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Calendario degli scioperi nei trasporti, tutte le agitazioni di luglio 2023

Un nuovo calendario di scioperi all'orizzonte, agitazioni confermate nel settore dei trasporti a livello nazionale per luglio 2023 e annunciate di nuove. Inoltre all'orizzonte si profilano ripercussioni per gli scioperi negli aeroporti internazionali. Dopo gli scioperi nei trasporti che hanno interessato il primo mese del 2023, gennaio, coinvolgendo anche i benzinai, i due mesi che ci hanno condotti alla primavera (febbraio e marzo), in aprile e maggio hanno visto agitazioni principalmente nel comparto aereo e in quello ferroviario e in giugno scioperi generalizzati. Gli scioperi nel settore dei trasporti sono in agguato anche per il mese di luglio. E le agitazioni negli scali internazionali rischiano di ripercuotersi negativamente anche sul territorio e sui trasporti italiani. Inoltre scioperi, mancanza di personale per le compagnie e per gli aeroporti, nonché i ritardi nelle consegne degli aerei fanno presagire una estate bollente nel settore dei trasporti.

Le ripercussioni dall'estero

Si diceva, dunque, che sotto la lente dell'attenzione troviamo:
  • scioperi,
  • mancanza di personale per le compagnie e per gli aeroporti,
  • nonché ritardi nelle consegne degli aerei.
Insomma, tutti gli ingredienti che anche quest’anno, alla vigilia dei mesi caldi della stagione dei viaggi, fanno suonare il campanello di allarme per tutto il mondo del trasporto aereo e, di riflesso, per i viaggiatori. Europa e Stati Uniti in primis rischiano di fare il bis e di trovarsi di fronte a un’estate condita da ritardi e cancellazioni nei voli o, comunque, a una programmazione monca perché non in grado di soddisfare le necessità di una clientela sempre più numerosa. L’ultimo ‘colpo’ lo hanno inferto a poche ore di distanza una dall’altra Airbus e Boeing. Parole dirette e chiare alle compagnie aeree in attesa dei nuovi velivoli per rimpolpare la flotta: prima il consorzio europeo, che ha ribadito che non solo non riuscirà a soddisfare tutte le richieste dei vettori per i suoi modelli della classe A320 (i più richiesti, ovviamente), ma che il problema si protrarrà anche nel 2024.

Sciopero Eurocontrol, prevista un'estate di disagi nei cieli europei

Lo sciopero indetto da Eurocontrol rischia di provocare un’estate di disagi a catena negli scali europei.
Come riporta Preferente infatti, un terzo dei voli che attraversano l'Europa subiranno ritardi o saranno cancellati quest'estate a causa degli scioperi indetti dai controllori europei.
Eurocontrol ha annunciato che l’obiettivo è quello di rivendicare un incremento del personale, migliori turni di lavoro e salari più elevati e l'annuncio è stato comunicato anche in sede Ue.

In dettaglio, circa 12mila 600 voli potranno essere interessati dagli effetti degli scioperi giornalieri, che interesseranno in modo particolare la Francia, con il 20-30 percento dei voli a rischio.
Le date precise delle agitazioni saranno annunciate lunedì prossimo.
Per evitare le agitazioni, le richieste di Eurocontrol prevedono l’assunzione immediata del 20% in più di controllori di volo.

Scioperi nei cieli, la Francia cerca di correre ai ripari

Sarebbe di 300 milioni di euro il 'conto' annuale presentato dagli scioperi dei controllori di volo in Francia secondo le stime di un rapporto preparato dal Senato d'Oltralpe. Per questo motivo Parigi sta cercando di correre ai ripari.

Sempre stando al documento, la Francia (per le ormai ben note questioni di sorvolo) sarebbe responsabile del 33% dei ritardi imputabili al controllo del traffico in Europa. Dal 2004 al 2016 i controllori di volo in Francia avrebbero scioperato in totale 254 giorni, molto più di qualunque altro stato europeo. Non solo: la seconda classificata del poco ambito ranking, ovvero la Grecia, si ferma a 46 giorni; al terzo posto l'Italia, con 37 giorni, seguita dalla Germania con 4 giorni, stando alle cifre riprese da preferente.com.

Ora però arrivano le proposte per arginare la questione: tra queste, il vincolo da parte dei dipendenti di annunciare la partecipazione allo sciopero prima della data del medesimo, in modo da poter correre eventualmente ai ripari. Non è detto però che la norma riesca a passare facilmente.

Londra Heathrow: annullati gli scioperi estivi dopo l’accordo con i sindacati

Gli addetti alla sicurezza dell’aeroporto di Londra Heathrow hanno revocato i 31 giorni di sciopero previsti per quest’estate. Un respiro di sollievo per i numerosi viaggiatori che si apprestano a transitare dall’hub più trafficato della Gran Bretagna per le vacanze estive.

