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Siglato il protocollo per la vendemmia turistica

Nel mese di luglio 2023 l'Ispettorato Nazionale del Lavoro e l'Associazione Nazionale Città del Vino hanno siglato il protocollo che regolamenta la vendemmia turistica. Questo accordo darà un importante impulso all’enoturismo, che in Italia vale già un giro d’affari di 2,5 miliardi di euro e 14 milioni di presenze. È un’opportunità per tutti i territori enologici, dove si potrà far svolgere in sicurezza un’esperienza turistica, senza incorrere in equivoci con le autorità preposte ai controlli sul lavoro. Nel documento si precisa che la vendemmia turistica dovrà svolgersi con modalità che assicurino la salute e la sicurezza dei turisti, anche con riferimento ad attrezzature, indumenti e calzature.

Le regole della vendemmia turistica

L’attività di raccolta dell’uva dovrà avere determinate caratteristiche: Referenti aziendali/tutor qualificati, ovvero personale aziendale dotato di adeguata e specifica formazione, dovranno vigilare sul rispetto delle prescrizioni in materia di sicurezza. Ognuno potrà seguire non più di 8 turisti, salvo diverse disposizioni della normativa locale. Referenti e turisti dovranno indossare un cartellino o braccialetto identificativo rispettivamente con la scritta “tutor” e “vendemmiatore turista”. Ai turisti impegnati nella vendemmia dovrà, inoltre, essere interdetto sia l’utilizzo di qualsiasi macchina agricola sia lo svolgimento delle operazioni di carico e scarico delle cassette da uva.

Il FVG e la vendemmia turistica

Nel 2023, il Friuli Venezia Giulia è stata la prima realtà in Italia a siglare un protocollo che prevede la vendemmia turistica didattica e coinvolge tutta la Regione. Il progetto “Ven demà” è un’offerta turistica che prevede una proposta di vacanza enogastronomica legata all’esperienza unica della vendemmia. Fonte: Travelnostop