ora giunto al punto di poter presentare intere collezioni in tutto il loro valore. Già da alcune settimane il Museo Revoltella ha aperto una grande esposizione delle sue opere di pittura e scultura intitolata "Salon Revoltella" (proprio come gli affollati Salon parigini dell'Ottocento)  con particolare attenzione agli autori triestini dell'epoca compresa fra la fine dell' '800 e la metà del '900. Tra il terzo e il quinto piano della Galleria d'arte moderna sono visibili ben 700 opere al posto delle 350 che solitamente il museo seleziona per il percorso permanente. Ad ogni artista, in pratica, è dedicata una mostra personale, in cui si vedono non solo i suoi capolavori, ma anche le opere minori. Ne risulta un panorama ricchissimo, pieno di inediti (molte opere sono rinate grazie al restauro) e di novità, ma soprattutto emerge un minimo comune denominatore, che forse non sarà quella "scuola triestina" di cui gli esperti negano l'esistenza, ma rispecchia certamente il clima culturale e spirituale della città nel travagliato periodo del suo passaggio dall'Impero asburgico all'Italia. La mostra è stata curata dalla conservatrice Susanna Gregorat. Giovedì 17 aprile alle 19 il Museo teatrale “Schmidl” apre la mostra “La scena dipinta. Bozzetti e figurini nelle collezioni del Civico Museo Teatrale “Carlo Schmidl”. Una sorprendente rassegna che documenta, una volta di più, la ricchezza della vita teatrale triestina attraverso la partecipazione agli spettacoli di grandi scenografi di tutti i tempi, che fortunatamente hanno lasciato tanti loro lavori nell'archivio del museo. La collezione comprende oltre mille pezzi di cui sono esposti circa 200 che rappresentano due secoli di scenografia, dai tempi di Lorenzo Scarabelotto (1796-1852), autore di scene che associano le rovine neoclassiche al paesaggio romantico, alla realtà attuale, seguendo un ordine alfabetico che forma una specie di dizionario della scenografia dove si trovano anche grandissimi nomi di livello nazionale come Emanuele Luzzati, Dario Fo, Pierluigi Pizzi. Venerdì 18 aprile alle 18 al Museo Sartorio un'altra importante inaugurazione: sotto il titolo “Ceramiche italiane dal Medioevo al Settecento. Il nuovo allestimento della collezione dei Civici Musei di Storia ed Arte” verrà presentata infatti la nuova sistemazione di questa storica collezione, che nel dicembre scorso ha ceduto il suo spazio originario, al piano terra di Villa Sartorio, alla nuova collocazione dei capolavori provenienti dall'Istria. I sotterranei dell'edificio, infatti, mentre erano inadatti ad ospitare opere su tavola del '300 o la grande pala del Tiepolo, rappresentano uno spazio perfetto per le ceramiche, tra cui ci sono pezzi piuttosto importanti provenienti dalle manifatture di Faenza, Pesaro e Bassano, ma anche una splendida raccolta di ceramica bianca triestina del '700. La mostra è stata curata da Lorenza Resciniti conservatore del museo. Info: Comune di Trieste
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