Il paesaggio del Carso tra paesaggio e archeologia della Grande Guerra
L’Associazione Italiana di Architettura del Paesaggio promuove un nuovo appuntamento con Giardini e paesaggi aperti, fissato per il 13 e 14 aprile. Il tema scelto per la primavera 2013 è Paesaggi e archeologie, un viaggio alla scoperta di parchi ed aree archeologiche, siti industriali e minerari dismessi, paesaggi produttivi abbandonati e in trasformazione, che sarà svolto sotto la guida di paesaggisti soci aiapp, archeologi, naturalisti e storici.
Nel fine settimana sabato 13 e domenica 14 aprile 2013 si terranno delle visite guidate a San Martino del Carso (Sagrado – GO), che rientrano anche nell’ambito dell’iniziativa “Il paesaggio del Carso tra poesia e archeologia della Grande Guerra” e del progetto della Provincia di Gorizia “Carso 2014+”.
Organizzate dall’AIAP – Associazione italiana di architettura del paesaggio, con la collaborazione del Comune di Sagrado (GO) e il patrocinio della Provincia di Gorizia, le visite prevedono un giro tra i resti di trincee, gallerie e camminamenti, un circuito concepito per collegare il Sacrario di Redipuglia con il monte San Michele e la riserva naturale di Doberdò. Uncammino in grado di coniugare l’aspetto naturalistico a quello più prettamente storico, legato alla scoperta dei luoghi dove fu combattuta una delle parti più cruente della prima guerra mondiale.
L’obiettivo dell’iniziativa è quello di offrire camminate tra resti di baraccamenti e ricoveri, ruderi di insediamenti militari e scorci delle retrovie difensive. Un parco letterario dedicato al poeta Giuseppe Ungaretti, che in queste trincee del Carso di Sagrado trascorse la sua chiamata alle armi dal 1915, costituisce un percorso di memoria e meditazione sulla poesia e sulla tragedia di quella guerra.
Sabato 13 aprile alle 10, con partenza dal parcheggio dell’azienda agricola Castelvecchio (a Sagrado), ci sarà la visita al Parco letterario Ungaretti, che sorge nei luoghi dove furono combattute le prime battaglie sull’Isonzo ed è dedicato al poeta Giuseppe Ungaretti, visto che nelle trincee del Carso scrisse la sua prima raccolta di poesie “Il Porto Sepolto”.
Alle 15, invece, ci sarà la visita al museo del Monte San Michele e alla mostra “San Martino del Carso, il poeta e l’albero isolato di Ungaretti”. A seguire, verrà presentato il progetto Carso 2014+ dalla vicepresidente della Provincia di Gorizia, Mara Černic, dal sindaco di Sagrado, Elisabetta Pian, e da Stefano Alonzi, del gruppo progettazione vincitore del concorso “Carso 2014+”.
Nell’ambito del progetto “Carso 2014+”, sabato 13 aprile alle 19,30 presso il Centro civico di San Martino del Carso – Sagrado proiezione in anteprima di “Ungaretti sul Carso” di Bisiafilm, regia di Maria Erica Pacileo e Fernando Maraghini, sceneggiatura e conduzione di Lucio Fabi.
Sulle orme della poesia ungarettiana ispirata agli orrori della Grande Guerra, nel documentario il Carso viene presentato come linea di demarcazione tra il reale e l’irreale, tra amore e odio, tra la vita e la morte. Saranno mostrati luoghi di intensa suggestione, appartenenti al territorio della provincia di Gorizia, un tempo scenario di un massacro di proporzioni inimmaginabili, dove attraverso il documentario, saranno riportate alla luce ombre e presenze, parole e suoni, tracce di nebbia e di sole.Importante il contributo, all’interno di questa particolare struttura drammaturgica, di artisti del calibro di Moni Ovadia (qui nelle vesti di lettore delle poesie ungarettiane); di Vincenzo Marega (artista poliedrico, operante nel territorio, che ha dedicato una parte della propria opera pittorica allo sviluppo di tematiche legate alla Prima Guerra Mondiale); Andrea Chimenti (cantante e compositore, unico ad aver ottenuto il permesso dagli eredi di Ungaretti, di musicare e trasformare in canzone le poesie de “Il porto sepolto”).
Domenica 14 aprile alle 10, infine, con partenza dalla sede della mostra sull’albero isolato di Ungaretti, un itinerario che si snoda sul monte San Michele, da un sentiero ampio, in ghiaia battuta, che inizia appena fuori il borgo di San Martino del Carso, e che, in discesa, con ampia vista fino al mare, riscopre le cicatrici seminascoste dei sanguinosi combattimenti della guerra di trincea passando davanti a due monumenti (Cippo Brigata Sassari e Cippo Corridoni) che sono anche ‘landmark’ del paesaggio carsico dell’area.
A fare da guide alle camminate e alle visite ci saranno Gianfranco Trombetta (associazione Amici di Castelnuovo e ideatore del parco Ungaretti), Lucio Fabi (storico) e Luca Miglia (esperto di aspetti naturalistici).
Info e prenotazioni: Annlisa Marini vp.trivemiliaromagna.marini@aiapp.net
Info web: Associazione Italiana di Architettura del Paesaggio