Come riporta Travelmole, il personale di sicurezza dell'aeroporto ha accettato la nuova proposta che prevede un aumento di stipendio del 10%.

L'aumento salariale è retrodatato al 1° gennaio e da ottobre scatterà un ulteriore incremento dell'1,5%. L'accordo prevede inoltre l’aumento dell'indennità di maternità e paternità e riguarda la retribuzione e le condizioni per oltre 2mila addetti alla sicurezza al Terminal 3 e al Terminal 5.
Gli scioperi erano stati programmati per quasi tutti i fine settimana fino alla fine di agosto.

Dunque, oltre 2.000 dipendenti hanno accettato un’offerta di aumento salariale tra il 15,5% e il 17,5%, ha sottolineato il sindacato Unite, che ha poi annullato l’azione sindacale all’aeroporto. I lavoratori avevano già messo in atto 18 giorni di sciopero negli ultimi mesi e, malgrado i vertici dell’aeroporto avessero assicurato che sarebbero stati in grado di mantenere le operazioni senza intoppi nonostante le proteste durante l’estate, i passeggeri temevano che si sarebbe potuto ripetere il caos dello scorso anno.

Nel 2022, la repentina e più rapida del previsto ripresa dei viaggi aerei durante il picco estivo, sommata alla carenza di manodopera, ha causato lunghi ritardi in diversi aeroporti europei.

Heathrow, che a maggio è stato utilizzato da 6,7 milioni di passeggeri, ha mostrato soddisfazione per la conclusione della vertenza. “Ora possiamo andare avanti insieme e concentrarci sulla realizzazione di un’estate eccellente per i nostri passeggeri”.

Gli scioperi nei trasporti a luglio 2023

Dunque, giugno si apre con agitazioni nel settore dei trasporti. E, stando al bollettino del Ministero dei Trasporti, altri scioperi interesseranno su scala regionale e nazionale il traffico aereo, su gomma e su rotaia.

Sciopero 7 luglio: venerdì nero per i trasporti locali

Venerdì 7 luglio 2023, per gli aderenti alla Confsal Faisa lo sciopero sarà nazionale e di 24 ore e riguarderà, quindi, tutti i lavoratori delle aziende di trasporto locale, dagli autobus ai tram fino alla metropolitana di tutta Italia con articolazioni diverse lungo lo stivale. Ma oltre a quello proclamato dalla Confsal vi sono diverse agitazioni locali indette dagli altri sindacati nella stessa giornata di venerdì 7 luglio.

Vediamo quali. In Umbria si fermano i lavoratori aderenti ad Usb di BusItalia.

In particolare a Perugia e Spoleto saranno garantiti i trasporti solo dalle 06.00 alle 09.00 e dalle 12.00 alle 15.00, a Terni fasce garantite dalle 06.30 alle 09.30 e dalle 12.30 alle 15.30, per i servizi ferroviari dell’intera regione fasce garantite dalle 5.45 alle 8.45 e dalle 11,45 alle ore 14.45. nel resto della giornata, dunque, autobus, tram e treni locali a rischio. 8 ore di sciopero in Basilicata dove a proclamare l’agitazione per tutte le aziende di trasporto pubblico locale sono Filt Cgil, Fit Cisl. Si prevede una forte adesione e, di conseguenza, notevoli disagi per pendolari e viaggiatori. Anche a Bolzano sciopero di 24 ore, ma in questo caso l’agitazione, indetta da Uilt Sgk, riguarda i lavoratori della Sad spa. A Milano si fermeranno i lavoratori della Movibus aderenti a Usb. L’agitazione è prevista nel pomeriggio dalle 16 alle 20,00.

Sciopero di 24 ore dei treni Trenitalia e Italo: il 13 luglio fermi in tutta Italia

Quello del 13 luglio 2023 sarà un giovedì da dimenticare per chi normalmente utilizza il treno per spostarsi in Italia.
Lo sciopero nazionale, infatti, è stato proclamato da tutte le sigle sindacali e riguarda sia i lavoratori di Trenitalia che di Italo.

Si prevede, dunque, un’adesione massiccia. Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Ugl Ferrovieri, Fast Confsal, Orsa Trasporti hanno indetto l’agitazione dalle ore 3 del 13 luglio fino alle 2 del 14 luglio. 24 ore di stop alla circolazione ferroviaria. Le due distinte ma identiche azioni di protesta figurano nel calendario degli scioperi della Commissione di garanzia,
proclamate entrambe il 21 giugno. Dunque, lo stop, indetto da Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Ugl Ferrovieri, Fast Confsal, Orsa Trasporti, coinvolgerà il personale delle due aziende di trasporto ferroviario dalle 3 di giovedì 13 luglio alle 2 di venerdì 14. Alla base dell’agitazione modifiche l’organizzazione degli orari dei turni di lavoro e della composizione degli equipaggi; la corresponsione assegni ad personam; forzature normative; modifiche reticolo impianti; eccessivo ricorso al lavoro straordinario. Secondo i sindacati permangono, inoltre, le criticità, anche economiche, connesse al tema della refezione e della saturazione degli allacciamenti del personale mobile, “per cui si ribadisce la necessità di definire un percorso di miglioramento delle condizioni di conciliazione vita – lavoro”.

