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Trieste 1914. La città e la guerra

  • Data: da domenica 21 settembre a domenica 9 novembre 2014, da domenica 21 settembre a domenica 9 novembre 2014, da domenica 21 settembre a domenica 9 novembre 2014
  • Luogo: Trieste, Trieste, Trieste
  • Data inizio: 21-09-2014
  • Data fine: 09-11-2014

Mostra per il centenario della Grande Guerra a Trieste Domenica 21 settembre 2014 si apre a Trieste la mostra "Trieste 1914. La città e la guerra", visitabile fino a novembre. Domenica 21 settembre 2014 si apre al Magazzino delle Idee "Trieste 1914. La città e la guerra", mostra promossa e sostenuta dalla Provincia di Trieste con la collaborazione dell’Istituto regionale per la storia del movimento di liberazione nel Friuli Venezia Giulia (Irsml-FVG) l’intervento di Wunderkammer e il contributo della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia e della Fondazione CRTrieste. Nell’ambito del progetto Metamorfosi di una città di confine dedicato al centenario della Grande Guerra, l’Amministrazione provinciale ha inteso valorizzare la storia di Trieste e del suo territorio focalizzando l’attenzione su un arco temporale ristretto e significativo, i mesi cioè che dal gennaio del 1914 portano all’aprile del 1915, alle soglie dell’entrata in guerra dell’Italia. La collocazione geografica di Trieste, inserita nell’ambito della monarchia asburgica, con un ruolo economico di tutto rilievo nel settore marittimo, industriale e finanziario, fa sì che la città, all’avvio del conflitto, rappresenti un osservatorio sensibile e interessato ai cambiamenti relativi all’area danubiana, balcanica e mediterranea. Cresciuta per dimensione in seguito all’immigrazione massiccia di persone giunte da tutta Europa, Trieste si caratterizza per le diversità culturali, religiose, linguistiche, cui si accompagnano stratificazioni sociali molto evidenti sul piano economico. Accanto alla solida classe imprenditoriale e a una fiorente media borghesia cresce in breve tempo una forte componente operaia. Ricca e sviluppata eppure povera e segnata da un crescente disagio sociale, Trieste vive il dualismo tipico delle grandi città, cosmopolite e complesse. In questo quadro sociale irrompe l’assassinio di Sarajevo: il corteo funebre di Francesco Ferdinando e di sua moglie Sofia percorre il centro di Trieste tra la Piazza Grande e la Ferrovia Meridionale. E’ il 2 luglio 1914: dopo ci sarà la guerra, la mancanza di cibo, le scarne notizie dal fronte, i soldati morti o dispersi, i feriti rientrati o ricoverati in lontani ospedali. La mostra racconta, attraverso immagini, filmati, lettere, memorie, documenti d’archivio, la storia della città di Trieste tra gennaio 1914 e i primi mesi del 1915: una narrazione che si dipana seguendo lo scorrere dei mesi e intrecciando i grandi accadimenti con squarci di vita collettiva, storie personali e mutamenti sociali. Fotografie e numerosi documenti provenienti da importanti archivi pubblici e privati sono riprodotti in grande formato e inseriti in numerosi filmati; un insieme che traccia un percorso narrativo di forte valore simbolico. Cinque video sono accompagnati da musiche originali composte per l’occasione da Carlo Boccadoro e fanno cornice al filmato del 1914 con il corteo funebre con le salme di Francesco Ferdinando e Sofia a Trieste. Non è il documento o lo scatto originale che il visitatore deve aspettarsi: trova nel percorso proposto carte e rappresentazioni di quel fatidico 1914, ma elaborate e tradotte in un flusso narrativo fatto di musica, parole, immagini. Così schermi, videoproiezioni, ambienti sonori, pannelli animano le fonti storiche. Il percorso Si parte dalla Trieste del gennaio 1914, una città tra le più importanti e floride dell’Impero e dalla vita culturale intensa e ricca: il teatro, la tradizione dei “bagni” negli stabilimenti affacciati sul golfo, i circoli, i caffè, la grande stagione letteraria, l’impegno politico e imprenditoriale segnano l’agire di tanti triestini. Una grande bufera segna, quasi simbolicamente, l’inizio dell’anno 1914: è gennaio e la città e sotto una coltre di neve e di ghiaccio. Diverse sono le condizioni sociali della popolazione, riflesso delle tante attività presenti in città: i commerci, le assicurazioni, la cantieristica, le industrie. Da un lato i ceti ricchi e la media borghesia in ascesa, dall’altro le classi povere, i quartieri dalle malsane condizioni abitative, il rapido diffondersi di malattie come la tubercolosi, l’alcolismo dilagante, la demenza, l’alto tasso di mortalità infantile. In questo composito quadro sociale, irrompe l’attentato e la morte del principe ereditario a