La nostra epoca passerà molto probabilmente alla storia per la presenza, la pervasività e la continua evoluzione delle nuove tecnologie.
Gli
streaming audio e video sono diventati compagni inseparabili delle nostre giornate.
Viviamo
connessi a internet h24 e sul web facciamo praticamente di tutto, e gli smartphone ci offrono possibilità di azione impensabili fino a 15 anni fa.
E in questo ambito sta entrando in pianta stabile anche un’altra tecnologia che molto probabilmente rimarrà a lungo:
la realtà virtuale. Un’innovazione destinata a entrare in moltissimi campi; non ultimo quello del turismo, comparto in cui il
Friuli Venezia Giulia si sta mostrando all’avanguardia.
Fin qui la realtà virtuale
è sempre stata associata al mondo dell’intrattenimento, a discipline come il poker, dove è possibile convertire una realtà virtuale in una esperienza social grazie a Oculus Rift, ai videogame (Star Wars: Squadrons e Hal Life: Alyx sono solo alcuni esempi) e al cinema (moltissime case di produzione stanno convertendo i loro cataloghi adattandoli alla visione virtuale) e, in alcuni casi, a quello della programmazione industriale.
Ma gli ambiti di applicazione e le potenzialità all’interno del settore turistico sono praticamente infinite.
Il Friuli Venezia Giulia, la realtà aumentata e il turismo
E negli ultimi anni il
Friuli Venezia Giulia si sta affermando come regione capolista nello sviluppo di questa tecnologia all’interno del campo della
promozione del turismo e del territorio.
Per capire di cosa stiamo parlando facciamo un passo indietro.
Nell’estate del 2018 i comuni di
Aquileia,
Cividale del Friuli,
Grado e
Palmanova hanno arricchito i loro infopoint di una suite basata sulla VR che consentiva di visitare a distanza i luoghi di interesse e le bellezze dei rispettivi paesi.
Una suite scaricabile anche sotto forma di
app e basata su un set di
video realizzati
in stereoscopia grazie all’utilizzo di un drone.
Un progetto
creato in collaborazione con l’azienda specializzata IKON e basato sull’utilizzo dei visori che ha fatto scuola e che nei mesi successivi è stato replicato in moltissime altre regioni.
Tre anni dopo è arrivata un’importante iniziativa volta a valorizzare il
patrimonio archeologico sottomarino della Regione.
A firmarla e patrocinarla l’amministrazioni regionale, gli enti turistici e culturali del Friuli e il Segretariato Regionale del Ministero per i Beni e le Attività Culturali.
Nel dettaglio l’obiettivo era quello di creare un vero e proprio museo, sia fisico che virtuale,
dedicato al relitto dalla nave “Grado 2”, dislocato a quasi venti metri sotto al livello del mare e a poche miglia di distanza dalla splendida costa di Grado.
https://youtu.be/Ci2AXWocxIY
Il 3D World Arena
Prima del 2018 c’era stato anche un altro esperimento interessante dedicato alla realtà virtuale, questa volta non legato direttamente alle amministrazioni pubbliche.
Stiamo parlando del
famoso 3D World Arena, il primo parco tematico basato interamente sulla versione immersiva della VR insediato nei pressi del comune di
Feletto Umberto.
Un parco divertimenti creato dalla Startup SNR S.r.l. che permetteva di muoversi all’interno di ambienti virtuali in piena libertà e che, di fatto, rappresenta un primo antenato di quel Metaverso di cui si fa oggi un gran parlare su tutti i media.
I tour virtuali
Abbiamo citato soltanto alcune delle iniziative più importanti legate alla realtà virtuale che hanno caratterizzato la promozione turistica del Friuli Venezia Giulia negli ultimi anni, ma è fondamentale sottolineare che
VR e visori potrebbero rivelarsi fondamentali non solo per gli enti pubblici ma anche per chi lavora nel campo di viaggi e turismo.
Alcune aziende e strutture ricettive, ad esempio,
stanno promuovendo i propri servizi tramite tour virtuali che permettono di
visitare gli alberghi a distanza prima di prenotare le stanze.
Chi si occupa di
viaggi organizzati e vacanze, invece, inizia a offrire con sempre maggior frequenza visite virtuali delle principali attrazioni, dei luoghi d’interesse e delle bellezze naturalistiche dei luoghi.
E far provare “con mano” queste esperienze comodamente dal divano di casa si sta rivelando una mossa decisamente azzeccata.
Il numero di prenotazioni post tour virtuale è in costante aumento: un'ulteriore riprova di quanto un utilizzo oculato delle innovazioni tecnologiche possa rappresentare davvero il futuro del turismo esperienziale.