Nello scorso mese di dicembre l’indice di propensione al viaggio è in leggera diminuzione rispetto al valore registrato nello stesso periodo dello scorso anno.
Una flessione da contestualizzare principalmente nel clima pre-elettorale che, come avviene in questi casi, diffonde a livello Paese quel tanto di tensione/incertezza che fa rinviare temporaneamente alcune decisioni di spesa.
Dopo il boom nel turismo del 2017 ci si aspetta un 2018 altrettanto positivo.
Lo scorso anno la vacanza più importante è stata definita dagli italiani intervistati come ‘divertente’, ‘rilassante’ e ‘indimenticabile’.
Secondo i dati di Confturismo-Piepoli,
per il 2018 ci si può aspettare una sempre maggiore importanza delle mete artistico-culturali, includendo fra queste anche le aree caratterizzate dalla tipicità dell’offerta enogastronomica, e un allungamento della durata media dei viaggi.
Concentrandosi sul breve periodo, sulle intenzioni di vacanza per il trimestre gennaio-marzo, il turismo montano e della neve è l’elemento trainante, molto più che negli ultimi due anni.
Se infatti le mete preferite rimangono quelle culturali la voglia di montagna contagia il 40% degli intervistati che dicono di volere fare una vacanza in questo periodo, ben superiore al valore registrato a dicembre 2016.
La meta preferita rimane l’Italia con circa l’80% delle preferenze, grazie alla capacità del territorio e dell’offerta turistica di presentare le caratteristiche preferite degli italiani.
In termini di regioni, il Trentino Alto Adige rimane in prima posizione davanti alla Toscana, Lombardia, Veneto, Piemonte e Valle d’Aosta.
Il viaggio sarà principalmente in coppia per un italiano su due, contro circa un terzo degli intervistati che viaggerà con la famiglia.
Fonte: TNS