Condizioni che sarebbero comuni sia al personale viaggiante che a quello negli uffici.

Dovrebbero, come di consueto, essere garantiti servizi essenziali nelle fasce orarie di maggiore frequentazione (dalle ore 06.00 alle ore 09.00 e dalle ore 18.00 alle ore 21.00 dei giorni feriali).

Le info di Trenitalia

Trenitalia, tenuto conto delle possibili importanti ripercussioni sul servizio, invita tutti i passeggeri a informarsi prima di recarsi in stazione. Durante lo sciopero sarà garantita l’effettuazione delle corse nazionali elencate nelle apposite tabelle dei treni da assicurare in caso di sciopero, nonché dei treni regionali nelle fasce pendolari (6-9 e 18-21), consultabili su trenitalia.com. Informazioni su collegamenti e servizi saranno diffusi attraverso l’app Trenitalia, la sezione Infomobilità di trenitalia.com, i canali social e web del Gruppo FS Italiane, il numero verde gratuito 800 89 20 21, oltre che nelle biglietterie  e negli uffici assistenza delle stazioni ferroviarie, alle biglietterie self-service e presso le adv.

Scioperi a luglio: i giorni 14 e 15 da bollino rosso per treni e aerei

Saranno due in particolare le giornate da tenere d’occhio nel mese di luglio per quanto riguarda gli scioperi nel settore dei trasporti, scioperi che andranno a colpire le prime partenze per le vacanze.
Si partirà venerdì 14 luglio 2023 quando a fermarsi sarà il segmento del trasporto ferroviario con uno sciopero di 24 ore che interesserà sia il personale di Trenitalia sia quello di Italo. Da prevedere dunque una giornata di passione per pendolari e vacanzieri anche in virtù del fatto che l’astensione è stata proclamata da più sigle sindacali. Il giorno successivo, sabato 15 luglio 2023, sarà invece molto problematico viaggiare in aereo, anche perché in questo caso lo stop interesserà più comparti. A scioperare da Nord a Sud della penisola sarà il personale di terra degli aeroporti, servizi di handling e check-in, che si fermerà per otto ore: dalle 10 alle 18. I sindacati di categoria Filt Cgil, Fit-Cisl, Uiltrasporti e Ugl Ta denunciano che il loro contratto è scaduto da sei anni, chiedendone quindi l’immediato rinnovo. Si parte, dunque, con i controllori di volo dell’Enav, che si fermeranno 8 ore dale 10 alle 18; per 24 ore poi si asterranno dal lavoro tutti i dipendenti del comparto aeroportuale, compresi quelli dell’handling; infine per le compagnie aere lo stop interesserà Malta Air e Vueling. I piloti di Malta Air, che opera i voli di Ryanair, incroceranno le braccia dalle 12 alle 16. La protesta è stata proclamata da Filt Cgil, Uiltrasporti e Ugl Trasporto Aereo “a seguito della sottoscrizione da parte di alcuni soggetti di un accordo totalmente insoddisfacente per la categoria piloti e vista la totale chiusura al dialogo ed al confronto da parte della compagnia”, spiegano le tre sigle sindacali. E sempre sabato sciopero dalle 10 alle 18 di piloti e assistenti di volo di Vueling. A proclamare lo stop la Filt Cgil “a causa della mancata disponibilità aziendale a sviluppare sane e costruttive relazioni industriali con l’organizzazione sindacale maggiormente rappresentativa delle istanze dei lavoratori della compagnia”.

Enac sullo sciopero del 15 luglio: ecco l’elenco dei voli garantiti

Enac ha pubblicato lelenco dei voli che saranno garantiti durante la giornata di sabato, 15 luglio, quando ci sarà il nuovo sciopero di otto ore - dalle 10 alle 18 – indetto dalle sigle sindacali Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti e Ugl Trasporto Aereo nel settore dei servizi a terra aeroportuali.

Ita cancella 133 voli per lo sciopero di sabato 15 luglio

A causa dello sciopero dei lavoratori del comparto aereo e delle società di handling proclamato per sabato 15 luglio, sono 133 i voli di Ita Airways che saranno cancellati (clicca qui per vedere la lista dei voli coinvolti dalle cancellazioni). La compagnia ha anche attivato un piano straordinario per limitare i disagi dei passeggeri, riprenotando sui primi voli disponibili il maggior numero possibile di viaggiatori coinvolti nelle cancellazioni: il 40% riuscirà a volare nella stessa giornata dello sciopero.

