Nuovi trend come il Nature Bathing, gli hub gastronomici e il wine glamping stanno rinnovando l’enoturismo.
I solidi pilastri di cui non si può fare a meno come
preservare il patrimonio attraverso il
turismo, sviluppare l’offerta, innovandola e arricchendola si aggiornano con una
rete per
integrare prodotti e servizi turistici, connettere aree urbane e rurali,
comunicare e promuovere.
A scattare la fotografia dei nuovi trend dell’enoturismo durante il
VI convegno mondiale organizzato ad Alba da Unwto e ministero del turismo è Roberta Garibaldi, amministratrice delegata dell’Enit.
La pandemia ha portato una rinnovata voglia di stare all’aria aperta, di vivere luoghi di produzione vitivinicola.
I vigneti sono passati dall’essere semplici luoghi produttivi a
spazi dove vivere esperienze con pic-nic, cene in vigna, proposte attive ed educative – quali la vendemmia per turisti – che attira l’interesse di oltre la metà dei turisti italiani.
Oltre a trattamenti a base di vino, le cantine italiane hanno iniziato ad offrire proposte di rilassamento e di immersione nella natura, quali, ad esempio, corsi di yoga, pilates, lezioni di arte nei vigneti, biciclettate e passeggiate
L’interesse dei turisti italiani è forte, dal 50% per le
spa a tema vino al 40% per
corsi di pittura.
Molto alto è anche l'interesse dei turisti stranieri per le mete enoturistiche italiane.
Vedi qui maggiori info
https://www.girofvg.com/stranieri-mete-enoturistiche-italiane/
Le innovazioni e i nuovi trend nell'enoturismo
Non solo
visite,
degustazioni ed
esperienze intorno al vino.
Il 48% degli italiani desidera pernottare in un
albergo tematico, il 25% in
glamping [attività di campeggio con benefici da resort], il 68%
pranzare o cenare in cantina.
Si va a strutturare così un’accoglienza a 360 gradi che soddisfa la crescente esigenza del turista di vivere un’esperienza completa a tema vino.
Il mondo rurale entra in città, e i turisti culturali delle città scoprono il patrimonio vitivinicolo ed agroalimentare e visitano sempre più spesso le aree rurali.
Ecco che le
vigne urbane, i
mercati che divengono esperienziali, i
musei del gusto che diventano
hub [un unico ambiente con tanti servizi] che uniscono mondi geograficamente distanti, facilitando i viaggiatori nella
scoperta della cultura enologica e gastronomica e delle esperienze turistiche disponibili nei territori rurali.
Il 60% degli italiani gradirebbe trovarli una volta giunto a destinazione.
La tecnologia nell'enoturismo
Infine, dalle neuroscienze al digitale, il marketing del turismo del vino sta cambiando.
Nuove
esperienze nel metaverso, nft, gaming e realtà aumentata.
Le degustazioni digitali sono apprezzate dai turisti sia nel pre che nel post-experience (rispettivamente dal 48% e dal 50% dei turisti italiani).
Netlix presenta i nostri prodotti in film e fiction, i processi produttivi diventano fumetti, con tiktok e reels sempre piu accattivanti.
Consapevoli di questa grande potenzialità, il Ministero del Turismo ed il Ministero delle Politiche Agricole hanno dato mandato ad
Enit di redigere le
“Linee Guida per lo Sviluppo dell’Enogastronomia nel Turismo”.
Fonte: TNS