A Rosa di San Vito al Tagliamento (PN) si rinnova l'appuntamento con la Sagra del Pan Zal.
La “Sagra del Pan-Zal“, la focaccia a base di zucca, si svolge tradizionalmente durante il terzo e quarto fine settimana di ottobre in concomitanza con il giorno di San Luca (18 ottobre), copatrono di Rosa. Quest’anno si terrà da giovedì 17 a domenica 27 ottobre 2019 a Rosa di San Vito al Tagliamento (PN). La festa paesana di San Luca ha origini antiche ed è sempre stata collegata al “Pan-Zal”, il dolce della povera tradizione locale che, in particolare per questa occasione, veniva preparato in grande quantità dalla gente di Rosa. La festa di San Luca è stata talmente caratterizzata dal “Pan-Zal” da essere ben presto riconosciuta appunto come “Sagra del Pan-Zal”. Dal 1986 la “Sagra del Pan-Zal” è organizzata dal Comitato di Rosa. Grande attenzione è rivolta alla qualità del servizio ed al rispetto delle tradizioni. La manifestazione si svolge in un telo-tenda di 2000 metri quadrati, riscaldato e pavimentato, all’interno del quale vengono allestiti i vari chioschi (“stand” per i più moderni). Adiacenti al telo-tenda vi sono alcune strutture fisse dove ha sede l’attrezzata cucina. Le pietanze sono servite in piatti di ceramica e con posate di metallo.Il Pan-Zal
Il “Pan-Zal” (pane giallo) è una piccola focaccia dolce, a base di zucca, che per antica tradizione viene preparata durante il mese di ottobre dalla gente di Rosa, piccola frazione di San Vito al Tagliamento (PN). L’inizio di questa tradizione non è noto ma si sa con certezza che la preparazione del “Pan-Zal” era già ampiamente diffusa nell’Ottocento. Gli ingredienti sono quelli tipici della povera tradizione contadina, frutto dell’ingegnosità nello sfruttare le poche risorse a disposizione per preparare il dolce con cui rallegrare degnamente la festività di San Luca (18 ottobre), copatrono di Rosa. Alla polpa di zucca bollita veniva aggiunta farina di mais e di segala, fichi secchi ed un goccio di grappa. Si otteneva, quindi un impasto al quale, subito prima della cottura, andavano aggiunti il lievito e semi di finocchio. Tramite una scodella veniva poi prelevato il quantitativo di impasto necessario per una pagnotta, che poi veniva modellata e, in taluni casi, avvolta in una foglia di verza. La cottura avveniva al centro del focolare, coprendo i pani con materiale termo-resistente, su cui venivano disposte le braci. In molti casi si ricorreva anche alla collaborazione dei fornai della vicina San Vito, che mettevano a disposizione i propri forni per la sola cottura del “Pan-Zal”, limitandosi a richiedere esclusivamente la fornitura delle fascine di legna necessarie.
Al giorno d’oggi la produzione del “Pan-Zal” continua ad essere eseguita, nelle antiche modalità sopra descritte, solo in alcune case di Rosa.
Per i grandi quantitativi prodotti in occasione della tradizionale “ Sagra del Pan-Zal ” si ricorre ad un panificatore locale, nel rispetto dei principi di preparazione originari ma con alcuni piccoli adattamenti: le farine di mais e di segala vengono sostituite dalla farina di grano tenero e, ovviamente, i pani non vengono avvolti nella foglia di verza. VEDI IL PROGRAMMA COMPLETO Info web: Comitato di Rosa