Sarajevo, il 28 giugno, e la dichiarazione di guerra dell’Austria alla Serbia il 28 luglio del 1914. Trieste accoglie nel loro lungo viaggio dalla Bosnia ad Artstetten, le salme di Francesco Ferdinando e della consorte. Appena un mese dopo la città conosce la grande mobilitazione e diviene luogo di partenza per il fronte. La guerra, che doveva essere rapida, quasi sfugge nelle prime settimane, la popolazione rimasta in città non la percepisce sino all’arrivo delle prime informazioni, dei numerosi feriti e dei corpi dei caduti in Galizia e in Serbia; la vive direttamente quando il cibo comincia a mancare. Le cartelle cliniche raccontano la crudezza del conflitto e la storia dei soldati, dei singoli uomini calati nella dimensione deflagrante di una guerra “moderna” per armi, rumori, condizioni. Alla salma del principe ereditario si sostituisce, nelle cronache cittadine e nel sentimento dei civili quella del milite. Il protagonista del racconto diviene allora un giovane caduto del paese di S. Croce, sull’altopiano: si chiama Luigi Tenze, ha ventiquattro anni ed è del 97° reggimento. A Trieste arriva ferito, muore in ospedale il 18 settembre 1914. Accanto al percorso principale il visitatore può accostarsi alla Grande Guerra anche attraverso un poetico cammeo, un intervento d’artista intitolato L’Homme Armé con le opere di Annalisa Metus che si presentano come movable (libri animati) e libri d’artista che hanno per oggetto il racconto della guerra - nei soliloqui del soldato al fronte e nel pensiero della compagna lontana; tra i muri di quella che una volta era una casa e tra le pietre di una trincea. Due movable interattivi di grandi dimensioni, sensorizzati e sonificati dal compositore Giorgio Klauer creano in tempo reale dei veri e propri paesaggi sonori: l’opera visiva evoca un ambiente che prende vita grazie a fantasmi sonori. Il libro d’artista Più o meno esecuzioni interpreta tridimensionalmente e in forma grafica alcune poesie tratte dalla raccolta Esecuzioni di Giuseppe Nava (Casa editrice d’If, Napoli 2013), rielaborazione metrica di testi tratti da documenti originali del primo conflitto mondiale, in particolare sentenze di morte per diserzione e codardia davanti al nemico. Il volume di Giuseppe Nava verrà presentato a Trieste nel corso della mostra. Lavori altamente artigianali, assemblati in ore di lavoro paziente e solitario hanno come compagna d’elezione sul piano musicale la Missa L’Homme Armé composta da Guillaume Dufay nel 1459, uno dei più splendidi esempi di polifonia Rinascimentale, registrata appositamente per l’occasione da Cantica Symphonia diretto da Giuseppe Maletto.   Servizi e orari La mostra è aperta dal 21 settembre al 9 novembre 2014 al Magazzino delle Idee, Trieste Orari: Martedì e mercoledì dalle 10 alle 13 Giovedì dalle 10 alle 17 Venerdì, sabato e domenica, dalle 10 alle 13 e dalle 16 alle 20 (fino al 12 ottobre) e dalle 15 alle 19 (dal 17 ottobre al 9 novembre) I testi esplicativi in mostra sono in italiano, sloveno, tedesco e inglese. Sono previsti: visite guidate, laboratori, conferenze di approfondimento. Visite guidate Ogni sabato, a partire dal 4 ottobre, ore 17 Nella settimana della regata velica Barcolana, sabato 11 e domenica 12 ottobre, ore 11 Conferenze Auditorium del Magazzino delle Idee venerdì, 3 ottobre — ore 17.30 Marco Mondini Istituto Storico Italo-Germanico, Trento Italia 1914 venerdì, 10 ottobre — ore 17.30 Franco Cecotti Istituto Regionale per la Storia del Movimento di Liberazione nel Friuli Venezia Giulia, Trieste Trieste 1914. il volto della guerra: ospedali, feriti, caduti venerdì, 17 ottobre — ore 17.30 Fabio Todero Istituto Regionale per la Storia del Movimento di Liberazione nel Friuli Venezia Giulia, Trieste La Grande guerra: forme della memoria venerdì, 24 ottobre — ore 17.30 Marta Verginella Universita di Lubiana La Grande guerra e le donne domenica, 26 ottobre — ore 11 Antonietta Colombatti Archivio di Stato, Trieste Alla ricerca dei regnicoli internati a Katzenau: storia e memoria dalle fonti dell’Archivio di Stato di Trieste venerdì, 31 ottobre — ore 17.30 Marina Rossi Istituto Regionale per la Storia del Movimento di Liberazione nel Friuli Venezia Giulia,Trieste La guerra in Galizia nei cinegiornali dell’esercito zarista domenica, 9 novembre — ore 11 Maria Cristina Benussi Universita degli Studi di Trieste Gli scrittori giuliani e la Grande guerra Le visite didattiche, le visite guidate e le conferenze di approfondimento sono tenute in lingua italiana e sono gratuite. La mostra dispone di testi esplicativi in italiano, inglese, sloveno e tedesco. Info: Provincia di Trieste
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