Con la consegna delle Stelle Michelin 2023 sono confermati tutti i riconoscimenti ai ristornati del Friuli Venezia Giulia, ed entra anche la Locanda Devetak con la Stella Verde.
L’8 novembre 2022 in Franciacorta sono state assegnate le nuove stelle Michelin.
Le stelle Michelin o, più esattamente i “macarons”, sono da sempre amate, attese e temute ma, per quanto snobbate, rappresentano l’unico riconoscimento che effettivamente conta per gli chef di livello e che corona un anno di lavoro.
Sono state confermate anche per il 2023 tutte le stelle ai ristoranti stellati del Friuli Venezia Giulia.
E c’è anche un’altra bella notizia: nella prestigiosa guida per gourmand fa il suo ingresso la Locanda Devetak di Savogna d’Isonzo.
Alla storica locanda è stata attribuita la stella verde.

Le stelle Michelin 2023 in Friuli Venezia Giulia: i locali confermati e il nuovo ingresso di Devetak
Tutto invariato, dunque, per i ristoranti più blasonati, che mantengono due stelle anche nella 68ª edizione della storica guida:
- Harry’s piccolo di Trieste, che con gli chef Matteo Metullio e Davide De Pra
- e Agli amici di Godia, a Udine, dello chef Emanule Scarello.
Confermati anche i ristoranti che mantengono 1 stella Michelin:
- Trattoria al Cacciatore – La Subida, a Cormons
- L’Argine a Vencò, Dolegna del Collio
- Osteria Altran a Ruda
- La Primula a San Quirino
- Laite a Sappada
Entra, con la stella verde:
- Locanda Devetak di Savogna d’Isonzo
Le stelle Michelin
La Guida Michelin è la famosa guida che ogni anno assegna le sue “stelle” ai ristoranti del Belpaese in base a quanto meriti mangiare (o meno) nei locali segnalati.
Ma, esattamente, che cosa si intende con la classificazione?
- 1 Stella – Interessante: è un’indicazione per chi desidera approfondire la conoscenza della destinazione.
- 2 Stelle – Merita la deviazione: sono i luoghi che meritano una deviazione durante il viaggio.
- 3 Stelle – Vale il viaggio: sono gli “imperdibili”, luoghi di fama artistica, storica o naturale internazionale. Quelli per cui vale la pena creare un viaggio ad hoc.
La stella verde
Si tratta del riconoscimento introdotto dalla Michelin qualche anno fa e di particolare importanza in tempi nei quali la parola sostenibilità è un valore imprescindibile.
La stella verde viene infatti assegnata a chi offre una ristorazione più sostenibile, valorizzando i prodotti locali, facendo attenzione alle risorse energetiche e ai temi sociali.
I locali premiati con questa stella lavorano con produttori e fornitori selezionati per evitare sprechi e ridurre la plastica, nonché materiali non riciclabili dalla loro filiera, preoccupandosi così di diminuire l’impatto ambientale della propria attività.
La guida Michelin e le stelle: un po’ di storia
Gli ideatori della Guida Michelin, quasi un secolo prima delle abbuffate di cibo televisivo, hanno convinto i turisti di tutto il mondo che del buon cibo vale un lungo viaggio.
Fu infatti nel 1900 che Michelin iniziò a produrre guide di viaggio che venivano consegnate gratuitamente agli automobilisti.
Ma tutto iniziò qualche anno prima, a fine ’800, in una piccola azienda di pneumatici.
I fratelli André ed Édouard Michelin la fondarono, ma si resero subito conto che in Francia c’erano poche auto e che viaggiavano ancora meno.
Per convincere i loro clienti a usurare più gomme e di conseguenza comprare di più, a inizio ‘900 si inventarono un libricino che incentivasse l’uso dell’auto. Riportava infatti le officine, ma anche hotel e ristoranti fuori dalle città.
Erano tutti suggerimenti di viaggio che avevano come fine l’usura degli pneumatici.
Un decennio dopo, alle guide si aggiunsero le mappe.
Guide e mappe invitavano i viaggiatori a esplorare il proprio paese, consigliando loro i luoghi dove fermarsi a mangiare e dormire.
L’obiettivo era sempre quello di stimolare lunghi viaggi in auto e, di conseguenza, una più ampia vendita di pneumatici.
Le stelle, anzi, i macaron come più correttamente dovremmo chiamare i simboli che identificano le ottime tavole, vennero introdotti nel 1926.
In quell’anno infatti le guide cambiarono aspetto: i ristoranti ne divennero il fulcro.
Erano tutti ristoranti recensiti da critici anonimi, il cui modo di agire è tutt’ora segreto.
Ma è solo nel 1936 che la classificazione con le stelle diventa la norma e assume un senso preciso.
In Italia la guida arrivò nel 1957 e da allora è un riferimento anche nel nostro Paese.