Ita Airways invita tutti i viaggiatori che hanno acquistato un biglietto per la giornata dello sciopero, a verificare lo stato del proprio volo, prima di recarsi in aeroporto, sul sito ita-airways.com, nella sezione Info Voli , oppure contattando l’agenzia di viaggio presso cui hanno acquistato il biglietto. I passeggeri che hanno acquistato un biglietto Ita Airways per viaggiare il 15 luglio, in caso di cancellazione o di modifica dell’orario del proprio volo, potranno cambiare la prenotazione senza alcuna penale o chiedere il rimborso del biglietto (solo nel caso in cui il volo sia stato cancellato o abbia subito un ritardo superiore alle 5 ore) entro e non oltre il 22 luglio 2023, chiamando il numero verde dall’Italia 800 93 60 90 – dall’estero +39 06 8596 0020, oppure contattando l’agenzia di viaggio presso cui hanno acquistato il biglietto.

Gli scioperi sul bollettino del Ministero dei Trasporti

Per scoprire gli scioperi previsti nei prossimi mesi sul territorio nazionale, consulta il bollettino del Ministero dei Trasporti. Oppure visita il sito della Commissione Garanzie Sciopero.

Il trasporto pubblico, i servizi pubblici essenziali e gli scioperi

Facendo riferimento all'esercizio del diritto di sciopero, la legge italiana individua la particolare categoria dello sciopero nei servizi pubblici essenziali.

La legge 12 giugno 1990, n. 146

La legge n. 146 del 12 giugno 1990 le attività nelle quali, in caso di sciopero, deve essere assicurata l'erogazione delle prestazioni qualificate come indispensabili dai contratti collettivi nazionali o, nei casi di lavoratori autonomi, professionisti e piccoli imprenditori, dai codici di autoregolamentazione di categoria. Un'apposita Commissione di garanzia valuta l'idoneità degli accordi e può in caso negativo stabilire una regolamentazione medio tempore da mantenersi fino al raggiungimento di un accordo idoneo. Questi sono i servizi pubblici essenziali, tra i quali rientrano anche quelli del trasporto pubblico. Gli stessi contratti collettivi devono prevedere procedure di conciliazione e raffreddamento obbligatorie prima della proclamazione dello sciopero, per il quale
  • deve essere dato preavviso di almeno 10 giorni
  • e del quale devono essere indicate durata, modalità e motivazione.
Le imprese erogatrici sono tenute a dare comunicazione agli utenti almeno 5 giorni prima dello sciopero. Ma sfruttare "l'effetto annuncio" e revocare lo sciopero dopo tale comunicazione costituisce forma sleale di azione sindacale da parte delle organizzazioni sindacali. Infatti, per evitare il cosiddetto mero “effetto annuncio” dello sciopero, legato al relativo preavviso e a prescindere poi dall’effettiva attuazione dell’astensione (per cui il mero preavviso di uno sciopero, ad es. dei servizi di trasporto ferroviario, induce gli utenti a non viaggiare o a viaggiare con mezzi diversi in quella giornata, anche se poi lo sciopero viene revocato in prossimità della relativa data), la legge stabilisce che, dopo la comunicazione all’utenza di cui si è detto, non è più consentita la revoca dell’astensione collettiva, salvo che sia intervenuto un accordo risolutivo del conflitto ovvero vi sia stata richiesta da parte della Commissione di garanzia o dell’autorità competente per la precettazione.

I servizi pubblici essenziali

I sevizi pubblici essenziali sono quelli forniti in settori che offrono servizi indispensabili per garantire ai cittadini il godimento di diritti della persona costituzionalmente tutelati. In particolare, i diritti della persona costituzionalmente protetti sono il diritto alla vita, alla salute, alla libertà e alla sicurezza, alla libertà di circolazione, all’assistenza e previdenza sociale, all’istruzione e alla libertà di comunicazione. I trasporti pubblici rientrano tra i servizi pubblici essenziali poiché riguardano la tutela della libertà di circolazione dei singoli individui. Dunque, sono servizi pubblici essenziali i trasporti pubblici urbani ed extra urbani:
  • autoferrotranviari,
  • ferroviari,
  • aerei,
  • aeroportuali
  • e quelli marittimi limitatamente al collegamento con le isole.
Si applica la normativa sui servizi pubblici essenziali anche nei casi in cui lo sciopero riguardi le seguenti attività:
  • attività di rifornimento di carburante, di rabbocco dei liquidi, di controllo meccanico di efficienza e di movimentazione dei mezzi nell’ambito del trasporto pubblico
  • bar e ristorazione nel settore del trasporto aereo
  • attività di pulizia presso gli scali aeroportuali.

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