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Nuova ordinanza in Friuli Venezia Giulia: dal 24 novembre vietati caffè per strada e allenamenti dilettanti. Ecco cosa si può fare e cosa no

[caption id="attachment_104817" align="aligncenter" width="1260"] The glove-wearer has a message to stop the Coronavirus[/caption]

Nuova ordinanza in Friuli Venezia Giulia: dal 24 novembre vietati caffè per strada e allenamenti dilettanti. Ecco cosa si può fare e cosa no. Vietata la consumazione di bevande e alimenti per strada, stop agli allenamenti all'aperto dei dilettanti

Dal 24 novembre entra in vigore la nuova ordinanza regionale, che prevede:

  • Divieto di consumo di cibi e bevande all'esterno per evitare assembramenti
  • Niente calcio nei campetti o ginnastica
  • Sconsigliato l'uso dei bus
  • Screening di massa in sei paesi
"La nuova ordinanza regionale sulle nuove limitazioni partirà dalla mezzanotte del 23 novembre e riguarderà il territorio regionale". Lo ha detto stamattina il governatore della Regione Friuli Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga, in una conferenza stampa convocata per illustrare le nuove misure restrittive per frenare il contagio in regione. Su tutto il territorio regionale vietato il consumo all'aperto di alimenti e bevande e stop agli sport dilettantistici all'aperto. La nuova ordinanza regionale entrerà in vigore alla mezzanotte del 23 novembre 2020.

Ripartiamo dal Futuro

Ad annunciare le nuove restrizioni il presidente della Regione, Massimiliano Fedriga, in una conferenza stampa

“Abbiamo deciso di vietare la consumazione di alimenti e bevande all’aperto, le attività sportive dilettantistiche in strutture all’aperto, come richiestoci dal Coni, e dalle varie federazioni quali Figc, Fip, e invece abbiamo raccomandato l’uso del trasporto pubblico locale solo in casi di necessità, oltre che l’utilizzo dello smart working nel settore pubblico e privato”, ha aggiunto. Confermati i test di massa per i comuni di: - Dolegna, - Paularo, - Socchieve, - Sutrio, - Claut, - Castelnuovo, a cui, come ha evidenziato Fedriga “se ne aggiungeranno altri contermini”. Intervenuti, in videoconferenza, i sindaci dei comuni interessati.
I principali focolai in regione continuano a essere quelli tra le mura domestiche, gli incontri a casa di non conviventi e i luoghi di lavoro.
"Stiamo arrivando - ha detto l'assessore regionale alla Salute Riccardi - a 1.700/1.800 contagi in casa". Ad occuparsi degli aspetti pratici saranno le Aziende sanitarie e i volontari della Protezione civile.

Una stretta annunciata

Il Governatore già il 20 novembre era stato molto perentorio "I numeri di ieri e di oggi ci fanno preoccupare molto, e anche la pressione sugli ospedali è diventata molto importante." "Non ci possiamo permettere di arrivare a situazioni critiche come quelle registrate in altre regioni italiane." Fedriga aveva ricordato che il non poter andare al bar non ci autorizza ad andare a trovare gli amici in casa loro e fare una cena. E già in quella occasione aveva fatto un appello al senso di responsabilità da parte di tutti, in assenza del quale lo scenario potrebbe essere quello di misure e chiusure più drastiche e più protratte nel tempo.

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