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Passaporto vaccinale, come funzionerà il documento?
Certificato vaccinale, l’Europa al lavoro per decidere come funzionerà il passaporto
Primi passi per il certificato vaccinale europeo.
Ma attenzione: secondo le notizie arrivate nelle ultime ore non si tratterà di un vero e proprio passaporto sanitario.
Insomma, non si tratterà di un documento indispensabile per viaggiare, ma costituirà una corsia preferenziale per spostarsi all’interno dell’Ue.
Questo è quanto emerge dalle prime notizie sugli accordi riguardanti le modalità per viaggiare all’interno dell’Unione europea.
Il nodo dei vaccini
Come riporta corriere.it, la direzione presa dall’Unione sembrerebbe essere quella di non creare un documento indispensabile per viaggiare, ma un certificato che renda più snelle le operazioni.
Anche perché, come sottolinea il portale del quotidiano, al momento la partita più importante da giocare è proprio quella degli approvvigionamenti dei vaccini: senza questo tassello fondamentale l’idea stessa del passaporto vaccinale sarebbe sostanzialmente svuotata di significato.
Il passaporto in Europa
Il passaporto vaccinale trova dunque una rotta comune di sviluppo tra i 27 Paesi dell’Unione europea, ma attualmente non è previsto diventi un requisito per poter viaggiare.“Abbiamo discusso dei certificati vaccinali ma ci sono ancora questioni politiche in sospeso e anche questioni scientifiche – ha dichiarato la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen -. I dati di Israele sono promettenti e alla fine si deciderà in ogni singolo Paese, precisando inoltre che “c’è un accordo di principio”.La presidente ha ribadito l’importanza di “sviluppare un approccio europeo” al sistema dei passaporti vaccinali.
“Se non ci riuscissimo, le iniziative bilaterali” degli Stati membri “creeranno ancora più difficoltà“. Servirebbero almeno tre mesi per lo sviluppo tecnico “di un sistema inter-operabile europeo” per i passaporti vaccinali, ha spiegato. I leader Ue hanno trovato un accordo sull’utilizzo di “una serie di dati minimi” nel passaporto «che potrebbero essere utili per dare informazioni sulla presunta immunità» dei cittadini. Le informazioni confidenziali, che riguardano la vaccinazione, la negatività a un test e l’eventuale sviluppo di anticorpi, devono essere “pertinenti a livello transfrontaliero”.Angela Merkel, a margine dell’incontro di ieri ha dichiarato che
“Tutti hanno concordato sul fatto che serva un documento digitale che certifichi il vaccino” e che sia “compatibile” nei diversi paesi europei. Ci aspettiamo che siano pronti per l’estate. Ma non succederà che non si possa viaggiare senza“. Merkel ha infatto ricordato che “una decisione politica a riguardo non è stata presa”.Sul passaporto sanitario è intervenuto anche il ministro del Turismo, Massimo Garavaglia, intervistato il 1. marzo a 24Mattino su Radio 24:
“la discussione è aperta in Europa. L’importante è che si arrivi a soluzioni comuni e non unilaterali, che porterebbero più problemi che soluzioni. Detto questo, il mercato non si ferma – ha proseguito -. Gli operatori che ne hanno la possibilità si muovono in questa direzione e la politica seguirà il mercato”.